Street art in Sicilia: guida di viaggio alternativa nel sud Italia
I progetti di riqualificazione attraverso la street art in Sicilia sono sempre più numerosi e negli ultimi anni è diventata una delle regioni più interessanti dal punto di vista artistico. Città come Messina o Catania e quartieri degradati come Pizzo Sella si stanno inaspettatamente affacciando al panorama dell’arte urbana contemporanea. Ti abbiamo già parlato in precedenza di alcune opere di street art in Sicilia, come quelle realizzate da Andrea Ravo Mattoni e di alcuni luoghi da non perdere in Italia se sei alla ricerca di progetti di arte urbana. Ora però ti vogliamo proporre una guida di viaggio alternativa in sud Italia, alla scoperta della street art in Sicilia.
San Salvatore di Fitalia – Messina
Un Comune di 1300 abitanti all’ingresso del Parco dei Nebrodi: San Salvatore di Fitalia è il classico borgo dell’entroterra siciliano che però ha deciso di intraprendere una strada diversa rispetto a tanti altri Comuni che rischiano il degrado e lo spopolamento. Tutto nasce dalla volontà di un assessore locale di valorizzare il borgo attraverso interventi di street art. Così hanno contattato l’artista Andrea Ravo Mattoni e gli hanno chiesto di poter aderire al suo progetto “Recupero del classicismo contemporaneo”. Il risultato è decisamente d’impatto: Mattoni ha riprodotto la Cena di Emmaus e la Natività di Caravaggio sui muri del borgo. San Salvatore di Fitalia quindi è passato da essere un borgo semi-sconosciuto, al borgo della street art.
@Andrea Ravo Mattoni
Pizzo Sella Art Village
Nella periferia di Palermo, Pizzo Sella è conosciuto come “la collina del disonore” per l’abusivismo edilizio che lo caratterizza. Dagli edifici mai utilizzati è nato nel 2013 un museo a cielo aperto chiamato Pizzo Sella Art Village. Il progetto è stato ideato da un gruppo di artisti di Palermo con la collaborazione di famosi street artist a livello nazionale, come il Collettivo FX, NemO’s, Poki e I mangiatori di patate. L’obiettivo è quello di salvare il quartiere dal completo stato di abbandono, attraverso l’arte, riportando l’attenzione su questa riserva naturale, diventata da ormai 40 anni il simbolo dell’abusivismo edilizio.
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Porto di Catania
Sono servite oltre 700 bombolette spray e 130 ore di lavoro per dipingere i Silos del Porto di Catania rappresentando l’identità dell’isola stessa. Hanno partecipato a questo incredibile progetto gli street artist Okuda e Rosh333, Danilo Bucchi, Microbo, Bo130, Vlady Art e il duo ucraino Interesni Kazki. Quelli del porto di Catania sono gli unici silos rimasti in Sicilia con la funzione di raccogliere i cereali e ora sono diventati un vero e proprio museo a cielo aperto che rappresenta il Mediterraneo e la sua vasta cultura.
@Microbo
Il progetto Triscele
Triscele è un progetto nato da Martina Merlini, Moneyless e Sten Lex, il cui nome deriva dall’essere mitologico a tre gambe diventato simbolo della regione. L’obiettivo del progetto è compiere un viaggio attraverso la Sicilia alla ricerca di una connessione con il paesaggio, attraverso il tempo e la storia. Gli artisti viaggiano quindi per la regione realizzando opere e installazioni sia in grandi città, sia in zone rurali, che rappresentano l’identità e la storia di questa terra. Si tratta di un progetto auto finanziato che si pone come punto di partenza per un viaggio molto più grande da compiere in tutta la penisola. Alcune opere già realizzate si trovano a Catania in via Grotte Bianche, nel quartiere San Berillo e infine su di un edificio abbandonato situato sul vulcano Etna.
@Triscele.org
Distrart – Messina
Anche Messina rientra tra le tappe della guida di viaggio alla street art in Sicilia: si chiama Distrart e il suo obiettivo è la riqualificazione del territorio attraverso la riscoperta dell’antico legame con il mare. Nel distretto di arte urbana di Messina sono state dipinte 53 pensiline delle fermate dei tram con immagini che rappresentano la storia e le tradizioni della città come i giganti Mata e Grifone, il pittore Antonella da Messina, Scilla, Cariddi e Colapesce. L’evoluzione urbanistica di Messina l’ha sempre più allontanata dal contatto originario con il mare e l’obiettivo di Distrart è proprio quello di ricostruire questo legame. Tra gli street artist che hanno partecipato ci sono stati MaCa, Tofi, NemO’S, Seacreative e il Collettivo FX.
Borgo Vecchio Factory – Palermo
Nella street art, il coinvolgimento della popolazione è un processo fondamentale per creare un progetto di arte urbana che contribuisca alla riqualificazione del territorio. Così ha fatto Borgo Vecchio Factory, un laboratorio di pittura creativa per i bambini del quartiere Borgo Vecchio di Palermo. In questa zona della città vivono famiglie in gravi difficoltà economiche con un’evidente condizione di esclusione sociale. Il laboratorio insegna ai bambini a dipingere, con l’aiuto di street artist che preparano i bozzetti e insieme li realizzano sulle facciate delle case del quartiere.
@Borgo Vecchio Factory
Oltre ai musei, alle città storiche, alle spiagge e ai paesaggi tipici del Mediterraneo, questa regione è sempre più interessante per il grande fermento artistico che la vede coinvolta, diventando una delle tappe più apprezzate dagli amanti dell’arte urbana in Europa. Fortunatamente i collegamenti sono sempre più frequenti: grazie ai numerosi traghetti per la Sicilia che collegano ogni giorno i maggiori porti italiani con l’isola, questa destinazione può essere raggiunta in poco tempo, diventando una meta perfetta per i prossimi viaggi primaverili o estivi!
molto bello..
non pensavo che sopratutto al porto di catania fosse così intensa la street art
sì è davvero stupenda! La Sicilia riserva grandi sorprese 🙂