Diane Arbus e la purezza della fotografia
La purezza del vedere e del sentire attraverso la fotografia: questo è il segreto di Diane Arbus. In molti l’hanno definita come colei che ha indagato il proibito, ma ci è sempre parsa una etichetta forzata e superficiale. L’autenticità della talentuosa fotografa statunitense di origine russe consiste nell’accostarsi in modo onesto e puro al soggetto, alla persona, senza pregiudizi o stereotipi: ecco che cosa bisogna conoscere della sua vita e delle sue opere d’arte.
@Diane Arbus
Diane Arbus biografia
Diane Nemerov Arbus è nata e cresciuta a New York, in una famiglia agiata, frequentando le migliori scuole della città. Fin da bambina, ha capito di essere molto interessata a tutto ciò che riguardava la letteratura e le arti visive: questa consapevolezza la spinse ad iscriversi alla Ethical Culture School, venendo apprezzata dagli insegnanti per la sua intelligenza. La sua infanzia e la sua adolescenza hanno avuto da subito un’impronta progressista che si è rivelata decisiva nelle sue scelte di vita e professionali.
Negli anni ha proseguito i suoi studi presso la Fieldstone School, conosciuta per i suoi metodi innovativi, e lì si diplomò nel 1940. Durante quegli anni si appassionò in modo viscerale alla pittura europea dell’Otto e del Novecento, innamorandosi delle opere di Paul Klee. Per questo motivo i suoi genitori le consigliarono di iniziare a frequentare lezioni di pittura e disegno. Proprio in quel periodo Diane conobbe Allan Arbus: nonostante il mancato entusiasmo da parte della famiglia, che non vedeva di buon occhio questa relazione, la talentuosa fotografa decise di sposarsi a soli 18 anni.
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Ma la sua passione per la fotografia quando scoppiò? Proprio insieme al marito, Diane capì di voler scoprire tutto su questo linguaggio artistico, tanto che iniziò a prendere lezioni da Berenice Abbott. In seguito marito e moglie allestirono la camera oscura nel bagno del loro appartamento, costruendo le basi di quello che sarebbe diventato il loro lavoro comune. Durante la Seconda Guerra Mondiale Allan fu assegnato al reparto fotografico dell’esercito e, nel dopoguerra, la loro attività si ampliò in misura considerevole, tanto che affittarono uno studio fotografico, riscuotendo un grande successo. Allan lavorava come fotografo e Diana faceva soprattutto la stylist, spiccando per le sue accurate e precise ricerche nella creazione del set.
@Smithsonian Magazine
Dopo un po’ di tempo però la Arbus capì che il mondo della moda non la ispirava e si dedicò ad eventi culturali, iscrivendosi poi ad un corso della fotografa Lisette Model che le svelò una nuova realtà, per lei completamente nuova. Questa autentica rivoluzione la portò a scegliere di guardare qualcos’altro: il lato diverso, a volte imbarazzante e “brutto”, la affascinava tremendamente. Abbandonata definitivamente la fotografia di studio, si immerse dentro New York, fotografando soprattutto i luoghi pubblici più popolari. Nel 1957 divorziò da Allan e intraprese la sua personalissima ricerca di una diversa normalità, sostenuta da grandi amici e artisti come Richard Avedon.
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Nel 1963 e nel 1966 ricevette due borse di studio dalla fondazione Guggenheim, pubblicando poi alcuni suoi scatti su riviste come Esquire, Bazaar e il londinese Sunday Times. Mancarono le polemiche? Assolutamente no: come ogni grande artista ha scatenato profonde riflessioni. Anche i suoi ultimi anni di vita sono stati complessi a causa delle sue frequenti crisi depressive e dell’epatite che aveva contratto in quegli anni. Il 26 luglio 1971 Diane Arbus se ne andò, ingerendo una forte dose di barbiturici e incidendosi le vene dei polsi: ma il suo lavoro non è mai stato dimenticato.
Diane Arbus film
Nel 2006 è uscito un importante film dedicato a Diane Arbus che si intitola Fur – Un ritratto immaginario di Diane Arbus, diretto da Steven Shainberg, con Nicole Kidman. Ispirato al romanzo di Patricia Bosworth “Diane Arbus: Una biografia”, il film è un ritratto immaginario di Diane Arbus, donna e artista che non ha avuto paura di sfidare le convenzioni, sovvertendo il concetto di bello e brutto e rivoluzionando la fotografia.
Diane Arbus opere
Alcuni l’hanno accusata di voyeurismo, altri di sminuire i soggetti, ma nulla di tutto questo emerge dai suoi scatti, se osservati attentamente. Diane Arbus denunciò senza timore l’arbitrarietà dei tabù, rendendo grotteschi non i protagonisti delle sue foto, ma i giudizi dei cosiddetti benpensanti che non resistono alla tentazione di puntare il dito contro. Il suo fascino non possiede nulla di sporco o morboso, anzi, si accosta in modo onesto ed interessato a mondi che solo pochi uomini prima di lei avevano avuto il coraggio di esplorare.
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La sua ricerca del più puro realismo può essere accostata alle fotografie di Walker Evans per le vie di Chicago e alle istantanee di Frank e Faurer. Dal 1962 l’uso del medio formato ha rivoluzionato totalmente il suo modus operandi, soddisfacendo le sue nuove esigenze espressive: la chiarezza dell’immagine, la definizione a prova di ingrandimento e lo spazio quadrato, fondamentale per conferire massima enfasi al soggetto. Tra le opere di Diane Arbus più famose si possono citare:
- Lauro Morales, nano messicano, nella sua stanza d’hotel a N.Y.C. nel 1970;
- Giovane coppia di Brooklyn in partenza per una gita domenicale. Il loro bambino si chiama Dawn e ha un ritardo dalla nascita, scattata nel 1970;
- Donna portoricana con neo, NYC, 1965;
- Bambino con bomba a mano giocattolo in Central Park, 1962;
- Identical Twins, Roselle, New Jersey, 1967.
@Diane Arbus, 1962
Nelle opere di Diane Arbus troviamo sempre il rapporto diretto di uno sguardo rivelatore, che probabilmente riusciva ad ottenere anche grazie alla scarsa carica aggressiva del tipo di attrezzatura fotografica di cui era solita servirsi; il suo stile ha conferito una solennità unica agli individui che posavano per lei. Nonostante la sua morte prematura, le sue fotografie restano un patrimonio illuminante di un’epoca storica controversa e affascinante. Ciò che manca di lei sono la sensibilità nel raccontare e la delicatezza della mano con cui ha scoperto lo straordinario nell’ordinario.
Diane Arbus citazioni
Per cogliere a pieno l’unicità del lavoro di questa straordinaria artista, di seguito vogliamo condividere con te alcune citazioni di Diane Arbus:
- “Ciò che preferisco è andare dove non sono mai stata”;
- “Molte persone vivono nel timore che possano subire qualche esperienza traumatica. I freaks sono nati con il loro trauma. Hanno già superato il loro test, nella vita. Sono degli aristocratici”;
- “Non ho mai fatto le fotografie che mi ero proposta di fare. Le foto sono sempre state migliori o peggiori”;
- “Quello che cerco di descrivere è che è impossibile uscire dalla propria pelle ed entrare in quella altrui. La tragedia di qualcun altro non è mai la tua stessa.”
PH copertina: Legacy.com