Arte contemporanea in Langhe e Roero: itinerario tra street art e installazioni

Le Langhe e il Roero sono uno splendido esempio di come un territorio possa coniugare arte e natura alla perfezione. Terre di vigneti e di paesaggi patrimonio dell’umanità, questo angolo di Piemonte è anche un hub artistico contemporaneo che farebbe invidia a qualsiasi grande città, con il plus che gran parte delle opere si trova immersa in scenari naturalistici unici al mondo.

Nelle Langhe, artisti come David Tremlett, Sol Lewitt, Andrea Ravo Mattoni, Fabio Petani e tantissimi altri hanno lasciato una  firma indelebile che rende ancora più unico questo territorio, già inserito tra i patrimoni UNESCO. L’arte contemporanea nelle Langhe e nel Roero è davvero pazzesca, non te lo neghiamo, ma lo è ancor di più la dedizione e la visione con cui ogni abitante sa che l’arte è parte integrante del territorio. Ovunque ti giri nei borghi delle Langhe e del Roero trovi atelier, studi, piccole gallerie, ma ancor di più installazioni e murales che si integrano alla perfezione con il paesaggio.

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Se stai programmando un weekend nelle Langhe e nel Roero, sappi che non dovrai trascorrere le prossime 48 ore solo per cantine, ma potrai anche fare il pieno di arte contemporanea!

Le opere David Tremlett nelle Langhe

David Tremlett è un artista britannico che proprio qui nelle Langhe ha lasciato una parte del suo cuore e del suo percorso artistico. Sono 4 le cappelle (o chiese colorate, come le chiamano in tanti) che ha realizzato sul territorio.

Cappella del Barolo (chiesa colorata di La Morra) 

La Cappella del Barolo o Cappella delle Brunate è la chiesa colorata di La Morra che si trova all’interno della tenuta Ceretto. È stata realizzata nel 1999 in collaborazione con Sol Lewitt, su richiesta della famiglia Ceretto. I due artisti, innamorati dei paesaggi delle Langhe, hanno quindi scelto di ridare vita all’antica cappella mai consacrata, utilizzata un tempo dai lavoratori delle vigne come riparo contro la grandine. La cappella è stata dipinta all’esterno da Sol Lewitt, mentre all’interno da David Tremlett.

La chiesa è visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 19, tutto l’anno. 

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Chiesa colorata di Coazzolo

La seconda opera di Tremlett è situata a Coazzolo ed è stata realizzata nel 2017 sulla facciata della chiesetta della Beata Maria Vergine del Carmine. Dall’alto di una collina, sovrasta i vigneti del Moscato astigiano regalando un panorama straordinario. La chiesa è decorata esternamente con la tecnica del wall drawing utilizzando 3 colori: terra di siena per il corpo dell’edificio, giallo per l’atrio del porticato e verde oliva per il basamento e la sacrestia. L’obiettivo? Creare una installazione che spiccasse nel paesaggio, ma che utilizzasse colori complementari con quelli della natura delle Langhe.

Chiesa visitabile dall’esterno tutti i giorni, tutto l’anno. 

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Relais San Maurizio

La terza opera si trova all’interno del Relais San Maurizio a Santo Stefano Belbo, un antico monastero cistercense che oggi ospita un relais di lusso. All’interno della cappella del monastero, Tremlett ha realizzato quella che per noi è la più bella tra le sue opere nelle Langhe. Utilizzando pannelli di cartongesso, l’artista ha creato un contrasto straordinario tra le volte affrescate e la parte bassa contemporanea. L’opera è stata realizzata in occasione dei 400 anni dalla fondazione del monastero e ha come obiettivo la creazione di un fil rouge tra arte e territorio.

Lo stesso Tremlett ha dichiarato di aver preso ispirazione dagli affreschi di Giotto, Piero della Francesca e Mantegna per creare un nuovo linguaggio.

Chiesa visitabile dagli ospiti del Relais San Maurizio e dagli esterni, solo su prenotazione. 

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Ex Oratorio di San Michele, Serravalle Langhe

L’amore di Tremlett per le Langhe vanta una lunga tradizione, tanto che la sua ultima opera è stata terminata proprio poche settimane fa. Il progetto di recuperare in chiave artistica l’ex Oratorio di San Michele a Serravalle Langhe è nato su iniziativa del Comune in collaborazione con la Fondazione CRT.

Noi siamo rimaste incantate da questo binomio tra antico e passato in cui affreschi del 1400 dialogano con la visione dell’artista britannico. Nonostante il progetto sia stato firmato da Tremlett, ad incaricarsi della realizzazione è stato il suo braccio destro, Ferruccio Dotta, a causa dei blocchi avvenuti a seguito dell’epidemia del Covid 19. La tecnica usata è stata ancora una volta quella del wall drawing, con la distribuzione del colore direttamente con la mano.

La struttura è visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 19 perché è stata inserita nel progetto Chiese a porte aperte e c’è una relativa app che permette l’accesso all’opera.

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Museo a cielo aperto di Camo

Un altro luogo strategico per gli appassionati di arte contemporanea nelle Langhe è il borgo di Camo, situato a pochi minuti dal Relais San Maurizio di Santo Stefano Belbo. Il comune di Camo ha 111 abitanti e si potrebbe quindi dire che sono molte di più le opere che le persone!

Nato dal curatore Claudio Lorenzoni, il museo è nato come un progetto di residenze d’artista e a partire dal 2013 ha ospitato circa 70 artisti con diversi background: street artist, pittori, scultori, ma anche grafici e illustratori. Parte delle opere sono visibili nel centro storico del borgo, mentre si passeggia infatti si possono ammirare i pannelli realizzati da Mr.Fijodor, Fabio Petani, Ale Puro, RefreshInk e Nice & the Fox.

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@Travel On Art – S. Sebastiano | Tanzio da Varallo

Di grande interesse è inoltre l’opera di Andrea Ravo Mattoni, artista che recupera il classicismo portandolo sui muri, situata su una torretta sul Bricco delle Allodole a soli 500 metri dal centro del borgo. L’opera riproduce il ritratto di San Sebastiano realizzato dal pittore Tanzio da Varallo nel 1600. Passeggiando tra le vie principali del borgo, ti capiterà di vederla da lontano, ma non perderti la salita tra le vigne che ti porta fino alla sommità per ammirare l’opera di Andrea Ravo Mattoni da vicino e osservare il paesaggio. Il Bricco delle Allodole infatti è un punto di osservazione straordinario sui vigneti delle Langhe e sulla sommità troverai anche una installazione con la scritta “SILENZIO” e uno specchio che ti permette di osservare il paesaggio riflesso.

Leggi anche: Chi è Andrea Ravo Mattoni, l’artista che recupera il classicismo

Noi siamo rimaste sinceramente stupite dall’impegno, dalla dedizione e dalla qualità delle opere che questo piccolo, anzi minuscolo borgo ha realizzato nel corso degli anni.

Le opere sono visibili tutti i giorni, tutto l’anno. 

Parco d’Arte Sandretto Re Rebaudengo

Ci spostiamo nel Roero e lo facciamo per una buona ragione: a Guarene si trova la prima sede storica della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, ma anche il recente Parco d’Arte.

Siamo a circa 20 minuti di auto da La Morra e 30 da Camo, immerse sempre nei paesaggi ricoperti da vigneti e circondate dalla bellezza dei borghi. Il Parco d’Arte Sandretto Rebaudengo è una tappa imperdibile che ti permetterà di ammirare le opere di Carsten Höller, Stefano Boeri, Paul Kneale, Marguerite Humeau, Stefano Arienti, Ludovica Carbotta, Manuele Cerutti, Mark Handforth e Wilhelm Mundt.

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9 opere d’arte, alcune appartenenti alla collezione della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, altre invece realizzate appositamente dagli artisti per il parco.

Il parco ha sede sulla Collina di San Licerio e noi ti consigliamo di non perderlo durante il tramonto e nelle ore serali, per vedere in notturna l’incredibile opera di Paul Kneale.

Il parco è visitabile tutti i giorni (ingresso gratuito), dalle 8 alle 22. 

Panchine giganti di Chris Bangle – Big Bench Project

Ti sarà capitato di vedere in alcune zone d’Italia delle panchine giganti colorate che ti permettono di osservare il paesaggio e di sentirti piccolissimo. Bene, fanno parte del Big Bench Community Project, un progetto ideato e sviluppato da Chris Bangle, designer statunitense, con l’obiettivo di ritrovare l’emozione di sentirsi bambini. Le panchine sono nate con l’idea della condivisione e del relax, per questo sono così grandi e per questo sono state ideate per essere comode.

Le Big Bench sono di vari colori e si possono ritrovare, anche a sorpresa, nei luoghi più disparati, ma tutte ti permettono di avere una vista sul paesaggio che fa sognare.

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In questo modo Bangle ha raggiunto l’obiettivo che deve avere ogni oggetto di design: diventare iconico, ma al tempo stesso far vivere un’emozione.

In totale sono 110 le panchine costruite, di cui numerose nelle Langhe: puoi provare quest’esperienza nella panchina de La Morra, di Santo Stefano Belbo o di Monforte d’Alba, ma siamo certe che nel tuo viaggio nelle Langhe ne troverai tante altre.

Le panchine sono visitabili tutti i giorni, tutto l’anno.

Vigna dei Pastelli 

Situata a Coazzolo, al confine tra Langhe e Monferrato, dove si trova anche una delle opere di David Tremlett, la Vigna dei Pastelli è l’esempio di come qui nelle Langhe, le stesse cantine siano consapevoli dell’importanza di condividere una nuova idea di vivere le colline e i vigneti, basata sulla creatività.

Partendo proprio dalla chiesa di Tremlett, si seguono le insegne per Vigna dei Pastelli, lungo un percorso di 180 metri (con una piccola salita) che ti porta sulla cima della collina. Da qui puoi ammirare un panorama a 360°, ma soprattutto ti troverai immerso in una vigna di matite giganti.

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L’azienda agricola Anfosso Piercarlo infatti, ha scelto di creare questo paesaggio suggestivo, perfetto per i bambini ma anche per gli adulti (in particolare se viaggi con un cane è un percorso piacevolissimo), in cui le vigne diventano pastelli e creano un paesaggio a tratti surreale.

Sicuramente è un perfetto esempio di come la creatività, anche sviluppata da singoli, porti un valore aggiunto al territorio delle Langhe. Sulla cima troverai anche un tavolo dove vengono effettuate degustazioni e piccoli eventi.

La Vigna dei Pastelli è visitabile tutti i giorni, tutto l’anno.

Monastero di Vicoforte 

Nelle Langhe monregalesi, si trova uno dei monasteri più importanti in Italia, ma soprattutto la cupola ellittica più grande del mondo. Sì hai letto bene, la cupola ellittica più grande del mondo è in Piemonte e precisamente nel borgo di Vicoforte, vicino a Mondovì.

Il santuario è originario del 1500 ed è ancora oggi meta per i fedeli, ma è soprattutto il punto di partenza di una delle esperienze più straordinarie che abbiamo mai fatto. Non si tratta di arte contemporanea, ma dobbiamo inserirlo in questa lista perché è un luogo d’arte imperdibile.

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La cupola del monastero di Vicoforte infatti si può visitare dall’interno, scalando fino a 60 metri di altezza con imbragatura e casco, dall’interno del monastero. L’associazione che realizza le visita guidate è Katalà! e l’esperienza si chiama Magnificat. Ti sentirai totalmente immerso negli affreschi della cupola, ma soprattutto dalla sua immensità.

Per effettuare la visita guidata fino a 60 metri, è necessario prenotare. 

Art Park La Court

La Vigna dei Pastelli non è l’unica esperienza di land art che puoi vivere nelle Langhe, sono numerose infatti le cantine vinicole che hanno scelto di investire negli anni in questo linguaggio artistico, portando sempre più persone a vivere le vigne.

L’Art Park La Court è uno di questi: realizzato dall’azienda agricola Michele Chiarlo, si trova a Calamandrana in provincia di Asti. Dal territorio dai cui nascono i Barbera, l’azienda ha realizzato un parco di sculture e installazioni di 20 ettari, nel quale arte e natura dialogano.

Le sculture sono in gran parte realizzate da Emanuele Luzzati, alle quali si affiancano quelle di Ugo Nespolo, Giancarlo Ferraris e Chris Bangle. Si tratta di un vero e proprio polo culturale immerso nella natura.

L’Art Park La Court è visitabile in autonomia scaricando l’audioguida tramite il sito web dell’azienda agricola.

Pico Maccario e le matite

Infine, un’altra azienda agricola da non perdere quando si parla di arte contemporanea nelle Langhe è Pico Maccario, situata a Mombaruzzo. L’azienda ha 70 ettari di vigneti dai quali produce Barbera d’Asti DOCG, ma oltre a questo ha scelto di investire sulla creatività, inserendo statue e installazioni all’interno del suo territorio e della cantina stessa.

Tornano anche qui le matite, ma non solo, anche una lumaca gigante dai colori pop e sfere bianche dislocate nel giardino interno della tenuta che rendono la location a tratti surreale.

L’azienda agricola Pico Maccario è sicuramente una tappa da non perdere per unire una degustazione e la bellezza di arte e natura che si fondono insieme.

Per visitare l’azienda e le installazioni è necessario prenotare.

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    2 commenti su “Arte contemporanea in Langhe e Roero: itinerario tra street art e installazioni

    1. Monica ha detto:

      #staycation da leccarsi i baffi per qualsiasi piemontese mo@16anni

      1. Anastasia Fontanesi ha detto:

        ciao Monica! Grazie di cuore, che fortuna che hai a vivere in quelle zone!

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