Pausa caffè con l’instagramer: Giorgia Polo
Dopo Stefano Bonomelli, continuiamo con una pausa caffè tutta al femminile: oggi abbiamo parlato con Giorgia Polo, instagramer e graphic designer davvero originale. Le sue foto sono creazioni di attimi in bilico tra il quotidiano e il surreale: delle delicate opere d’arte da gustare bevendo una tazza di te. Su Instagram la trovate come @Giorgette_p e potrete vedere il suo volto nascosto da frutti esotici, composizioni food molto creative e altri dettagli della sua vita e dei suoi viaggi. Ma com’è nata la sua passione per Instagram?
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@Giorgia Polo
Ho iniziato in modo casuale! Sono stata tra le prime a scaricare e installare la app, ancora in un’altra epoca, nel 2010, e ho cominciato a pubblicare lì le immagini che mi veniva in mente di creare. A quel punto pian piano i follower sono cresciuti e così oggi mi ritrovo a quota 52.4k. L’estetica che mi piace creare , o ricreare, ha ispirazioni differenti, provenienti da tanti instagramer in giro per il mondo. All’inizio trovavo ispirazione da Tumblr, ora da più siti, come anche Pinterest. Personalmente non ritengo di avere un piano editoriale strutturato, nel senso che seguo molto l’ispirazione, non ho un file Excel dove giorno per giorno ci sono annotate le cose da fare e le foto da fare. Questo per quel che riguarda le immagini che realizzo per me, perché ne ho voglia. Per quel che riguarda le collaborazioni con i brand ovviamente è diverso, lì il file Excel c’è eccome!
@Giorgia Polo
Le immagini di Giorgia sono vivaci e colorate e la caratteristica che più emerge dalla sua gallery è la comunicatività: Giorgia Polo trasmette un messaggio con le sue azioni. Infatti le fotografie che potrete vedere la ritraggono mentre colora, taglia, cucina e crea. Il segreto del suo successo è il divertimento a cui si lascia andare nell’utilizzo di questo social: oltre al talento indiscusso infatti, Giorgia non ha paura di osare e creare, trasformando delle semplici uova in un’opera d’arte!
@Giorgia Polo
Non credo servano competenze tecniche a livello fotografico: ciò che conta è avere un’idea estetica e saperla riprodurre in una foto. Ultimamente vedo un po’ poca creatività negli scatti, forse c’è troppa voglia di copiare per andare sul sicuro. Sarebbe bello osare un po’ di più! Io ci provo, e spero di riuscirci. Per quanto riguarda l’attrezzatura, credo di aver scattato un buon 80% delle immagini che vedete nel mio account con uno smartphone, ho avuto varie generazioni di iPhone e mi sono sempre trovata bene. Negli ultimi sei mesi ho iniziato anche ad utilizzare una compatta digitale.
@Giorgia Polo
Osare sempre: questo è il motto di Giorgia. Prendere ispirazione da altri instagramer è giusto e utile, ma poi ognuno di noi deve trovare la propria chiave di lettura. Giorgia non si dedica ad un unico soggetto e non si è specializzata in foto di panorami, di food o d’arte: ogni giorno segue il suo istinto e si lascia ispirare, non ponendo alcun limite alla sua immaginazione. A nostro avviso questa è una qualità davvero importante e il motivo principale per cui ci siamo innamorate della sua gallery.
Il consiglio che mi sento di dare a chi si accosta ad Instagram per la prima volta è di cercare di creare sempre qualcosa di nuovo. Non copiate dagli altri per andare sul sicuro: trovate il vostro stile. Poi certo, se siete in cerca di idee, vi consiglio di guardare il profilo di @PalomaParrot, la mia preferita da sempre!
@Giorgia Polo
Composizioni, colori, geometrie, dettagli e una buona dose d’improvvisazione e creatività: ecco la ricetta di Giorgia Polo. Comunicare ciò che si prova in un determinato istante, realizzando set fantasiosi, pur servendosi di oggetti comuni come un tulipano e delle fragole.
Il futuro di Instagram? Impossibile dirlo, è tutto troppo fluido. Difficile che tra cinque anni ci sia ancora l’Instagram che conosciamo oggi, di sicuro lo vedo più dominato dagli algoritmi di quanto sia già, in parte, ora, e non so dire se sia un bene o un male. Ma sicuramente completamente diverso. Io intanto continuo con le mie foto e le mie creazioni, ma se mi chiedete che cosa non può mancare sulla mia scrivania mentre lavoro non ho dubbi: una tavoletta grafica, un gatto che cerca di sedersi sulla tastiera e un cocktail alla vodka!
PH copertina: Giorgio Polo