10 musei d’arte contemporanea da seguire su Instagram
I social network hanno aperto tantissime porte, creando un dialogo diretto non solo tra il pubblico e gli artisti, ma anche con le grandi istituzioni culturali, spesso accusate di essere torri d’avorio inaccessibili. Questo avvenimento si è rivelato utilissimo nel creare nuove sinergie, avvicinando l’arte contemporanea a tantissime persone che fino a qualche anno fa storcevano il naso.
Se fino a qualche anno fa, le realtà museali che sceglievano di investire sui social media all’interno della propria strategia di comunicazione erano considerate delle vere e proprie “mosche bianche”, oggi non è più così.
Ci sono infatti numerose realtà che hanno saputo fare dei social network non solo una vetrina, ma li hanno integrati nella loro strategia di marketing, utilizzandoli come canali di storytelling e customer care: ecco quindi quali sono 15 musei d’arte contemporanea da seguire su Instagram.
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Indice
MoMA, New York
Giochiamo facile: iniziamo con il MoMA. È una delle istituzioni museali di arte moderna e contemporanea più famose al mondo ed è anche uno dei primi musei ad aver compreso l’importanza del canale Instagram.
Perché seguire il MoMA? Sembra scontato, ma per l’ottima qualità fotografica del feed, per le foto bellissime dei visitatori assorti nelle diverse sale, per le IGTV di approfondimento, per l’ottimo utilizzo delle stories in evidenza e per la comunicazione tempestiva che hanno con gli utenti. Finalmente, il MoMA ha dimostrato come un grande museo possa essere a disposizione di tutti.
Brooklyn Museum, New York
Il Brooklyn Museum non è interamente dedicato all’arte contemporanea, ma ospita spesso mostre ed eventi dedicati ad artisti contemporanei.
Detto questo, il suo profilo Instagram è di grande ispirazione perché racconta a 360° la vita del museo, comprese le attività didattiche con i bambini. C’è una grande cura per la grafica e il feed è visibilmente ricco di contenuti emozionali e autentici.
Kiasma, Helsinki
Il museo Kiasma di Helsinki è uno dei musei più all’avanguardia che abbiamo mai visto in Europa. La struttura architettonica già di per sé è un validissimo motivo per visitarlo, la collezione permanente e le mostre temporanee poi ci hanno convinte al 100%.
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Detto questo, il Kiasma comunica anche molto bene su Instagram: il feed è esplosivo e accompagna in un percorso alla scoperta di alcune delle opere della collezione, unite a scatti dei visitatori negli spazi museali, il tutto corredato da testi super interattivi.
Fotografiska, Stoccolma
Per gli appassionati di fotografia, il Fotografiska è un vero tempio. Noi abbiamo avuto la fortuna di visitare la sede di Stoccolma e il profilo generale del museo è un vero atlante della fotografia contemporanea.
Noi lo seguiamo per avere continue ispirazioni su fotografi e artisti. Molto bella è anche la rubrica del take over che invita periodicamente fotografi di tutto il mondo a raccontarsi sul profilo Instagram del museo.
Moderna Museet, Stoccolma
Il Moderna Museet è la principale istituzione di arte contemporanea di Stoccolma. Su Instagram utilizza molto bene i diversi format a disposizione tra guide, Reels, IGTV e stories. Il feed è ricco di spunti interessanti, ben curato e con foto molto belle sia della collezione, sia dei visitatori. Inoltre cercano sempre si coinvolgere gli utenti attraverso quiz nelle stories. L’unico problema? È tutto in lingua svedese!
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@Pirelli Hangar Bicocca, Milano
Pirelli Hangar Bicocca, Milano
Se non hai mai avuto l’occasione di visitare la fondazione no profit Pirelli Hangar Bicocca, devi assolutamente rimediare. Questo tempio dell’arte, di cui ci hanno conquistato due opere che potrai scoprire leggendo l’approfondimento qui sotto, occupa oltre 15.000 metri quadrati e ogni anno presenta importanti mostre personali di artisti italiani e internazionali. A tutti gli effetti uno degli spazi dedicati all’arte che preferiamo, il profilo instagram di Pirelli Hangar Bicocca mostra tutti i dettagli della vita della fondazione, tra allestimenti, anteprime delle mostre, immagini che ritraggono gli artisti al lavoro e gli spettatori incantati: i social network sono diventati il canale di fruizione più immediato per le persone vicine e lontane.
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Palazzo Grassi, Venezia
Palazzo Grassi si occupa di arte contemporanea e architettura: sul loro profilo Instagram l’impatto del visual infatti è super pulito e di appeal. Il tono di voce è a tratti informale e coinvolgente, bellissimo l’utilizzo delle IGTV che sono di ottima qualità e propongono approfondimenti sulle mostre in corso.
Molto bella la rubrica dell’alfabeto, sia a livello grafico, sia a livello concettuale.
@Roland Halbe, Museo MAXXI, Roma
Museo MAXXI, Roma
Pensare alla cultura in ogni sua forma e sfumatura e renderla fruibile a tutti: la vocazione del MAXXI ad essere non solo luogo di conservazione ed esposizione del patrimonio ma anche, e soprattutto, un laboratorio di sperimentazione e innovazione culturale, ci ha conquistate dalla prima visita! Sul profilo Instagram vengono raccontate non solo le mostre, ma anche i workshop, i convegni, i laboratori per bambini e tutte le novità che riguardano la vita di questo straordinario polo dedicato all’arte. Usare Instagram non come semplice vetrina, ma come strumento per fare storytelling di qualità è sicuramente il punto di forza di questo museo romano.
Palazzo Ducale, Genova
Anche se Palazzo Ducale non è prettamente una istituzione di arte contemporanea, ospita frequentemente mostre di artisti contemporanei e quindi abbiamo scelto di inserirlo perché nel corso degli anni ha vissuto una vera e propria evoluzione del proprio canale Instagram. Come prima cosa, utilizza molto bene i diversi format spaziando dalle guide, alle IGTV, ai Reels e alle stories. Molto bella la rubrica #DucaleAcademy con post formativi sul mondo del design e dell’arte.
Centro Pecci, Prato
Dal profilo Instagram del Centro Pecci emerge chiara la mission dell’istituzione: i post sono un viaggio nella ricerca e documentazione artistica contemporanea. Molto interessanti sono le IGTV con le quali propongono approfondimenti e interviste. In più hanno creato anche un filtro dedicato al fotografo cinese Ren Hang.
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