Arte contemporanea a Vienna: la guida per veri appassionati
Prima di partire per questo viaggio mi sono dedicata ad uno studio piuttosto approfondito di Vienna: questa è una delle città del cuore di mio padre e da tempo volevo andarci. Quando ne ho parlato con alcuni amici e colleghi, il primo commento è stato: “Ma è una città per vecchie signore”. E invece no: oggi ti porto con me alla scoperta dell’arte contemporanea a Vienna e fidati, rimarrai davvero stupito da quanti posti all’avanguardia potrai trovare.
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Oltre ad essere conosciuta come una delle più affascinanti e classiche capitali europee infatti, questa città ha un grande merito, cioè quello di non vivere dello splendore del passato, ma di inseguire il futuro con grande entusiasmo. Ora ti parlerò di alcuni posti che mi hanno davvero conquistata e che non si trovano spesso sugli itinerari: oltre ai musei più famosi, come il Mumok a cui ho dedicato un articolo a parte, esistono anche la Fabbrica del Pane, il Wuk e tantissima street art.
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La Fabbrica del Pane di Vienna
L’ex fabbrica del pane Ankerbrotfabrik, situata nel quartiere Favoriten, è il posto perfetto per gli amanti dell’arte contemporanea a Vienna. Fino alla fine del secolo scorso in questo luogo si produceva ancora il pane, ma oggi la Brotfabrik si è trasformata in un polo d’attrazione di grande rilevanza. Dal 2009 infatti ha cominciato ad ospitare atelier, gallerie d’arte e showroom che si sono insediati intorno alle due imponenti corti interne del complesso industriale dismesso, regalando un dinamismo davvero invidiabile. Quando ho messo piede in questa struttura sono stata molto colpita dalla quantità di realtà che la animano: gallerie d’arte in stile newyorkese, laboratori artistici per bambini, uffici di start up e un coworking molto coinvolgente. Poter vedere tante realtà creative che convivono insieme in un unico luogo è stato entusiasmante e mi ha fatto capire quanto questa città non sia affatto “vecchia” come molti pensano.
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Tra le gallerie che ti consiglio assolutamente di visitare spiccano la Galerie Ernst Hilger, che oltre alla propria sede nel centro storico della città, dispone di altre due superfici espositive di 400 metri quadri ciascuna nell’Ankerbrotfabrik e l’Atelier 10, gestito dalla Caritas dell’Arcidiocesi di Vienna, che offre a persone socialmente svantaggiate e con disabilità la possibilità di conoscere e sviluppare le proprie potenzialità artistiche. Anche il negozio di mobili vintage Lichterloh ha allestito un proprio showroom: il suo design austriaco mi ha completamente conquistata e non ti nego che mi sarei portata a casa almeno due tavoli e tre poltrone.
@Travel On Art
Il Wuk di Vienna
Il Wuk, che sta per Officine e Casa della Cultura, è una ex fabbrica di locomotive situata nel centro di Vienna, in Währinger Strasse. La struttura si sviluppa intorno ad una corte centrale e occupa una superficie di 13.500 mq, di cui 12.000 mq coperti. In disuso fino al 1981, la struttura è stata poi occupata da un gruppo di artisti, insegnanti e studenti che nutrivano il desiderio di creare uno spazio culturale in cui potessero convivere arte, politica e integrazione sociale. In questo posto si vogliono portare avanti iniziative mirate su tre diverse tipologie di azioni: ospitare e sostenere lo sviluppo della creatività delle persone e dei gruppi, mediante spazi e attrezzature dedicati a musica, teatro/danza e pittura. Non meno importante è promuovere una prospettiva di contrasto della marginalità attraverso iniziative di integrazione socio-lavorativa delle persone, in particolare giovani, attraverso progetti di formazione e infine implementare l’offerta culturale della città, proponendo esposizioni legate alle arti visive e alla fotografia.
Appena siamo arrivate ci hanno accolto un gruppo di bambini che giocavano con uno scivolo, chiacchierando tra loro e sorridendoci quasi fossimo di casa. Abbiamo poi chiesto informazioni all’ufficio di accoglienza che ci ha consigliato di visitare una mostra alla Fotogalerie Wien e qui chi ci è venuto incontro? Un cane! Più volte abbiamo notato che i cani convivono con i padroni all’interno di uffici e spazi espositivi e questo non può che averci fatto piacere. Un posto ricco di fermento, in cui le fotografie d’arte si mescolano ad attrezzature meccaniche: siamo ancora certi che l’arte contemporanea a Vienna non esista? 😉
@Viennawurstelstand
WU – Wirtschaftsuniversität Wien
L’università di Vienna non è un semplice polo per gli studi di economia e amministrazione aziendale, ma si tratta di un vero e proprio quartiere contemporaneo disegnato da archi star. Non appena si inizia a passeggiare all’interno dell’area universitaria, si viene catapultati in un mondo fatto di architetture all’avanguardia e sostenibilità. Noi l’abbiamo visitata durante il periodo estivo e il campus era verdissimo, super curato, pieno di bar e ristoranti trendy.
La biblioteca è l’edificio che salta per primo all’occhio e non riesce difficile capirlo: è un’opera di Zaha Hadid, molto riconoscibile nel suo stile. Oltre alla libreria, da non perdere sono anche:
- l’edificio D3 a cura di CRABstudio di Londra che stupisce per i suoi colori sui toni arancioni e per l’utilizzo di assi di legno grezzo come elementi esterni;
- il dipartimento D2 e lo student center che sono opera invece dell’Atelier Hitoshi Abe di Sendai;
- il D4 che è stato disegnato dall’Estudio Carme Pinós S.L. di Barcellona;
- NO.MAD Arquitectos di Madrid che ha disegnato l’executive academy;
- infine l’edificio D1 che è stato disegnato dallo studio locale BUSarchitektur ZT Gmbh.
L’area è grande come 12 campi da calcio ed è interamente progettata secondo i criteri della sostenibilità ambientale (niente male vero?). Noi abbiamo trascorso più di 24 ore in questo quartiere, fortunatamente alloggiavamo al Courtyard by Marriott della zona e ce ne siamo follemente innamorate. Se anche tu ami le architetture contemporanee e cerchi location perfette per Instagram, la Wirtschaftsuniversität Wien è perfetta per te!
@Travel On Art, Campus Wu Wien
Danubiana
Nel nostro secondo viaggio a Vienna, abbiamo deciso di approfondire ancora di più l’arte contemporanea della zona e abbiamo scoperto un museo davvero stupefacente. Il Danubiana non si trova a Vienna, ma a Bratislava e si affaccia direttamente sulle acque lente del Danubio. Perché ti consigliamo un museo di Bratislava nella guida di Vienna? Facile, questo museo dista appena 50 minuti di auto dal centro della capitale austriaca ed è collegato benissimo anche in treno o in battello.
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La sua struttura è unica al mondo ed è situato al confine di tre stati: Austria, Slovacchia e Ungheria, in un contesto naturalistico splendido. Una perfetta unione di arte e natura, arricchita anche dal parco delle sculture all’interno del Danubiana. La sua apertura risale al 2000, anno in cui il gallerista Vincent Polakovič, l’imprenditore olandese Gerard Meulensteen, insieme all’architetto Peter Žalman, diedero vita alla struttura a forma di barca che lo rende così unico: dalle sale interne infatti, ampie vetrate ti permettono di osservare il paesaggio, quasi come se fossero maxi schermi in diretta costante dal Danubio. Oltre alle mostre temporanee, il Danubiana ospita anche una collezione permanente con opere del gruppo CoBrA, di Robert Combas e di San Francis, oltre a numerosi artisti slovacchi.
Da non perdere sono anche il parco delle sculture e il café del museo con le sdraio che permettono di osservare il paesaggio in tutta tranquillità: un vero angolo di paradiso!
@Travel On Art, Danubiana
Street art a Vienna con il festival Calle Libre
Alla fine di questo tour alla scoperta di una Vienna inedita, non potevo non citare un po’ di street art. La prossima volta che torneremo, probabilmente in estate, vorremo dedicare un’intera giornata ai muri più belli della città, ma per ora dovremo accontentarci di qualche singola chicca. Nella zona del famoso mercato Naschmarkt si trovano alcune delle opere più famose, ma se hai tempo di passeggiare lungo il Danubio anche qui non mancheranno le fonti di ispirazione; sono tantissimi i writer e gli street artist che hanno trasformato le colonne bianche in tele da dipingere. Personalmente, i tre muri che ti consiglio di non perdere sono questi:
- Buildings on Buildings #2 di Aldo Giannotti, in Stiegengasse 14
- Never2501 di Know Hope, in Basler Gasse 67
- Dissection of a Polar Bear di Nychos, in Quellenstraße 156
Infine ultimo consiglio da segnare in agenda: se ami la street art e devi ancora programmare il tuo viaggio a Vienna, parti in agosto e potrai goderti il Calle Libre Festival. Istituito nel 2015, questo festival tutto viennese ha l’obiettivo di “incoraggiare un dialogo tra lo spazio pubblico e l’opinione pubblica”. Ogni persona potrà vedere alcuni tra i migliori artisti di strada contemporanei in azione: io sono già con l’acquolina in bocca! L’arte contemporanea a Vienna non è solo il Mumok o le gallerie ufficiali, ma un esercito di realtà più o meno grandi che sanno sorprendere e conquistare il visitatore, trasportandolo in un mondo in cui la creatività è l’unica forma di libertà contemplata.
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