Alice Pasquini in Italia, dove trovarla
Era il 2016, quando la notizia dell’installazione web 0.0 di Biancoshock nel borgo molisano di Civitacampomarano ha fatto il giro d’Italia. In poco tempo tantissimi magazine e blog ne hanno parlato, esaltando come sarebbe il web nella realtà di un paese di 500 abitanti. L’opera era all’interno del CVTà Street Fest, festival di street art alla sua prima edizione, ideato e organizzato proprio da Alice Pasquini, street artist romana di fama mondiale.
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È sua infatti la direzione artistica così come l’idea di portare artisti da ogni angolo d’Italia ed Europa, sulla cima del colle dove sorge Civitacampomarano.
Ma chi è Alice Pasquini e dove si possono trovare le sue opere in Italia?
Alice Pasquini ha girato tutto il mondo e le sue opere si possono trovare dal più piccolo paese del sud Italia, fino alle più grandi capitali europee e del mondo. Le sue opere sono recensite da riviste come il New York Times e The Wall Street Journal, lei oltre ad essere street artist è anche pittrice, illustratrice e scenografa. Un talento a 360 gradi insomma, tanto che nel 2020 è stata scelta per curare il design di Rai Radio3, dopo che negli anni passati lo hanno fatto grandi artisti come Mimmo Paladino e Giosetta Fioroni.
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@Jessica Stewart
Una delle cose che amiamo più della street art, come vi abbiamo già raccontato in questo post sugli itinerari da non perdere in Italia, è il fatto che renda belli da visitare anche luoghi in cui di solito non andremmo, come Pizzo Sella nella periferia di Palermo. Per questo, come per Zio Ziegler vogliamo raccontarvi l’arte di alcuni dei più famosi artisti di strada del mondo e darvi alcuni consigli sugli itinerari di street art da seguire per vedere le loro opere.
Se siete quindi alla ricerca delle opere di Alice Pasquini in Italia, ecco alcuni posti dove potrete trovarle:
- Albano di Lucania – poco più di mille abitanti, nel cuore della Basilicata. Ad Albano trovate l’opera di Alice realizzata durante il KIUP Street Art Festival nel 2015 insieme a UNO, BR1 e Cuboliquido. Il tema dell’opera è il gioco, lo stesso nome del festival in lucano significa “nascondino”.
- Sapri – restando al sud, ci spostiamo in Campania nel golfo di Policastro. Qui ci sono diverse opere di Alice Pasquini, realizzare durante il festival Oltre il Muro nelle edizioni del 2013 e 2014. In quella del 2013 ha dipinto la facciata del mercato rionale, mentre quelle del 2014 sono realizzate su edifici che si affacciano direttamente sul mare. L’obiettivo del festival e delle opere degli street artist è proprio quello di rigenerare il tessuto urbano, attraverso l’arte e l’interazione con la comunità locale.
@Jessica Stewart
- Civitacampomarano – in occasione del CVTà Street Fest, di cui è direttore artistico. A Civitacampomarano potete vedere le sue opere in particolare sulla facciata di un antico edificio ormai disabitato e sulla porta di una delle abitazioni. Questa non è l’unica volta però che Alice ha portato la sua street art nel borgo molisano. Nel 2015 è stata infatti contattata dalla Pro Loco e invitata a realizzare alcuni dei suoi lavori nel borgo. Il caso ha voluto che Civita fosse proprio il paese di origine di suo nonno, riportandola così alla scoperta delle sue origini. In questa session quindi Alice ha realizzato diverse opere, tra cui una bimba che gioca a nascondino e altre attività che si svolgono nella vita quotidiana del borgo.
@Alessia Di Risio
- Busto Arsizio – quella realizzata a Busto Arsizio è un’opera davvero interessante ispirata a Calvino. “Se alzi un muro, pensa a cosa lasci fuori” una riflessione sul mondo attuale realizzata durante il Filosofarti Festival che si svolge annualmente tra Gallarate e Busto Arsizio. Il festival ha il ruolo di far conoscere la riflessione filosofica e far confrontare bambini e adulti, con modalità interattive e innovative. Una filosofia a portata di tutti insomma, che ben si esemplifica anche con la street art di Alice. L’opera è stata fatta nel 2014 durante un workshop al Centro Giovanile Stoà.
- Giardini Naxos – la facciata di un Liceo Scientifico che diventa un’opera di street art. Non è la prima volta che succede, sono sempre di più le scuole che decidono di investire in questa forma d’arte. È quanto è successo anche a Giardini Naxos, durante l’Emergence Festival a cui partecipano ogni anno diversi street artists che lavorano a livello mondiale.
@Jessica Stewart
- Paliano – realizzato in occasione di Rull Parking Vol. II nel 2013 nel paese di Paliano, poco distante da Roma, con l’obiettivo di riqualificare spazi urbani degradati e deturpati da atti vandalici.
@Gloria Viggiani
- Barile – andando sempre per borghi, c’è una piccola comunità in provincia di Potenza di cultura Arbëreshë chiamata appunto Barile. Anche qui Alice ha realizzato una delle opere dipingendo il muro delle scalinate di un’area comune del borgo, durante l’evento annuale Cantinando Wine & Art.
- Campegine – in provincia di Reggio Emilia, sui muri dell’azienda SNATT Logistica, si trova una delle opere più incredibili e di impatto della street artist. Il muro è alto 12 metri e rappresenta una ragazza che corre verso una città. La sua opera si inserisce in un progetto di valorizzazione artistica dell’azienda, che ha visto la presenza anche di Zio Ziegler.
- Vimercate – in questo comune brianzolo, Alice Pasquini ha realizzato un murales sulla biblioteca civica, in collaborazione con UNO. L’opera rappresenta una ragazza, di cui non si vede il volto, che sfoglia un libro mentre le pagine vengono portate via dal vento.
Niente paura, potete trovare i murales di Alice Pasquini anche a Roma, dove è molto attiva. Alcune delle sue opere principali si trovano al centro di immigrazione Baobab, al centro di accoglienza minori stranieri non accompagnati, a Cinecittà in via Stefano Oberto, in via Nola 5, in Piazza Mancini e in via Monte Meta. Infine, uno dei più famosi al quartiere Pigneto, il murales ispirato alla fotografia “Gli innamorati” di Gianni Berengo Gardin, in via Fanfulla da Lodi.
PH copertina: Alice Pasquini
Mi piace moltissimo il suo stile. Purtroppo a Roma ancora non ho visto di persona i suoi lavori (incredibile vero?), ma rimedierà presto grazie alle vostre indicazioni. 😉
Sì ne vale davvero la pena! 😉 è molto bello seguire l’itinerario per scoprire i suoi lavori in posti un po’ meno conosciuti, ma a Roma è sicuramente più facile e comodo!