Perché viaggio? Proviamo a spiegartelo

Ti sarà capitato alcune volte di chiederti: “perché viaggio?”. Anche i viaggiatori più incalliti, quelli che proprio non riescono a stare un minuto senza lo zaino in spalla, si sono fermati un attimo a pensare perché stessero facendo quello che stavano facendo. Questo succede perché viaggiare non è affatto semplice: richiede una buona dose di coraggio per uscire dalla propria comfort zone e oltre a questo, richiede capacità di adattamento e nervi saldi per risolvere ogni tipo di difficoltà, sia che ti trovi in centro a Manhattan, sia che ti trovi nel cuore della Namibia senza telefono. Allora perché viaggiamo?

Noi non ti possiamo dare una risposta universale e definitiva, perché di fatto, nessuno può dartela. Il vero segreto sta nel trovare la propria motivazione che risponda al proprio essere, alle propria storia e che dia un senso a quello che facciamo. Però possiamo fare una cosa: condividere con te il nostro segreto (che poi non è tanto segreto!) e provare a darti la nostra risposta alla domanda “perché viaggio?”.

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Perché viaggio: i momenti perfetti

Potrà sembrarti banale, ma dopo averci pensato per un po’ di tempo, abbiamo capito che viaggiamo per collezionare momenti. Se ci pensi bene forse, sarà capitato anche a te di identificare un momento, anzi IL momento di ciascun viaggio della tua vita. Quell’attimo che ti rimane impresso anche dopo anni e che una volta terminato il viaggio, ti si ripresenta come un’immagine nitida che ti fa ricordare i colori, i profumi, i suoni di quel luogo. Noi li chiamiamo semplicemente i momenti perfetti del viaggio e spesso non corrispondono a particolari paesaggi o eventi, ma sono solo attimi di semplicità e perfezione. Quindi ora, per darti un’idea precisa di cosa intendiamo, ti elenchiamo un po’ dei nostri momenti perfetti del viaggio:

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  • quella volta che abbiamo mangiato un piatto di pollo alle spezie, cucinato dalla moglie di Ali, nel giardino – ristorante del Panorama Cafè di Çavusin in Cappadocia, mentre lui innaffiava i suoi fiori
  • quella volta che sull’isola di Saaremaa, in Estonia, abbiamo visto il primo campo di fiori gialli del viaggio e abbiamo abbassato il finestrino per sentire l’aria fresca
  • quella volta che ci siamo sdraiate sull’erba di un parco di Bruges, nel pieno della fioritura primaverile
  • quella volta che Anna ha visto per la prima volta nella sua vita l’Ermitage di San Pietroburgo e si è commossa
  • quel momento in cui siamo arrivate sulla terrazza dell’Astrup Fernley Museet a Oslo e abbiamo visto le barche a vela che navigavano nel fiordo della capitale norvegese
  • La cena al Mälarpaviljongen di Stoccolma, con un tramonto che non ci dimenticheremo facilmente e l’acqua del lago che bagnava il porticciolo
  • Quella birra non troppo fresca che abbiamo bevuto sul Pincio in un pomeriggio di fine maggio
  • la strada infinita percorsa con la nostra Ford Fiesta bianca che attraversava la Cappadocia e arrivava fino alle coste della Turchia
  • il momento in cui Anna ha portato due sigarette e una bottiglietta di Whiskey sulla tomba di Charles Bukowski a San Pedro, in California
  • quando Anastasia si è fermata per ore a guardare la via lattea da Johanna Beach, in Australia
  • il silenzio che Anastasia ha sentito per la prima volta, quasi assordante, al Lago Scuro, sull’Appennino Parmense
  • quella mattina trascorsa al mercato dei fiori di Utrecht con Nelleke, la nostra amica olandese
  • quel momento in cui Anna era sul battello a New York e girandosi, si è trovata davanti la Statua della Libertà

La lista potrebbe continuare ancora per molti viaggi, ma non vogliamo annoiarti troppo 😉 ora vogliamo sapere quali sono i tuoi momenti, quelli che ti fanno rispondere ogni volta alla domanda “perché viaggio?”, scrivili nei commenti!

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Category: Viaggi

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9 commenti su “Perché viaggio? Proviamo a spiegartelo

  1. La frase “viaggiamo per collezionare momenti” è la più bella che ci sia!
    Sono pienamente d’accordo con voi, è bello ritrovarsi a distanza di tempo a ripensare anche ad un solo istante che ci ha trasmesso emozioni!!!
    Si, ne vale davvero la pena uscire dalla nostra comfort zone per una cosa del genere.
    I miei momenti di viaggio sono davvero tanti… posso elencarti quelli che continuano ininterrottamente a tornarmi alla mente: l’emozionante tramonto ad Oia che tanto avevo atteso per anni, l’immensità delle cliffs of moher in Irlanda con le mie amiche, il mio primo waffle passeggiando per le vie di Bruxelles ed infine l’aurora boreale in Lapponia la notte del mio compleanno!
    Nel ripensarci ho di nuovo i brividi <3

    1. Anastasia Fontanesi ha detto:

      che bello Cristina! Siamo felicissime che tu abbia condiviso con noi i tuoi momenti e tra l’altro siamo un bel po’ invidiose della tua aurora boreale in Lapponia, che super modo di festeggiare il compleanno! 😀 ti auguriamo mille altri momenti di viaggio unici come quelli che hai già vissuto!

  2. inworldshoes ha detto:

    Ho quasi pianto nel leggere i momenti che per voi sono quel pizzico di perfezione che la vita ci regala. Mi sono immedesimata nei rumori, nei profumi, nei paesaggi che vi siete trovate davanti e, essendo anche io una che viaggia per collezionare momenti e ricordi, allora non ho potuto che commuovermi!
    Grandi ragazze…. <3

    1. Anastasia Fontanesi ha detto:

      Ma grazie Lu <3 non sai quanto ci faccia piacere questa cosa! Sappiamo che anche tu sei della squadra "collezionisti di momenti" 😉 è questo che ci fa amare così tanto il viaggio ed è proprio a questo che ci dobbiamo attaccare quando abbiamo delle insicurezze o delle paure!

  3. Mi sono imbattuta quasi per caso in questo articolo e mi sono ritrovata a leggere e rileggere i vostri momenti perfetti… perché è proprio così, dei viaggi restano i ricordi e, spesso, i più belli e preziosi sono quelli piccini. Momenti di contemplazione, inaspettati magari, che si imprimono nella mente e non se ne vanno più. Io ricordo un giorno su una spiaggia lontanissima, in cui ero sola davanti al mare. Guardavo l’orizzonte e pensavo che ero lì, senza nessuno, in un posto che desideravo vedere fin da bambina ma che consideravo quasi irraggiungibile. Sono passati anni, ma ho la sensazione di essere ancora seduta sulla sabbia umida, con il mento sulle ginocchia. A proposito: complimenti per il blog!

    1. Anastasia Fontanesi ha detto:

      Ciao Ilenia, piacere di conoscerti 🙂 con il tuo momento che ci hai appena raccontato ci hai fatto davvero emozionare, quindi grazie davvero per averlo condiviso con noi! Sarebbe davvero bello creare un atlante dei momenti di tutti i viaggiatori, così da poterli ripercorrere in ogni momento e scoprirne sempre di nuovi. Complimenti a te per il tuo blog che sfortunatamente non conoscevamo, ma è fatto veramente bene e con grande gusto! Ti seguiamo 🙂

  4. s ha detto:

    è bellissimo sopratutto perchè i vostri migliori momenti sono cose, che possono sembrare banali, ma che in realtà sono le più significative per ogniuno di noi. bellissimo. e poi avete ragione nel dire che nessuno può dare la risposta a perchè si viaggia se non noi!!
    bellissimo

    1. Anastasia Fontanesi ha detto:

      Grazie mille Andrea! Hai assolutamente ragione, anche tu devi trovare la tua risposta personale 🙂 poi siamo curiose di saperlo!

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