Elena Kalis e la sua Alice delle meraviglie sott’acqua
Come sarebbe vivere in un universo sott’acqua? La fotografa russa Elena Kalis ha voluto rispondere a questa domanda, creando l’originalissimo progetto Alice in Waterland. Ispirandosi al celebre soggetto di Lewis Carroll, la fotografa ha costruito un mondo sotterraneo, quasi parallelo, in cui genialità e delicatezza regnano sovrane. Dopo aver vissuto gran parte della sua vita a Mosca, Elena Kalis ha deciso di rivoluzionare tutto e si è trasferita in una piccola isola delle Bahamas e lì ha iniziato a fotografare tutto ciò che la circondava. Complice il ruolo dei suoi figli, d’un tratto prima l’oceano e poi la piscina sono diventati set fotografici perfetti in cui ricreare temi fiabeschi e colori pastello.
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@Elena Kalis
I soggetti delle sue foto sono principalmente i suoi figli, poi gli amici e i parenti: la sua fotografia è stata battezzata “Underwater photography”. L’acqua è l’elemento che avvolge ogni cosa, creando una atmosfera unica e particolarissima. Come un libro da leggere tutto d’un fiato, le sue foto sono i lasciapassare verso l’isola che non c’è, il non luogo in cui tutti, almeno una volta, abbiamo sognato di rifugiarci.
“Amo immergermi perché sott’acqua mi sento più libera di quanto non mi senta sulla terraferma, dove il senso del confine è molto più marcato. Il momento dell’immersione è una pausa dalla mia vita, necessaria per riprendere fiato, rallentare e riflettere. È in assoluto l’esperienza che mi trasmette più serenità. Sott’acqua il tempo si ferma e si vive solo il presente, senza preoccuparsi per ciò che succede all’esterno. Posso sentire il mio respiro, il battito cardiaco. I suoni sono attenuati e dall’interno tutte le percezioni cambiano e sembra di essere avvolti in un bozzolo di liquido caldo. Credo che ci si senta in questo modo anche nel grembo materno. L’esperienza dell’immersione mi lascia rinvigorita, mi dà serenità. Andare sott’acqua è per me una fuga da un presente reale e nel contempo illusorio.”
@Elena Kalis
Illusioni che profumano d’infanzia, metamorfosi da cui lasciarsi cullare e un pizzico di romanticismo: le fotografie di Elena Kalis sono piccole storie a cui aggrapparsi per tornare bambini. Il suo mondo sottomarino trasmette una serenità e un senso di liberà che abbiamo riscontrato in pochi altri progetti fotografici. La particolarità di questi scatti è anche l’uso quasi inesistente del flash e di luci artefatte: la location è a pelo d’acqua e i raggi del sole illuminano perfettamente la scena. La sua attrezzatura consiste in una Canon 5D Mark II e tutto l’occorrente sia per snorkeling sia per immersione. Un’isola nell’isola: probabilmente Elena Kalis è riuscita a trovare veramente l’isola che non c’è.