Egle Picozzi e il progetto fotografico “SM – sclerosi multipla”
Utilizzare la fotografia per raccontare ciò che a parole sembra impossibile: questo è ciò che ha fatto la fotografa sarda Egle Picozzi, che da ormai un anno condivide la sua vita con una compagna di viaggio che lei stessa definisce “imprevedibile e bizzarra”, la sclerosimultipla. Grazie alla fotografia, Egle ha imparato a conoscere qualcosa di nuovo non solo su se stessa, ma anche sulla sua malattia, decidendo così di dare vita al progetto fotografico “SM – Sclerosi Multipla”,in cui ritrae gli aspetti tragi-comici delle sue giornate.
Dopo l’ultima apparizione della malattia, che le ha causato la paralisi dei nervi facciali per quasi un mese, la 35enne fotografa sarda ha scelto di appellarsi alla fotografia, coniando un suo linguaggio personale. “La malattia è un po’ lunatica come me, decide lei quando fare capolino.” ha raccontato “Ma con la fotografia ho imparato ad osservarla e a studiarla”.
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@Egle Picozzi
La scelta dell’inquadratura fissa si accompagna ad ogni scatto che corrisponde sempre a posizioni diverse di braccia e gambe e all’utilizzo di diversi oggetti che diventano non solo fonte di interazione, ma anche testimoni diretti delle differenti fasi della malattia. La serie, iniziata per noia durante il periodo di reclusione forzata, è continuata poi fuori dalle mura domestiche, per poi riapprodare all’interno, nel salotto del DriMcafè Caffetteria Letteraria di Oristano. Le scenografia di questo luogo è diventata la casa ideale per le creazioni artistiche di Egle e il vestito che lei stessa ha scelto di indossare in ogni scatto simboleggia la sua malattia. Un racconto dentro al racconto, in cui i colori e l’arredamento vintage si mescolano a dettagli perfetti, celebrando la storia di una donna che ha scelto di affidarsi all’arte per scoprire se stessa. Al momento sono in programma alcune mostre di “Sclerosi Multipla”: quello che è certo, oltre alla forza d’animo e all’ironia di Egle Picozzi, è il suo talento come fotografa.