Lumen museo della fotografia di montagna: guida alla visita
Da sempre nutriamo una passione particolare per il binomio arte e natura e il Trentino Alto Adige è la destinazione perfetta per esaudire questo desiderio di bellezza. In questi ultimi anni abbiamo avuto la possibilità di esplorare molti luoghi che non potremo mai dimenticare, per questo abbiamo pensato di realizzare una piccola guida alla scoperta dell’Alto Adige tra arte contemporanea e natura. Ora però, vogliamo parlarti di una location specifica, che era sulla nostra top list di viaggio da almeno un anno: il Lumen museo della fotografia di montagna. Questo museo, oltre a vantare un’architettura straordinaria, è incastonato tra le Dolomiti, regalando paesaggi che si sono scolpiti nella nostra memoria; per questo qui ti raccontiamo la nostra esperienza di visita.
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Indice
Lumen museo come arrivare
Come prima cosa vogliamo rispondere alla fatidica domanda: come si raggiunge il Lumen? Da Brunico puoi comodamente arrivare in auto alla funivia che è in via Funivia 10: qui c’è un ampio parcheggio che ha un costo di 4 euro per tutta la giornata. Il viaggio in funivia (puoi prendere sia la Kronplatz 2000 che la Lronplatz 1+2) costa 19 euro a persona, andata e ritorno, e dura circa 10 minuti. Notizia di servizio per chi viaggi con i cani: i cani non devono pagare alcun biglietto e non è previsto l’obbligo di museruola. Una volta raggiunta la vetta di Plan de Corones, troverai la struttura del Lumen sulla destra, esattamente a 3/4 minuti a piedi dalla funivia.
Lumen museo orari e prezzi
Il museo Lumen è aperto dal lunedì alla domenica dalle 10 di mattina alle 16 di pomeriggio e l’ultimo orario ammesso per l’ingresso sono le 15.30. Il prezzo del biglietto è di 17 euro per gli adulti, 12 euro per i ragazzi dai 15 ai 25 anni e per le persone di età superiore ai 65 anni, 10 euro per i ragazzi dai 6 ai 14 anni e 12 euro per le persone con disabilità. Il costo dell’audio guida è di 5 euro. Un aspetto molto importante da considerare è il biglietto cumulativo di visita al Lumen e MMM Corones che ha un costo complessivo di 20 euro e, con la promozione attuale, comprende anche un tè presso il caffè dell’Alpinn.
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Lumen museo ristorante
All’interno del museo Lumen, al piano terra, è situato il ristorante stellato Alpinn che nasce dall’unione dello spirito innovativo di Norbert Niederkofler e Paolo Ferretti e dello sguardo internazionale e fortemente identitario del designer Martino Gamper. La riscoperta delle sue radici e della sua terra, dopo numerosi viaggi, ha portato lo chef Niederkofter ad eleggere la sostenibilità e la territorialità come principi della sua cucina: sedersi ad uno di questi tavoli, non regala solo una vista indimenticabile, ma diventa un’esperienza ancora più immersiva nella montagna. La location poi è da 10 e lode!
Lumen museo architettura
Il primo aspetto che ci ha conquistato del Lumen museo della fotografia di montagna è stato l’architettura: sulla cima di Plan de Corones, esattamente a 2275 metri di altezza, si erge questa struttura di 1800 metri quadrati che un tempo ospitava una delle stazioni della funivia. Il museo è un’architettura color della neve, perfettamente inserita nel contesto paesaggistico di riferimento, ed è stato progettato dall’architetto Gerhard Mahlknecht. Anche l’allestimento delle sale, molto vario e pensato per creare una sensazione di immersione nel visitatore, non è stato lasciato al caso, ma affidato a professionisti tra cui Giò Forma, Beat Gugger, Martin Kofler, Richard Piock e Manfred Schweigkofler. Una volta varcata la soglia rimarrai conquistato non solo dalla collezione, ma dalle vetrate e dai punti panoramici che regalano un’esperienza indimenticabile.
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Lumen museo guida alla visita
Il Lumen museo della fotografia di montagna è strutturato su tre piani e il consiglio che ti diamo è quello di salire in ascensore fino al terzo piano e poi scendere a piedi. Il file rouge che collega i diversi piani e i diversi linguaggi artistici selezionati è la fotografia di montagna che viene raccontata dagli albori alla contemporaneità. Uno dei capisaldi della collezione è la mostra permanente Messner meets Messner by Durst, partner del museo; si prosegue con la Wall of Fame che è dedicata ai grandi maestri delle fotografia di montagna, in particolare Jules Beck e Bernhard Johannes.
Una sezione molto interessante, sicuramente perfetta per conquistare anche i più piccoli, è la Wunderkammer che custodisce oggetti rari e reali che riguardano il mondo della fotografia, dagli aspetti più tecnici a quelli più emozionali. Infine non si possono non citare due sale: la sala Adrenaline Raum, realizzata in collaborazione con Red Bull che racchiude tantissimi scatti del concorso di fotografia sportiva Adventure, e la celebre Sala degli Specchi, quella sicuramente più instagrammabile, che ha l’obiettivo di far immergere lo spettatore tra le atmosfere della montagna, in modo sicuramente molto plateale.
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La nostra visita al Lumen museo della fotografia di montagna è stata una fonte di ispirazione: abbiamo apprezzato tantissimo l’architettura, i punti panoramici realizzati all’interno del museo e la cura degli allestimenti, che fanno sentire il visitatore un protagonista attivo. La collezione permanente ha degli spunti interessanti e altri un po’ più classici, ma è in target con quello che ci aspettavamo varcando la soglia di questo museo. Quindi il nostro parere finale è positivo e la visita assolutamente consigliata!