Viaggio nella land art: i luoghi da non perdere in Italia

Oggi vogliamo portarvi con noi in un viaggio nella land art italiana, ma iniziamo dal principio: che cosa si intende con land art?

La land art è una forma d’arte contemporanea nata negli Stati Uniti tra il 1967 e il 1968, caratterizzata dall’intervento diretto dell’artista sul territorio naturale, in particolare negli spazi incontaminati come i deserti, le spiagge e i laghi. Si viene così a creare un legame unico tra l’individuo e l’ambiente stesso in cui è immerso, nel quale l’artista vuole lasciare un segno indelebile.

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Un’arte che rispetta la natura e perché no, anche il tentativo di sensibilizzare il pubblico a tematiche sempre più importanti, come la salvaguardia dell’ambiente. Le opere di land art possono essere caratterizzate da una temporaneità definita: utilizzando infatti  a volte materiali trovati in natura e quindi deteriorabili, le sculture realizzate non sono eterne. Ora partite con noi per un viaggio nella land art italiana, dalla Sicilia all’Umbria, senza dimenticare il Trentino Alto Adige.

Valle del Belice in Sicilia – Cretto di Burri

Un esempio unico di land art risale al terremoto del 1968 che colpì la Valle del Belice in Sicilia. In seguito a quella calamità, il sindaco di Gibellina, Ludovico Corrao, lanciò un appello agli artisti per disegnare una nuova città: risposero Burri, Schifano, Pomodoro, Paladino e molti altri intellettuali. La nuova città d’arte postmoderna è stata inaugurata nel 1979 e, nel 1984, sulle macerie della vecchia Gibellina, Burri gettò un’enorme colata di cemento bianco, creando il suo celebre Grande Cretto.

“Quando andai a visitare il posto, in Sicilia, il paese nuovo era stato quasi ultimato ed era pieno di opere. Qui non faccio niente di sicuro, dissi subito…andiamo a vedere dove sorgeva il vecchio paese. Era quasi a venti chilometri. Una stradina tortuosa, bruciata dal sole, si snoda verso l’interno del trapanese fino a condurci, dopo chilometri di desolata assenza umana, ad un cumulo di ruderi.

Ne rimasi veramente colpito. Mi veniva quasi da piangere…e subito mi venne l’idea: ecco, io qui sento che potrei fare qualcosa. Io farei così: compattiamo le macerie che tanto sono un problema per tutti, le armiamo per bene e con il cemento facciamo un immenso Cretto Bianco, così che resti perenne ricordo di questo avvenimento. Ecco fatto!”

Il Cretto di Burri è considerato da molti come tra le più estese opere di land art al mondo. Sicuramente è una tappa da non perdere in un viaggio all’insegna della land art in Italia!

@Wikipedia

Fiumara d’Arte in Sicilia

Il nostro viaggio alla scoperta di alcuni dei più importanti progetti di land art in Italia torna in Sicilia e dopo Gibellina si sposta nei pressi di Tusa, in provincia di Messina per Fiumara d’Arte. 

Il progetto è nato grazie ad Antonio Presti, che incaricò lo scultore Pietro Consagra di realizzare un’opera in memoria del padre defunto. Oggi la Fiumara d’Arte è uno degli itinerari d’arte più apprezzati dell’isola, dove opere di artisti internazionali hanno come sfondo scenari naturali mozzafiato: due esempi sono la piramide realizzata da Mauro Staccioli su un’altura di Motta d’Affermo e La Finestra sul Mare di Tano Festa.

Campo del Sole in Umbria

A Tuoro sul Trasimeno si trova un’opera di land art che lascia un segno indelebile sul territorio: le fenditure e i blocchi delle sculture in pietra arenaria creano un vero e proprio memorial che vuole celebrare l’importanza storica del territorio.

Campo del Sole è stato realizzato tra il 1985 e il 1989 sotto la direzione artistica di Enrco Crispolti, su progetto di Pietro Cascella, Cordelia Von den Steinen e Mauro Berrettini. Il luogo preciso in cui dovete recarvi è Punta Navaccia a Tuoro sul Trasimeno proprio qui l’Amministrazione ha voluto celebrare la sede della famosa battaglia del Trasimeno in cui Annibale riuscì a sconfiggere l’esercito romano.

L’opera è un’architettura di sculture, composta da 27 colonne azzurre e gli artisti invitati hanno potuto esprimere liberamente la propria creatività intorno al tema della colonna. Il risultato è una sorta di spirale di grande dimensione: il visitatore è così invitato ad ammirare un’opera immensa!

Terzo Paradiso in Umbria

Sempre in Umbria, precisamente ad Assisi, ai piedi della Basilica di San Francesco esiste un antico bosco che unisce natura, storia e spiritualità. Un luogo immerso nel silenzio, che ha ispirato il celebre artista italiano Michelangelo Pistoletto nella creazione dell’opera di land art “Terzo Paradiso”, che simboleggia una riconciliazione, più che mai auspicata ancora oggi, tra uomo e natura.

Passeggiando attraverso alcuni sentieri segnalati, dalla Piazza della Basilica Superiore si scende nella Valle, raggiungendo così un’ampia radura nella valle del torrente Tescio, sorvegliata dalla Rocca Maggiore. Proprio qui il FAI ha restaurato una torre trecentesca che permette di ammirare dall’alto “Terzo Paradiso”.  

L’opera è costituita da 121 piante di olivo disposte a doppio filare a formare tre ampi elementi circolari tra loro tangenti il cui centro è marcato da un’asta in acciaio alta 12 metri che collega idealmente la terra e il cielo. Nella visione di Pistoletto si tratta di una rivisitazione del segno dell’infinito che si pone come ideale prosecuzione del “primo paradiso”, cioè lo stato naturale del mondo prima delle trasformazioni dovute provocate dai consumi e dei bisogni artificiali (“secondo paradiso”). Questo è un tema su cui l’artista lavora da oltre 20 anni con l’obbiettivo di elaborare una proposta di serena coesistenza tra l’uomo e la natura che qui viene simboleggiata proprio dal terzo cerchio, vale a dire il “terzo paradiso”.

Le sculture di Mauro Staccioli in Toscana

L’itinerario alla scoperta delle opere del grande artista Mauro Staccioli a Volterra è un’esperienza unica, da vivere almeno una volta nella vita. Una serie di interventi che mettono in dialogo la campagna di Volterra, con i ricordi dell’artista creano un percorso di arte ambientale unico al mondo.

Si può dire che proprio grazie alle opere di Staccioli, si può compiere un viaggio alla scoperta del territorio di Volterra che ripercorre i suoi ricordi d’infanzia e il suo legame con il territorio toscano.

cosa vedere volterra copertina

@Travel On Art, San Giacomo in Fognano, Volterra

Tra le opere più iconiche ci sono il Tondo Pieno, La Boldria, il Portale, Al bimbo che non vide crescere il bosco, Primi passi e Anello.

Se desideri scoprire Volterra abbiamo realizzato una guida di viaggio dettagliata che ti porterà alla scoperta dei musei, dell’arte contemporanea e della meravigliosa natura della Valdicecina!

Leggi anche: Volterra, cosa vedere tra arte, ristoranti e natura

Parco di Sculture del Chianti in Toscana

Nel cuore del Chianti, tra il borgo di Pievasciata e Vagliagli, si trova il Parco di Sculture del Chianti, un vero e proprio museo all’aperto di opere site specific realizzate da artisti internazionali. Il parco è realizzato all’interno della proprietà privata dei galleristi Piero e Rosalba Giadrossi, ma alcune opere ti accompagneranno anche lungo le strade prima di arrivare al parco.

Proprio il comune di Pievasciata infatti ha realizzato il progetto B.A.C. Borgo d’Arte Contemporanea con 11 sculture posizionate in luoghi strategici per il territorio. Tra le opere più iconiche ci sono sicuramente gli Struzzi Metropolitani, i Colori del Chianti, Warhol in Chianti, i Peperoni e Incomunicabilità.

Parco d’Arte Sandretto Re Rebaudengo

Un parco d’arte imperdibile, immerso tra i vigneti di Nebbiolo e i noccioleti. Il Parco d’Arte Sandretto Re Rebaudengo ci ha conquistate fin da subito: situato sulla Collina di San Licerio a Guarene, ci troviamo nel cuore del Roero, una delle zone vitivinicole più belle in Italia.

Il parco custodisce 9 opere realizzate da artisti internazionali, tra cui Carsten Holler, Stefano Boeri, Paul Kneale e Marguerite Humeau. Alcune di queste opere appartengono alla collezione della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e qui, hanno trovato un nuovo luogo espositivo, altre invece sono state realizzate appositamente per il parco.

land art in italia

@Travel On Art

Noi ti consigliamo di programmare una tappa qui e se ne hai modo, di dedicarti ad un itinerario di arte contemporanea anche nelle zone limitrofe: tra Roero e Langhe troverai autentiche meraviglie!

Respirart in Trentino Alto Adige

Respirart è il museo a cielo aperto più in alto in Italia ed è situato a Pampeago, nella Val di Fiemme. Questo parco dal 2011 ha iniziato a riempirsi di opere di land art realizzate da artisti locali e internazionali, con l’obiettivo di creare un dialogo senza tempo tra l’arte contemporanea e le guglie dolomitiche del Latemar. Qui infatti ogni opera viene sottoposta al fluire del tempo e all’azione degli agenti atsmosferici: la visione di base è quella che ogni opera si lascia andare ai mutamenti della natura, affidandosi a lei completamente, in quanto la trasformazione può generare nuove forme di bellezza. Qui puoi immergerti completamente in un paesaggio incantevole, scoprendo capolavori che stupiscono sia per l’utilizzo dei materiali sia per il messaggio che vogliono comunicare: se vuoi, abbiamo realizzato anche una guida dettagliata per la visita a Respirart!

Leggi anche: La nostra visita a Respirart

land art respirart

@Travel on Art, Respirart

Arte Sella in Trentino

Risale al 1986 l’itinerario Arte Sella, un esperimento di land art perfettamente riuscito, grazie all’utilizzo dei materiale del Bosco della Valsugana, in Trentino Alto Adige. Ad oggi, Arte Sella è uno dei più progetti di land art più riusciti e apprezzati non solo in Italia, ma anche nel resto di Europa.

Arte Sella si compone di 3 percorsi espositivi: l’area di Malga Costa, la Cattedrale Vegetale e il Giardino di Villa Strobele.

Numerose opere di artisti provenienti da ogni parte del mondo sono state posizionate lungo un percorso all’interno della foresta. Dalla celebre “Cattedrale Vegetale” di Giuliano Mauri alla “Cupola per Leonardo” di Rinus Roelofs: se decidi di concederti una passeggiata nella natura non potrai fare altro che innamorarti dello spettacolo da sogno che troverai davanti ai tuoi occhi.

Bosco Arte di Stenico in Trentino

Se potete fermarvi qualche giorno in più in Trentino, non dimenticate la visita al Bosco Arte di Stenico, ideale per i bambini: non solo un percorso d’arte contemporanea, ma anche una splendida passeggiata naturalistica. Un itinerario unico dove le opere di artisti si fondono con il paesaggio perché realizzate interamente con materiale vegetale proveniente dal bosco o scolpite su tronchi riposizionati.

SMACH in Trentino Alto Adige

In Alto Adige, si trova un altro progetto biennale di land art molto interessante che si chiama SMACH – Constellation of Art, Culture and History in the Dolomites. Nella splendida cornice delle Dolomiti, tra San Martino in Badia e San Vigilio, il grande merito di SMACH è unire arte e natura, attraverso un processo di valorizzazione reciproco che regala allo spettatore un’esperienza assolutamente indimenticabile.

smach land art dolomiti

@Travel on Art, SMACH

Si parte con una call to artist che prosegue poi con la selezione degli artisti realizzata da una giuria di importanti professionisti del settore dell’arte. Una volta individuati gli artisti si procede con la realizzazione delle opere in luoghi d’interesse naturalistico e culturale nei comuni di San Martino in Badia e San Vigilio di Marebbe.

Ogni edizione di SMACH affronta una tematica precisa e le opere vogliono innescare l’interesse delle persone per l’arte, valorizzando l’area delle Dolomiti in cui sono immerse. Attraverso un dialogo tra arte e natura, gli artisti vogliono promuovere una coscienza approfondita e continua degli aspetti storici, culturali e tradizionali di quest’area e di tematiche di interesse globale.

Leggi anche: SMACH, il progetto di land art sulle Dolomiti

Art Park Verzegnis in FVG

A Villa di Verzegnis, in provincia di Udine, il noto collezionista Egidio Marzona negli anni ha invitato tantissimi artisti contemporanei di fama internazionale a soggiornare in Carnia per realizzare delle sculture nella sua straordinaria proprietà. Se decidi di visitare l’Art Park potrai ammirare capolavori di Mario Merz, Giuseppe Penone, Sol LeWitt e molti altri: questo è senza dubbio uno dei parchi d’arte più interessanti nel Nord Italia.

Riassumendo che cos’è la land art:

  • una forma d’arte in cui la natura si afferma come sfondo perfetto per la realizzazione di un’opera d’arte
  • una forma d’arte che ha aperto il dibattito sul rapporto tra arte e sostenibilità ambientale
  • una forma d’arte non sempre facilmente fruibile, visti i luoghi in cui viene realizzata e vista l’azione degli agenti atmosferici e del tempo
  • una forma d’arte che si basa spesso, ma in modo non esclusivo, sull’utilizzo di materiali naturali
  • una forma d’arte che ricorre al supporto della tecnologia per combattere l’avanzare del tempo: ricordiamo i video girati dagli artisti per immortalare per sempre le proprie opere
  • una forma d’arte travolgente e di grande impatto

PH copertina: Arte Sella

11 commenti su “Viaggio nella land art: i luoghi da non perdere in Italia

  1. Roberta ha detto:

    Ma che bello! Non conoscevo nessuna di queste opere. Devo metterle in itinerario per i prossimi viaggi in giro per l’Italia 🙂

    1. Anna Fornaciari ha detto:

      Ciao Roberta! Sì sono davvero posti che meritano una visita: io personalmente non vedo l’ora di tornare in Sicilia per ammirare il capolavoro di Burri. La land art è un tipo di arte democratica ed ecosostenibile: speriamo che vengano create sempre più opere 😉

  2. Il nostro paese è una continua scoperta, ed io oggi ne ho fatte tantissime grazie a voi perché davvero non conoscevo nulla della land art! Pazzesco! <3

    1. Anna Fornaciari ha detto:

      Ma che carina Lucrezia! Siamo davvero contente che la land art ti appassioni: è una forma d’arte di cui noi siamo profondamente innamorate! E comunque anche noi vi seguiamo sempre con grandissimo piacere! Speriamo anche di ri incontrarci presto di persona <3

  3. Sandro Montagner ha detto:

    Propriamente queste immagini non si possono definire Land Art. Sono piuttosto “Art in land”. La land arte è arte “del” paesaggio, non “nel” paesaggio.

    1. Anna Fornaciari ha detto:

      Caro Sandro, in realtà la protagonista indiscussa di queste opere d’arte è proprio la natura, che ha ispirato questi artisti nella realizzazione di opere che interpretano il paesaggio! Per questo non sono opere decorative inserite nel paesaggio, ma opere che lo raccontano, stimolando una riflessione!

  4. Maria Trovato ha detto:

    Manca la cattedrale vegetale di giuliano Mauri

    1. Anastasia Fontanesi ha detto:

      Buongiorno Maria, in realtà è presente nell’articolo, nel paragrafo dedicato ad Arte Sella!

  5. Roberta Belledi ha detto:

    Segnalo Sentiero d’Arte Torrechiara Langhirano, opere d’arte lungo un canale quttrocentesco ai piedi del castello , molto bello!

    1. Anastasia Fontanesi ha detto:

      Buongiorno Roberta, grazie per la segnalazione!

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