Jean-Michel Basquiat e le sue 5 opere d’arte più famose
Jean-Michel Basquiat, insieme a Keith Haring, è stato uno dei primi artisti in assoluto a conquistare la nostra attenzione durante le lezioni di storia dell’arte al liceo. Il suo sguardo, a tratti sognante e a volte drammaticamente malinconico, e il suo talento artistico lo hanno reso uno dei geni più affermati del secolo passato, realizzando alcune tra le opere più costose che siano mai state vendute. Il suo percorso di vita e di artista è stato molto prolifico e complesso allo stesso tempo, ma la bellezza che ha saputo creare è priva di precedenti: ecco quindi quali sono 5 tra le opere d’arte più famose di Jean-Michel Basquiat.
Jean-Michel Basquiat biografia
Per comprendere l’evoluzione di un artista, pensiamo sia importante conoscere le esperienze più importanti della sua vita e l’esistenza di Jean-Michel Basquiat è stata tutt’altro che monotona. Fin da piccolo ha dimostrato un fortissimo interesse per l’arte, incentivato probabilmente dalla madre che lo accompagnava in giro per i musei di tutta New York. La sua adolescenza però si è rivelata molto turbolenta, tanto che Jean-Michel reagì provando diversi tipi di droghe e tralasciando la sua carriera scolastica.
A 17 anni però scoppiò una scintilla: scoprì l’amore per i graffiti e da lì iniziò a riempire tutti i muri di Manhattan, firmandosi SAMO, acronimo di “Same Ol’Shit”, la solita vecchia merda. Ma quando è avvenuta la svolta? Nel 1978 il giovane artista vendette ad Andy Warhol alcune cartoline da lui illustrate in un ristorante di Manhattan. I due avevano un’idea comune dell’arte intesa come popolare e pubblica, tanto che poco tempo dopo si trasferì nella celebre Factory di Warhol, imparando a perfezionare il suo stile pittorico.
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@Lee Jaffe
Jean-Michel Basquiat ha uno stile assolutamente riconoscibile che si ispira ai soggetti dalla sua eredità caraibica, in quanto il padre era haitiano e la madre di origine portoricana. Questi elementi si sono fusi alla perfezione con altre ispirazioni che derivano dalle culture afroamericane, africane e azteche con temi classici ed eroi contemporanei come atleti e musicisti. In pochi anni il giovane artista ha riscosso un grandissimo successo, pur mantenendosi sempre un po’ defilato dal mondo della stampa. Dopo la morte di Warhol nel 1987, Basquiat è apparso sempre più depresso, tanto che appena un anno dopo, nel 1988, a soli 27 anni, morì nel suo loft newyorkese a causa di una overdose. Nonostante la sua vita si sia spenta così presto, ci piace pensare a lui utilizzando la celebre frase del writer e musicista Fred Braithwaite: “Jean-Michel visse come una fiamma. Bruciò luminosissimo. Poi il fuoco si spense. Ma le braci ardono ancora.”
5 opere d’arte famose di Jean-Michel Basquiat
Nella sua breve carriera di “analphabet artist“, come era solito definirsi, Jean-Michel Basquiat ha realizzato un patrimonio inestimabile di capolavori. La sua prima mostra risale al 1980 e si tratta del Times Square Show, una retrospettiva organizzata da un gruppo di artisti tra cui il suo grandissimo amico Keith Haring. Da allora la sua vita è cambiata in modo repentino e sono state tante le celebrità che hanno fatto a gara per acquistare uno dei suoi dipinti: in particolare tra il 1982 e il 1984 i prezzi dei suoi lavori salirono alle stelle. Oggi sono molti i musei e le collezioni private che vantano opere di Jean-Michel Basquiat: ecco quali sono 5 dei suoi capolavori più famosi.
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@Delectant.com, Irony of the Negro Policeman
Irony of the Negro Policeman
Nel 1981, Jean-Michel Basquiat ha realizzato questo dipinto che è una forte critica che ha voluto indirizzare ai membri della sua stessa razza. L’artista voleva ribadire quanto i cittadini afroamericani fossero controllati e, da un certo punto di vista ancora schiavizzati, dalla maggioranza di persone bianche negli Stati Uniti. Per questo motivo, vedere un poliziotto afroamericano per lui era un controsenso quasi ironico perché questa persona doveva imporre agli altri il rispetto di regole che in primis sottomettevano proprio lui e la sua comunità. La figura realizzata è una massa nera, con una faccia e un cappello a forma di maschera che ricordano una gabbia e sulla destra compare la scritta “Irony of Negro Policeman“.
Il Duce
Quest’opera è stata realizzata nel 1982 e, uno dei tratti che più ci ha colpito, è la presenza di parole in italiano. Basquiat ha sempre cercato di scrivere nella lingua della nazione a cui il quadro si riferiva: in particolare questo ritratto del duce evidenzia alla perfezione non solo la stazza, ma il suo modo di parlare alla folla con veemenza e teatralità.
@Christies.com, Dustheads
Dustheads
Realizzata nel 1982, all’apice del suo successo creativo e della sua fama, Dustheads viene considerata il paradigma dello stile di Basquiat. Ma che cosa rappresenta? Sullo sfondo nero della tela, spiccano due brillanti e coloratissime figure: il binomio forma e colore diventa un’icona rappresentativa del suo linguaggio espressivo.
Dipinta in un anno decisivo della sua carriera, questa tela è una delle più apprezzate dai critici e dagli estimatori del suo lavoro di artista.
Riding with Death
Riding with Death è una delle opere che più ha catturato la nostra attenzione ed è stata realizzata da Jean-Michel Basquiat nel 1988, poco prima della sua morte a causa di un’overdose. In questa tela spiccano due figure: una ha le fattezze umane, mentre l’altra evoca la morte e si ispira al corpo di un cavallo ridotto solo alle ossa, con al posto della testa un teschio che ghigna soddisfatto. Questi due simboli, immersi in uno sfondo spoglio dominato solo da tre colori, suscitano nello spettatore un forte senso di smarrimento: questa cavalcata in solitudine con la morte sembra quasi un presagio della sua scomparsa prematura e molto dolorosa.
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@Whitney.org, Hollywood Africans
Hollywood Africans
Hollywood Africans, realizzato nel 1983, fa parte di una serie di dipinti di Jean-Michel Basquiat che presentano immagini e testi relativi agli stereotipi degli afroamericani, applicati nel mondo dello spettacolo. Alcuni elementi dell’opera sono autobiografici, in particolare il trio di figure a destra che rappresenta l’artista con il musicista rap Rammellzee e il pittore Toxic. Altre notazioni molto importanti sono definizioni come “Sugar Cane”, “Tobacco”e“Gangsterism” che alludono ai ruoli limitati disponibili per gli attori neri nei vecchi film di Hollywood. Durante la sua carriera, Basquiat ha affrontato molte tematiche a lui care, come in questo caso il razzismo: la nozione di esclusione viene ribadita nel modo in cui l’artista era solito cancellare parole o frasi nelle sue opere.
PH copertina: Biografieonline.it