Il museo della fotografia di Amsterdam: alla scoperta del FOAM
Molto spesso chi visita Amsterdam tende a lasciarsi conquistare dalle case con i tetti spioventi, dai canali, dai ponti e dall’intensa vita notturna che offre mille possibilità per divertirsi: ma i musei? Noi ovviamente non sappiamo resistere al fascino di una collezione d’arte così prima di partire abbiamo fatto alcune valutazioni e abbiamo capito che mai ci saremmo potute perdere il museo della fotografia di Amsterdam, conosciuto con l’acronimo di FOAM.
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Come raggiungere il museo della fotografia di Amsterdam
Il centro di Amsterdam è un turbinio di strade e colori, ciclisti che sfrecciano ai cento all’ora e turisti che camminano in mezzo alla strada, incapaci di orientarsi. Anche a noi è capitato di avere qualche problema con l’app di Google Maps, soprattutto quando ci ha consigliato di entrare in un canale! Per fortuna ci ha pensato l’ insostituibile Cartoville a salvarci la vita perciò ecco alcuni consigli per raggiungere il FOAM a piedi o con i mezzi e non a nuoto!
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Fortunatamente il FOAM, come gran parte dei musei di Amsterdam, è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Noi vi consigliamo di prendere il tram 16 o 24 dalla Stazione Centrale e scendere alla fermata ‘Keizersgracht‘. Se invece siete dei temerari e state viaggiando in auto, il miglior posto per parcheggiare è Apcoa Parking Prins & Keizer. Ultimo dettaglio non trascurabile: se avete noleggiato la bici il posto migliore per lasciarla è il parcheggio al Fietspuntstalling Pathé de Munt. E ricordate: i tentativi di furto di bici ad Amsterdam non sono luoghi comuni, ma solide realtà! Parola della nostra amica olandese Nelleke 😉
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Come è organizzato il FOAM
Il museo della fotografia di Amsterdam è una realtà estremamente all’avanguardia ed espone opere di tutti i generi fotografici: dalla fotografia d’arte al reportage storico, senza dimenticare tutto ciò che riguarda la sperimentazione contemporanea. Oltre ad essere una istituzione di respiro internazionale, è un punto di incontro per artisti e appassionati di arte che qui hanno modo di incontrarsi e confrontarsi durante eventi organizzati ad hoc. Il museo infatti offre un ricco calendario di eventi che include visite guidate, dibattiti culturali e conferenze. Inoltre, se volete rimanere aggiornati su tutte le novità del museo, potete leggere il Foam Magazine: noi lo abbiamo sfogliato e ce ne siamo innamorate.
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Durante gli ultimi anni, il FOAM ha allestito molte mostre dedicate ad alcuni dei più grandi protagonisti della fotografia come Diane Arbus e Cy Twombly, ma la mission del museo della fotografia di Amsterdam è molto più ampia. Qui infatti vengono proposte anche mostre di talentuosi artisti emergenti, creando un dibattito innovativo e costruttivo sulle nuove forme di sperimentazione artistica contemporanea.
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Museo della fotografia di Amsterdam: istruzioni per l’uso
I musei nel Nord Europa, come il Van Abbemuseum di Eindhhoven, sono piuttosto costosi perciò il nostro consiglio, se soggiornate ad Amsterdam per qualche giorno, è di acquistare la city card “I am Amsterdam”: in questo modo potrete usufruire di una serie di sconti e, nel caso del FOAM, avrete l’ingresso gratuito. Il costo del biglietto è di 11 euro ed è aperto tutti i giorni, dalle 10 alle 18, eccetto il giovedì e il venerdì in cui la chiusura viene posticipata alle 21, con nostra grande felicità!
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Le mostre in corso: Daisuke Yokota e William Eggleston
Il museo della fotografia di Amsterdam è organizzato su tre piani: all’ingresso potrete sfogliare alcuni dei cataloghi del book shop e poi scendere le scale per appoggiare giacche e zaini nel guardaroba. Il piano terra del FOAM, fino al 4 giugno, è animato dalle bellissime installazioni dell’artista giapponese Daisuke Yakota. L’artista ha scelto di servirsi di vecchie foto scattate durante gli anni e di utilizzarle in un modo del tutto diverso e molto creativo, mostrando i vari processi analogici e digitali. Il fulcro di questa installazione non è l’immagine, bensì la stampa fotografica.
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Yokota è uno dei leader di un nuovo movimento artistico giapponese impegnato nella sperimentazione fotografica. In questa mostra infatti si è concentrato sugli aspetti del volume e del materiale della fotografia, coinvolgendo il visitatore e portandolo ad avere una nuova percezione, sicuramente più originale, dell’arte fotografica. William Eggleston è uno dei nostri fotografi preferiti perciò immaginate la felicità che abbiamo provato scoprendo che il FOAM ospitava una sua importante retrospettiva. Considerato uno dei maestri della fotografia e un pioniere assoluto nell’uso del colore, Eggleston ha saputo raccontare, come nessuno, la quotidianità americana, ritraendo dettagli e persone.
Questa mostra racconta il viaggio del fotografo, in compagnia dello scrittore e curatore William Hopps: da Memphis al delta del Mississippi, fino a New Orleans, Las Vegas e Los Alamos, in New Mexico. Proprio a Los Alamos, anni fa, si è lavorato per realizzare segretamente la bomba nucleare. I colori e le inquadrature scelte da William Eggleston rendono ogni singolo scatto una storia densa di aneddoti: il museo della fotografia di Amsterdam ci ha fatto un grande regalo proponendoci questi scatti!
PH copertina: William Eggleston
molto interessante
molto interessante!