Keith Haring a Milano: la mostra a Palazzo Reale
Keith Haring a Milano: appena ho letto questa notizia mi sono sentita felice. Nel giro di pochi mesi infatti ho avuto la fortuna di visitare le mostre dei miei artisti preferiti: Jean Michel Basquiat al Mudec e Keith Haring a Palazzo Reale. “About Art” sarà visitabile fino al 18 giugno e il costo del biglietto è di 12 euro, comprensivo di audioguida. Vi consiglio di controllare sempre se rientrate nelle categorie che possono usufruire dello sconto: se avete meno di 26 anni per esempio il biglietto costa 10 euro. Unica nota dolente: come troppo spesso accade non è permesso scattare foto.
@Keith Haring
La mostra è stata curata da Gianni Mercurio ed è stata realizzata anche grazie alla collaborazione scientifica di Madeinart e al contributo della Keith Haring Foundation. Moltissime opere, in tutto ne sono esposte circa 100, provengono da collezioni private e non sono mai state ospitate da musei e gallerie italiane: per questo motivo, se come me amate follemente Keith Haring, vi consiglio di prendere l’agenda e trovare un giorno da dedicare a lui e ai suoi capolavori.
Appena ho iniziato a passeggiare tra le sale mi sono resa conto di non avere a che fare con una semplice mostra, ma una vera e propria rassegna: durante questo viaggio infatti potrete entrare in contatto con le opere di artisti che hanno influenzato in grande parte il lavoro di Haring. Dall’archeologia classica alle arti precolombiane, dalle figure archetipe delle religioni fino ad arrivare ai maestri del Novecento, come Pollock, Picasso e Klee: il geniale pittore e writer americano ha saputo reinterpretare le opere di grandi artisti del passato, aggiungendo il suo stile unico e inconfondibile. Un tripudio di linguaggi artistici e umani, un rimando all’immaginario gotico e all’arte tribale, senza dimenticare di affacciarsi alla grande novità del secolo, il computer: Keith Haring è un artista che ha avuto il coraggio di confrontarsi con il passato, il presente e il futuro, reinterpretandoli in chiave personale.
@Keith Haring
Keith Haring a Milano è il protagonista di un racconto intimo e personale che tocca sia la sua ricerca estetica che la sua controcultura sociale e politica. Tra le personalità più riconosciute dell’arte americana del dopoguerra,Haring si è fatto portavoce dell’arte come autentico strumento di espressione sociale, costruendo un dialogo importante all’interno della sua comunità.
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“Disegnare è fondamentalmente la stessa cosa dai tempi della preistoria. Unisce l’uomo e il mondo. Vive attraverso la magia.. Io dipingo immagini che sono il risultato delle mie esplorazioni personali. Lascio agli altri il compito di decifrarle, di capirne simbolismi e implicazioni. Io sono solo il tramite.”
@Keith Haring
Dai famosi omini all’uso impeccabile del tratto del pennello, dai colori accesi alle forme stilizzate:la sua arte è un concentrato di energia esplosiva, in grado di colpire anche il più scettico dei visitatori. Passeggiando per le sale della mostra, l’ho immaginato mentre era al lavoro, intento a dipingere su qualunque oggetto che gli si parasse davanti. Haring è stato un geniale fabbricatore di idee, sempre pronto a mettersi alla prova e a sperimentare. Se avete voglia di scoprire qualcosa in più sulla sua vita, vi consiglio di guardare il documentario “The universe of Keith Haring” di Christina Clausen. Arte, bellezza, riflessione, innovazione: Keith Haring a Milano non è una mostra, ma un imperativo categorico a cui è impossibile sottrarsi per chiunque ami davvero questo meraviglioso artista.
PH copertina: Keith Haring
che bello!!!
bravissimo.
Molto colorato nelle sue opere, a me piace molto!
La scelta di colori di Keith Haring è sempre stata impeccabile! Siamo contente che piaccia tanto anche a te 🙂