Street art a difesa dell’ambiente: quando l’arte vuole essere sociale

La street art a difesa dell’ambiente è stata e continua ad essere affrontata da moltissimi artisti contemporanei, che si pongono l’obiettivo di scardinare i vecchi sistemi e alcuni degli orrori causati dalle devianze della società contemporanea. La tutela dell’ambiente, un tempo considerata un hobby elitario, oggi ha preso piede, diventando uno dei temi più trattati in ambito artistico. Oggi voglio parlarti di alcune street artist, ma questa è solo una ristrettissima selezione: in giro per il mondo, anche nell’angolo della strada più isolata, potresti incontrare qualche altro piccolo tesoro nascosto.

Street art a difesa dell'ambiente

@The Roman Post

Street art a difesa dell’ambiente: Christine Finley, Anna Garforth ed Edina Tokodi

A Roma alcuni cassonetti sono stati trasformati in autentiche opere d’arte, grazie all’iniziativa dell’artista di fama internazionale Christine Finley. Usando carta da parati decorata e alcuni particolari dipinti a mano, Finley ha trasformato quelli che sarebbero oggetti urbani di uso quotidiano in capolavori di street art. I cassonetti dei rifiuti romani, da contenitori anonimi hanno ricevuto una nuova vita, dando un futuro migliore all’ intera città. L’operazione è avvenuta nella piena legalità grazie alla collaborazione del movimento no profit con il Comune e con l’Ama: la street art è diventata così un modo per combattere il vandalismo e la sporcizia della città, regalando una nuova dignità ai luoghi degradati di Roma.

Street art a difesa dell'ambiente

@DailyBest

In diverse parti del mondo, molti street artist usano le loro opere come stimolo per far riflettere i passanti su ciò che l’uomo sta sacrificando in nome di uno sviluppo economico incentrato sul denaro: le loro immagini sono un invito a costruire una comunità più equa e sensibile. Una delle tecniche di lavoro più diffusa tra gli artisti che vogliono dare alle loro opere un’impronta più ecologica è la Moss Art. Con questo metodo infatti possono approfondire la tematica ecologica in maniera più completa, poiché sostituiscono le bombolette spray, a volte non riciclabili e dal contenuto tossico, con il muschio, servendosi solo di ingredienti naturali per applicarlo sui muri.

>Leggi anche: Street art, arte o vandalismo?

Un’artista che pratica questa tecnica è Anna Garforth, che sfrutta un mix di yogurt, birra e zucchero per attaccare ai muri frasi fatte di muschio. Quelli di Anna sono spesso stati definiti degli eco graffiti: un tratto ancora più distintivo delle sue opere è che possiedono una mutazione combinata all’azione del tempo. L’opera prima è verde, poi ingiallisce, fino a morire e lasciare spazio a qualcosa di nuovo: una sorta di land art dentro alla street art. Le sue composizioni floreali e naturali hanno sempre un tocco di originalità e hanno costellato alcune città inglesi e non solo!

Street art a difesa dell'ambiente

@Edina Tokodi

Un’altra artista di cui sarebbe impossibile non parlare è Edina Tokodi, una giovane street artist di origini ungheresi, che ora però vive stabilmente a New York. Desiderosa di rivivere i paesaggi bucolici del suo paese d’origine, l’artista ha deciso di utilizzare materiali naturali per le sue opere, ricreando un po’ di verde per le strade di Brooklyn.  Le sua prime installazioni si sono spostate dagli ambienti interni a quelli esterni ed è stato proprio il trasferimento nella Grande Mela a spingerla a fare della street art a difesa dell’ambiente la sua vita. Inizialmente si è dedicata alla realizzazione di giardini verticali, costruiti usando piante che coltivava da sola, grazie all’aiuto della madre e di un amico giardiniere.

Con il passare del tempo poi il muschio è diventato il suo materiale preferito e attraverso degli stancil ha dato vita ad animali e figure umane: le sue opere non hanno la pretesa di essere indelebili, anzi, seguono un ciclo del tutto naturale. Il suo obiettivo infatti è attirare l’attenzione dei passanti, stimolando in loro una riflessione sui temi ecologici che affliggono la società moderna: tutto ciò che riguarda il rischio ambientale è per lei una inesauribile fonte d’ispirazione.

 

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