Street art a Bristol: la nostra guida ai muri da non perdere

La street art a Bristol ci ha completamente conquistate, dimostrando come la realtà spesso sia ben superiore alle aspettative iniziali di un viaggio. Erano mesi che sognavamo di poter visitare questa capitale inglese, celebre per essere la città natale di Banksy, e finalmente ci siamo riuscite. I due giorni che abbiamo trascorso a Bristol sono stati un concentrato esplosivo di arte e creatività: passeggiare con il naso all’insù è quasi un imperativo categorico perciò ecco la nostra guida ai muri da non perdere se come noi sei un vero art addicted. Prima di procedere con la lettura però ti vogliamo avvisare: la street art a Bristol può creare dipendenza e noi ne siamo l’esempio vivente.

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@Travel on Art, Bedminster Bristol

Street art a Bistrol: visita a Stokes Croft

Stokes Croft è sicuramente uno dei quartieri di Bristol che più ci ha colpite per il suo spirito libero e creativo. Questa zona, situata a nord del centro, ha subito molti danni a causa dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e, lentamente, è stata trasformata in un quartiere di abitazioni popolari. Oggi è a tutti gli effetti una galleria all’aperto con graffiti colorati, in continua evoluzione, che propone opere di grande bellezza. Il primo consiglio che sentiamo di darti è quello di spegnere il navigatore e passeggiare liberamente per le sue strade, in particolare Jamaica Street, Moon Street, Hillgrove Street e Gloucester Road, tenendo sempre gli occhi fissi sui muri che possono regalare autentici tesori. Ecco quali sono alcune delle opere che puoi ammirare a Strokes Croft:

  • uno dei primi muri che ti accoglierà è stato realizzato da Cheba che, con i suoi scenari stellari e spaziali, ha invaso tutta Bristol. Tra le sue opere più di spicco c’è proprio quella che copre l’intero isolato del pub Full Moon di Stokes Croft;
  • al The Canteen, locale molto apprezzato della città, spicca un’opera realizzata da Cosmo Sarson, intitolata Break Dancing Jesus che fa parte di una serie-progetto iniziata dall’artista inglese. Per produrlo è stato usato un chilo di glitter e l’artista si è ispirato ad un evento di breakdance del 2004 in Vaticano: il suo talento è quello di unire arte classica e urbana, creando un connubio assolutamente unico;

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@Travel on Art, Stokes Croft

  • un’altra opera molto bella è un mix creato da più artisti su un muro di Hillgrove Street che i residenti hanno voluto chiamare Tsunami. Prima è intervenuto il britannico Phlegm nel 2008, poi l’anno successivo la crew MM13 ha coperto il suo pezzo con una splendida onda rosso magento e di nuovo Phlegm è tornato per inserire i suoi personaggi;
  • sempre in questo quartiere, in particolare in Moon Street, non mancano le opere realizzate da altri street artist che hanno contribuito a rendere strade e muri autentiche opere d’arte da condividere durante le proprie giornate: tra queste spicca il volto della splendida ragazza africana creato nel 2012 da Stinkfish.

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@Travel on Art, Stokes Croft

Street art a Bedminster con l’Upfest

Un altro appuntamento imperdibile per chi vuole scoprire la street art a Bristol è l’Upfest, da Urban Paint Festival, che è uno dei più importanti festival di street art e graffiti d’Europa. Il festival è iniziato nel 2008 e, fino a quest’anno, ha ospitato più di 300 artisti da circa 70 paesi di tutto il mondo, che hanno dipinto 60mila metri quadrati di superfici tra cui facciate e persiane dei negozi, muri e tavole. Nel contesto di Bedminster, il quartiere che lo ha ospitato, si può trovare davvero di tutto, ecco alcune delle opere che più ci hanno colpito:

  • partendo con il nostro itinerario dal Bristol Beer Factory abbiamo incontrato, come protagonisti indiscussi di questo quartiere, i Simpson. Lo stesso creatore della celebre yellow family Matt Groening ha selezionato artisti come Bao, Soker e Nomad Clan che hanno avuto il compito di reinventare Homer, Marge, Bart, Lisa e Maggie;
  • un altro artista che è intervenuto sui muri con i suoi mosaici pixellati è Invader che si ispira ai videogame degli anni Settanta;
  • una tra le nostre opere preferite, sempre lungo North Street, è stata realizzata dall’artista Louis Masai che riproduce animali coloratissimi;

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@Travel on Art, art by Annatomix

  • un altro muro estremamente elegante è quello creato da Annatomix che è una ex musicista ed ingegnere del suono che ora lavora come illustratrice e street artist. La sua passione per la geometria e la matematica la porta a realizzare opere dallo stile quasi optical;
  • proseguendo lungo North Street potrai ammirare un’altra chicca imperdibile: il Dean Lane Skatepark che è un tripudio di graffiti dal fascino super underground. Le opere dell’Upfest sono decine e decine e noi siamo riuscite ad ammirarne circa una cinquantina, ma qui trovi la mappa ufficiale con tutti gli indirizzi.

I muri da non perdere in Central Bristol

L’hotel in cui abbiamo soggiornato noi, il Mercure Bristol Grand Hotel, ha lavorato con Upfest e con i suoi artisti durante la ristrutturazione del 2017: gli arredi delle 182 camere dell’hotel si ispirano infatti alla scena artistica indipendente della città e al passato storico dell’edificio per creare uno stile classico ma contemporaneo. Proprio nella zona di Central Bristol abbiamo potuto ammirare molti altri murales davvero spettacolari, ecco quelli a cui proprio non puoi rinunciare:

  • The Duel of Bristol, in Broad Street, è stata realizzata da Connor Harrington, artista che si ispira ai vecchi dipinti ad olio, evidenziando alcuni tratti specifici del corpo dei suoi personaggi;
  • Clothed with Sun, esattamente di fronte alla precedente opera, è stata creata dall’artista americano El Mac e raffigura la sua fidanzata con in braccio un bambino;
  • si continua poi con l’artista polacco M-CITY che dopo quasi un giorno e 55 pannelli di stencil, ha rivelato un enorme muro ispirato al passato industriale della città: questa è senza dubbio una delle nostre opere preferite;
  • di fianco spicca un’opera di Nick Walker intitolata The Vandal che raffigura un banchiere che fa cadere la vernice sulla città ai suoi piedi;

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@Travel on Art, M-CITY & Nick Walker

  • un altro muro incredibile è quello dell’artista spagnolo Aryz che ha dipinto un cane di 5 piani utilizzando tonalità pastello per giocare con trasparenze e ombre. Il murale è uno tra i più imponenti della città, ma si dice che sia servito solo un giorno per realizzarlo;
  • infine concludiamo con un’opera minimal, ma di super impatto di Stik. Conosciuto per le sue grandi figure stilizzate in bianco e nero, attraverso il loro linguaggio del corpo l’artista riesce a comunicare tutto ciò che desidera senza dover ricorrere a colori e forme troppo elaborate.

La street art di Banksy a Bristol: i muri imperdibili

Banksy ha mosso i suoi primi passi nel campo dell’arte proprio nella sua città natale e sono tantissimi i quartieri in cui ha lasciato un segno indelebile. In questi due giorni alla scoperta della street art a Bristol, abbiamo camminato in lungo e in largo per poter ammirare dal vivo queste sue opere e non ne siamo mai rimaste deluse. Per renderti questa caccia al tesoro, un po’ meno caccia e un po’ più tesoro, ecco quali sono i muri che abbiamo trovato e che ti consigliamo di non perdere:

  • al The Canteen, proprio di fronte al muro di Cosmo Sarson, si trova una delle prime opere di Banksy, intitolata Mild Mild West. Questo è uno dei muri più rappresentativi della città, ma nei paraggi ne potrai trovare anche un altro che ti consigliamo di non perdere;
  • Rose on a Mousetrap, situato in Thomas Street North, è un altro celebre muro di Banksy che rappresenta una rosa catturata da una trappola per topi. Quest’opera è stata trovata dal proprietario di casa che, insieme ad altri 20 abitanti, ha deciso di fare una colletta e usare il denaro per acquistare una cornice con vetro per proteggerla da eventuali detrattori, chapeau;
  • The Grim Reaper è un altro dei più amati capolavori del celebre artista e, in origine, è stato dipinto sulla chiglia della nave Teckla, attraccata in uno dei moli di entrata al porto. Nel 2014 è stato rimosso per evitare il continuo deterioramento causato dalla prolungata esposizione agli agenti naturali e ora lo puoi ammirare dal vivo nel Bristol M Shed, un museo interamente dedicato alla città di Bristol che ti consigliamo di non perdere;

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@Travel on Art, Girl with a Pierced Eardrum by Banksy

  • sempre nella zona della Marina di Bristol, dopo tantissime ricerche, abbiamo trovato un altro tesoro di inestimabile valore: si tratta di Girl with a Pierced Eardrum. Situato sul muro esterno dell’Albion Dockyard in Hanover Place, è un murale piuttosto recente che si ispira alla celebre Ragazza con turbante di Jan Vermeer e noi ne siamo rimaste completamente conquistate;
  • un’altra opera di Banksy che ci ha stregato, dimostrandoci come la street art a Bristol sia davvero riconosciuta e protetta, è Paint Pot Angel ed è situata dentro il Bristol Museum and Art Gallery, come ricordo della mostra realizzata qui dallo street artist nel 2009;

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@Travel on Art, The Well Hung Lover by Banksy

  • la sesta opera che abbiamo trovato è stata The Well Hung Lover che è diventata a tutti gli effetti parte integrante del paesaggio, ed è situata a Park Street di fianco a Pizzarova (2-4 Park Street). Questo capolavoro è stato realizzato sul muro di una clinica per il trattamento e la prevenzione di malattie sessuali e ritrae un uomo nudo appeso alla finestra della sua amante mentre evita di essere scoperto dal marito sospettoso. Nonostante sia stato danneggiato da lanci di vernice, è ancora integro e attira tantissimi turisti;
  • un’altra opera di Banksy è Masked Gorilla che si trova a Eastville, su un muro della Fishponds Road. Nel 2011, quest’opera era stata cancellata dall’intonaco, ma quando l’artista iniziò a diventare famoso è stata recuperata. Infine ci sono anche Take The Money And Run ed Elephant Missile che sono stati in parte vandalizzati.

La street art a Bristol è un concentrato di bellezza, colore, creatività, sogni, aspettative e realtà: a volte risulta quasi difficile riuscire a spiegare quanto la decadenza pop di questa città inglese ci abbia conquistate. Ciò che conta è che, appena abbiamo messo piede sull’aereo di ritorno, la nostalgia per Bristol e per la sua energia era già tantissima: la prossima volta che torneremo sarà sicuramente per l’Upfest, certe che ci aspetteranno ancora tantissimi muri!

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