Parco Arte Vivente Torino: guida alla visita tra arte e natura

Quando arte e natura si uniscono, nascono connubi meravigliosi, in particolare se ti trovi in piena città metropolitana. Sogno o realtà? Oggi ti parliamo del Parco d’Arte Vivente di Torino che abbiamo inserito come tappa nel nostro viaggio alla scoperta del lato più urban della città. Bene, non molti conoscono questo museo, spesso anche gli stessi local non l’hanno mai visitato, ma noi ti consigliamo di ritagliarti un paio d’ore per vivere quest’esperienza in bilico tra arte e natura: ora ti raccontiamo tutto.

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Parco d’Arte Vivente Torino: la storia

Conosciuto anche come PAV, si tratta di un centro sperimentale d’arte contemporanea che è stato ideato dall’artista Piero Gilardi ed è stato inaugurato nel 2008 nell’area di trasformazione nel sito industriale dismesso della FRAMTEK. Questo museo comprende un museo interattivo che propone numerose esperienze di laboratorio rivolte al connubio tra arte, natura ed ecologia (noi purtroppo non abbiamo potuto visitarlo perché era ancora chiuso) e uno spazio espositivo all’aria aperta molto suggestivo, perché inserito in un contesto metropolitano in trasformazione.

L’idea progettuale era quella di creare un parco che non risultasse totalmente strutturato a priori con un linguaggio formale, ma fosse in continua evoluzione, attraverso le interconnessioni quotidiane che avvengono tra piante, animali e persone, generando delle piccole modifiche, talvolta anche inaspettate. In particolare il parco è una sorta di luogo artistico in work in progress, in cui sviluppo e sperimentazione sono le parole magiche e noi lo abbiamo percepito al primo sguardo.

parco arte vivente torino copertina

@Travel on Art, PAV Torino

PAV Torino: architettura

L’edificio del museo, che è collocato nel cuore del parco, è stato realizzato secondo i principi dell’architettura bioclimatica. Che cosa significa? La costruzione consiste in un sistema che crea relazioni continue fra interno ed esterno, creando un connubio e un’armonia che si respira durante la visita. Per questo motivo al Pav è stato assegnato nel 2010 il premio “Architetture rivelate”, premio annuale alla qualità del progetto e della realizzazione istituito dall’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Torino.

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Parco d’Arte Vivente Torino: le opere

Il parco, come ti abbiamo raccontato, non è un progetto statico e ultimato, ma un cantiere in divenire. L’originalità del progetto è proprio aver ideato uno spazio aperto che cambia evolvendosi, alternando interventi temporanei e installazioni site specific, tra cui spicca Tréfle di Dominique Gonzalez-Foerster, la prima opera permanente al PAV, realizzata nel 2006. Le opere attualmente custodite sono circa una ventina, qui puoi trovare la mappa, e tra le nostre preferite spiccano:

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  • La Folie du PAV di Emmanuel Louisgrand, inaugurata nel 2009, che è una torre in metallo dipinta di arancione che si propone come punto di vista sopraelevato sul piccolo giardino alla francese con piante e api;
  • Progetto BERTA del Gruppo Wurmkos, che è un’installazione site specific del 2019 in legno e viti, basato sui concetti di resistenza e resilienza dedicato all’ambientalista Berta Càceres, assassinata nel 2016;
  • Corpo Vegetale di Felice Gualtieri, Armando Mangone e Maria Luisa Priori, proposta vincitrice del Premio PAV 2011. Ginepro, biancospino, corniolo e melo sono solo alcune delle piante che fanno dell’opera uno spazio di biodiversità.

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@Travel on Art, PAV Torino

PAV Torino: informazioni e accesso

Il Parco d’Arte Vivente di Torino si trova i via Giordano Bruno 31 e vicino c’è un comodissimo parcheggio. Purtroppo è visitabile solo nel weekend: il venerdì dalle 15 alle 18 e il sabato e la domenica dalle 12 alle 19. Il costo del biglietto di ingresso è di 4 euro. L’ingresso al parco, oltre che al museo, è vietato ai cani.

 

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