Mamme al museo: l’esperienza di visita di Federica Piersimoni
Oggi inauguriamo una rubrica che ci sta molto a cuore, dedicata alle mamme al museo: per l’occasione abbiamo scelto di intervistare cinque mamme blogger che hanno molte esperienze da condividere. Scegliere di viaggiare con i propri figli, portandoli alla scoperta di musei e poli culturali non è cosa da tutti, purtroppo abbiamo sentito spesso la frase: “Eh purtroppo i miei figli sono troppo piccoli”. Ma chi lo dice? Chi sa realmente che impatto possono avere l’arte e in generale la cultura sulla mente di un giovane visitatore? Federica Piersimoni, oltre ad essere founder di Viaggi Low Cost, è anche la mamma del piccolo Giulio e insieme a lui ha iniziato a scoprire il mondo. Abbiamo parlato un po’ con Federica delle sue esperienze di visita e di ciò che vorrebbe trovare nei musei del futuro: ecco l’opinione della prima delle nostre mamme al museo.
@Federica Piersimoni
Perché hai scelto di portare tuo figlio la museo?
Ho scelto di portare Giulio al museo perché non si è mai troppo piccoli per la cultura. Nessuno può davvero dire quando l’arte inizi a influenzare la vita delle persone, ma soprattutto perché le cose belle sono nel viaggio, nelle persone, ma anche nei dipinti e nelle sculture.
Quali sono i musei che avete visitato e che vi hanno colpito di più?
Sicuramente in Norvegia ne abbiamo visti diversi che ci sono piaciuti, tra tutti il Museo delle Navi Vichinghe, dove dobbiamo assolutamente tornare anche quando Giulio sarà più grande perché così potrà goderselo a pieno, e la Galleria Nazionale di Oslo, dove si trova L’Urlo di Munch (attenzione perché anche se a Oslo si trova il Munch Museo, è solo alla Galleria Nazionale che troverete L’Urlo).
Come è stata la vostra esperienza di visita?
Veloce! Scherzi a parte, Giulio è un bambino e non riesce a stare per tanto tempo in un passeggino fermo e immobile. A volte certe opere gli sono piaciute, altre volte non tanto, altre volte si è addormentato e abbiamo finito di vedere il museo in tranquillità. Secondo me vale comunque la pena iniziare ad avvicinare i bambini all’arte e alle opere, solo così potranno apprezzare, anche da grandi, la bellezza della storia e dell’arte.

@Federica Piersimoni
Museo dei sogni: come dovrebbe essere secondo te e il piccolo Giulio?
Interattivo! Un museo dove Giulio possa toccare tutto, un museo a misura di bambino, dove ci siano delle spiegazioni adatte a loro. Un sogno che forse da qualche parte è già realtà, aspetto solo che sia più grande per poterlo vivere insieme.
Qual è il prossimo museo che vorreste visitare?
Mi piacerebbe molto passare una notte al MUSE di Rovereto. Mi arrivano sempre le loro newsletter, so che fanno tante iniziative per i piccoli, ma mi piacerebbe anche portarlo al Museo di Storia di New York tra qualche anno per vedere la sua faccia stupita davanti ai dinosauri (allora ero rimasta stupita io, mi immagino come rimarrà lui!).