Bilbao e l’arte urbana: come la cultura può cambiare la storia di una città

Bilbao e l’arte urbana: questo è il racconto di una storia d’amore che mi ha molto colpita, ma partiamo dall’inizio. Sono tantissimi gli aggettivi che userei per descrivere la più grande città dei paesi baschi: controversa, pungente, creativa, eclettica, stimolante. Bilbao racconta una Spagna diversa rispetto a quella che ero abituata a vedere e devo ammettere che al primo sguardo mi sono sentita disorientata. Proprio in questi momenti però diventa indispensabile mettersi in gioco, lasciando da parte i luoghi comuni e scoprendo ciò che va oltre la copertina.

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Kirikiño: l’arte urbana come rinascita

Avenida Kirikiño è probabilmente il punto di partenza perfetto per raccontarvi questa storia: questo quartiere è una delle realtà più attive che abbia mai avuto modo di vedere. Qui l’arte urbana viene considerata una rinascita, una nuova opportunità per gli abitanti della zona: qui infatti è situata Piazza Kirikiño che è stata interamente dipinta. Forme geometriche, colori sfavillanti e un nuovo modo per fantasticare sulla propria vita: queste opere sono state realizzate tra tre artisti diversi, Fermín Moreno, José Ramón Bañales e Jorge Rubio.

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L’arte è stata scelta non solo per riqualificare la zona, ma anche per attuare una serie di richieste importanti. Il quartiere Kirikiño ospita infatti migliaia di persone e secondo gli abitanti del posto servirebbero un ospedale di zona e tutta una serie di modifiche al piano regolatore. Attraverso l’arte urbana i cittadini hanno dato un segnale forte: essere pronti a prendere parte ad un cambiamento, indispensabile per rendere Bilbao la città che in molti sognano e vorrebbero.

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Ribera de Deusto: la cultura a servizio di Bilbao

Bilbao e l’arte urbana sono un connubio esplosivo e la Ribera de Deusto ne è una prova: situata vicino alla zona universitaria, questa parte della città è in grande fermento. Sono stati realizzati molti graffiti e alcuni murales, ma non sono stati tanto questi a catturare la mia attenzione, quanto la presenza di associazioni culturali dinamiche e innovative. Nella zona denominata Zorrotza, normalmente poco battuta dai turisti, si sono sviluppate Espacio Open e ZAWP Bilbao: la prima è una vecchia fabbrica di biscotti che ora ospita workshop, eventi e mercatini handmade e vintage, mentre il secondo è un centro culturale con un programma di iniziative molto vasto, ma ora cercherò di essere più specifica.

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L’ Espacio Open è un progetto nato nel 2009 e consiste in una industria creativa, all’interno della quale lavorano e si confrontano tante giovani realtà. Designer, creativi, progettisti e molto altro: qui ogni figura che vuole sviluppare una idea viene accolta con grande entusiasmo. Il minimo comune denominatore di questo spazio è la voglia di costruire qualcosa di bello e di utile per la città, stimolando una forte partecipazione giovanile. Lo ZAWP  invece, acronimo di Zorrotzaurre Art Work in Progress, è un progetto iniziato nel 2008 dalla Asociación Cultural Haceria Arteak per rivalutare il piano urbanistico di quel quartiere della città.

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Oggi ZAWP è a tutti gli effetti un movimento consolidato di persone che si impegnano a collaborare per creare un percorso di rinascita economica, sociale e culturale nella città di Bilbao. All’interno di questa struttura sono presenti uno spazio espositivo e uno spazio creativo, perfetti per dare libero sfogo alla fantasia e al confronto: inoltre vengono organizzati piccoli eventi come concerti e conferenze. Non solo la città del Guggenheim: Bilbao e l’arte urbana sono legati con un doppio filo l’una all’altra, attraverso l’impegno e i sogni degli abitanti del posto, e questa atmosfera così autentica mi rimarrà nel cuore per sempre.

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