7 mostre d’arte contemporanea da non perdere a settembre 2023
Settembre è il mese dei nuovi inizi: sia con il lavoro che con la scuola.
E così anche i musei si preparano a festa per accogliere le visitatrici e i visitatori rientrati dalle ferie estive: per questo abbiamo preparato la nostra selezione delle 7 mostre d’arte contemporanea da non perdere a settembre 2023.
Un viaggio dal Nord al Sud Italia per fare il pieno di fotografia, pittura, illustrazione, installazioni e design: partiamo per questo viaggio all’insegna dell’arte.
Indice
Mostre d’arte contemporanea da non perdere a settembre 2023: 7 consigli
Settembre è uno dei nostri periodi preferiti dell’anno: chi mantiene l’impostazione scolastica lo considera un nuovo inizio e anche per noi è così! Si abbandona il caldo estivo e ci si immerge in quell’atmosfera dalla luce calda, ma non asfissiante, dedicandosi a weekend e gite fuori porta.
Proprio per questo, se hai voglia di non terminare la tua estate o questo è il mese in cui scegli di partire (e faresti benissimo), hai un ampio ventaglio di eventi culturali da non perdere. Tematiche queer e ambientaliste, artiste e artisti che hanno cambiato la storia della contemporaneità e chi la sta costruendo ora: ecco la nostra selezione delle mostre d’arte contemporanea da non perdere a settembre 2023.
Anthologica Emiliano Ponzi – Palazzo Senza Tempo
Fino al 28 gennaio 2024 a Palazzo Senza Tempo a Peccioli.
Lui è il Maestro dell’illustrazione, colui che è riuscito a renderla un linguaggio artistico e non qualcosa di carino da rivista: stiamo parlando di Emiliano Ponzi.
Anthologica è il nome della sua nuova grande mostra personale, curata da Federico Cano Correa di Galleria Caracol & Stefano Cipolla Art Director de L’Espresso, all’interno del festival culturale “Pensavo Peccioli”, ideato da Luca Sofri.
La mostra conta tra illustrazioni, installazioni ed animazioni circa 70 opere e a noi è piaciuta tantissimo: interattiva, immersiva e comunicativa. Due informazioni in più: è possibile visitarla con il proprio cane perché la splendida location di Palazzo Senza Tempo a Peccioli è dogfriendly e l’ingresso è gratuito!
Leggi anche: Cosa vedere a Peccioli in 2 giorni!
Queer è ora – Castello Volante
Fino al 19 ottobre a Castello Volante a Corigliano D’Otranto.
“Queer è Ora” è un progetto fotografico realizzato dalla fotografa Alessia Rollo, che abbiamo avuto il piacere di conoscere durante l’ultime edizione del Festival di Fotografia Europea di Reggio Emilia: è curato e prodotto da Transparent, Big Sur e 73100Gaya e finanziato da UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali
L’obiettivo? Raccontare il prezioso lavoro svolto dai centri antidiscriminazione su scala nazionale, che offrono spazi e servizi a supporto della comunità queer. Una riflessione artistica, quindi, per provare a superare e abbattere le discriminazioni che gravano sulle comunità LGBTQIA+.
Le 16 immagini ritraggono i protagonisti dei Centri Antidiscriminazione italiani: centri di provincia, scelti con l’idea di volgere lo sguardo su realtà più piccole, che radunano le esigenze di un’utenza più ampia, con necessità diverse da quelle delle metropoli.
Alex Majoli. Cronache – Ex convento del Carmine
Fino al 15 ottobre all’Ex Convento del Carmine a Modica.
Alex Majoli, pluripremiato fotoreporter italiano, con il suo progetto “Cronache” racconta la sofferenza, la pandemia, il dolore, la violenza e le ideologie con gli scatti realizzati nell’arco degli ultimi trent’anni di carriera.
Il percorso espositivo propone una serie di tableaux e poi trittici, polittici, sequenze “fotografiche” che ritraggono bambini, uomini, donne e anziani in tantissime parti del mondo.
Un appuntamento assolutamente imperdibile, nella location dell’ex convento del Carmine.
HELIDON XHIXHA – Fondazione l’Arsenale
Fino al 1 ottobre alla Fondazione l’Arsenale a Brescia.
Fino al 1 ottobre sul Lungolago di Iseo e Clusane e presso il Palazzo dell’Arsenale di Iseo è in programma un progetto di Helidon Xhixha: una mostra diffusa di sculture monumentali, a carattere ambientale, e una personale composta da opere scultoree a parete, bozzetti e una selezione di pubblicazioni consultabili.
Le sculture dialogano con l’acqua e la terra, con le architetture e la natura del paesaggio lacustre, grazie alle forme del metallo forgiato da Xhixha, che lo rende un corpo riflettente e si adagia armoniosamente nel contesto ambientale di riferimento.
Nico Vascellari. Melma – Forte Belvedere
Fino al 1 ottobre al Forte Belvedere a Firenze.
Nico Vascellari ha concepito per la riapertura del Forte Belvedere un percorso di opere inedite, dalla sculture ai video; all’esterno del Forte, sui bastioni e nel giardino, sono installate 9 opere scultoree, mentre le sale interne sono occupate da oltre 30 opere.
Si tratta della prima tappa di un progetto, della durata di un anno, che l’artista ha pensato per la città di Firenze e che coinvolgerà alcuni dei luoghi simbolo come Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Museo Novecento.
Tra le mostre d’arte contemporanea da non perdere a settembre 2023, questa è sicuramente un appuntamento cult.
Leggi anche il nostro articolo su Nico Vascellari!
Siamo Foresta – Triennale Milano
Fino al 29 ottobre alla Triennale di Milano.
Triennale Milano e Fondation Cartier pour l’art contemporain presentano la mostra Siamo Foresta, che propone le opere di 27 artisti, provenienti da Paesi, culture e contesti diversi.
Siamo Foresta trae la sua ispirazione da una comune visione estetica e politica della foresta come multiverso egualitario di popoli viventi, umani e non umani, e come tale offre una vibrante allegoria di un mondo possibile al di là del nostro antropocentrismo, come ha spiegato Bruce Albert, antropologo e co-direttore artistico della mostra.
Un tema urgente, attuale e affrontato con una visione poliedrica: per questo ti consigliamo sinceramente di visitarla.
MARIO MERZ. MY HOME’S WIND – Zac
Fino al 19 novembre allo ZACentrale ZAC.
In uno dei nostri spazi preferiti a Palermo, si presenta il primo capitolo del progetto My Home’s Wind che nasce per commemorare il ventesimo anniversario dalla scomparsa di Mario Merz.
In mostra per la prima volta a Palermo c’è un’ampia selezione di opere che costruisce un arco narrativo dal 1969 al 2002, ponendosi un obiettivo preciso: restituirne la portata creativa, ma anche lo spirito da autentico sperimentatore.