Street Art in Molise: i posti da non perdere
Il Molise esiste e resiste.
Questa è la scritta che ci ha accolte a Civitacampomarano, borgo di appena 300 abitanti nelle verdissime colline di Campobasso. Così quindi abbiamo deciso di iniziare questo articolo dedicato alla street art in Molise, una regione da tanti dimenticata, ma che ha davvero moltissimo da offrire non solo a livello naturalistico, ma anche a livello di street art. Negli ultimi anni infatti sono numerosi i progetti e le opere nati in borghi delle aree interne, ma anche a Campobasso, città che ospita alcuni pezzi di Blu e di altri artisti urbani di fama mondiale.
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Ma andiamo con ordine e per parlarti della street art in Molise, partiamo da due progetti interessanti, entrambi nati con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento dei borghi e creare nuove opportunità per il tessuto locale. Parliamo ovviamente di Civitacampomarano, diventato un vero e proprio caso internazionale, e di Santa Croce di Magliano, forse meno conosciuto, ma con un progetto di grande qualità artistica e curatoriale.
@Travel On Art – Cvtà Street Fest, Jan Vormann
Civitacampomarano – Cvtà Street Fest
Il borgo di Civitacampomarano ospita dal 2016 il Cvtà Street Fest, un festival di arte urbana con art direction di Alice Pasquini. L’artista romana in realtà ha iniziato a portare nel borgo le sue opere già dal 2015, quando è stata invitata dall’amministrazione comunale per realizzare una sua opera nel borgo. Alice Pasquini, avendo parte della famiglia originaria proprio di Civitacampomarano, ha deciso di non limitarsi a realizzare un’opera, ma di creare un percorso di rinascita.
@Travel On Art – Cvtà Street Fest, Alice Pasquini
Dal 2016 sono stati più di 20 gli artisti provenienti da tutto il mondo a lasciare il proprio segno sui muri del borgo, gran parte di loro con opere di piccolo e medio formato, che ti spingono quindi ad esplorare ogni angolo del borgo e ad osservare con attenzione ogni dettaglio.
Da Thiago Mazza a Jan Vormann, da 2501 a Alberonero, passando per Hitness, Biancoshock e ovviamente Alice Pasquini. Opere murali e installazioni (di queste purtroppo quasi nessuna è più visibile) si sono alternate creando un racconto personale della propria permanenza a Civitacampomarano.
In Cvtà, l’apporto dei locals, cioè degli abitanti del borgo è stato fondamentale: noi abbiamo conosciuto Barbara che ci ha raccontato l’impegno costante nel cercare di contrastare lo spopolamento di Civitacampomarano attraverso l’arte urbana, missione non sempre facile purtroppo.
Se vuoi visitare le opere di Civita, ti basterà contattare l’organizzazione di Cvtà per un tour guidato, oppure puoi trovare le mappe all’interno del borgo, su questo sono davvero organizzatissimi!
Noi ad esempio, abbiamo iniziato a camminare e ci siamo lasciate trasportare dalla bellezza dei vicoli (p.s. la parte abbandonata è sicuramente la più interessante!).
Santa Croce di Magliano – Premio Antonio Giordano
Sempre in provincia di Campobasso, si trova Santa Croce di Magliano, un borgo di circa 4000 abitanti, sede del Premio Antonio Giordano, che ha l’obiettivo di promuovere le arti visive in tutte le forme (street art, architettura, scultura, pittura e fotografia).
Il premio è nato nel 2014 per commemorare Antonio Giordano, importante artista molisano esponente della Transavanguardia. Il progetto si è posto fin dalla prima edizione come un importante mezzo di coesione sociale, grazie al coinvolgimento di ospiti della casa circondariale, richiedenti asilo, bambini e ragazzi delle scuole che sono stati formati e a cui è stata offerta la possibilità di esprimere la propria creatività attraverso il lavoro cooperativo.
@Travel On Art – PAG, Andrea Casciu
Tutto questo ha portato nel borgo una serie di opere di artisti contemporanei di grande rilevanza come Millo, ZED1, Andrea Casciu, Bosoletti, Camilla Falsini, Giulio Vesprini, Nemo’S, Guerrilla Spam e tanti altri.
Ogni intervento è nato da una residenza d’artista, quindi non è stato calato dall’alto, ma è stato sviluppato durante un periodo di confronto con la comunità locale.
Noi siamo rimaste davvero stupite dalla qualità delle opere e dal percorso artistico sviluppato dal Premio Antonio Giordano, ma ci ha entusiasmato anche il borgo, situato tra colline e campi coltivati che con i colori di fine estate sono ancora più affascinanti.
Per visitare tutte le opere, trovi la mappa geolocalizzata sul loro sito web.
@Travel On Art – PAG, Nico Skolp
Campobasso – Draw the Line
A Campobasso, il progetto Draw the Line ha portato alcuni dei più grandi nomi internazionali dell’arte urbana a realizzare opere uniche sulle facciate della città. Tra questi spicca sicuramente Blu che proprio nel capoluogo molisano ha realizzato 4 opere, ma oltre a lui anche Milu Correch, Peeta, MACS, Vesod, Made514 e tanti altri.
Il progetto è nato nel 2011 e proprio nel 2021 ha celebrato i 10 anni di attività.
Ma dove si possono vedere le opere di Blu a Campobasso?
- The Pandemic – sulle facciate del cinema Alphaville in via Muricchio
- I militari a cui viene effettuato il lavaggio del cervello presso il terminal degli autobus
- L’omaggio a Sopa, pioniere del Draw the Line, situato in via Marche, nel quartiere San Giovanni
- La cuccagna, in via Liguria
Tra le zone di Campobasso dove si possono trovare il maggior numero di opere di Draw the Line ci sono il quartiere San Giovanni con via Liguria, via Marche, via Novelli e infine il terminal degli autobus che ha anche un’opera di Roa e una di Alleg, oltre a quella di Blu.
Troppo spesso il Molise viene dato per scontato, ma per fortuna a volte, anche grazie all’arte urbana, si riesce a far conoscere questa incredibile regione italiana in tutto il mondo, del resto il caso di Civitacampomarano insegna.
Portare l’arte contemporanea nelle aree interne e spopolate non è mai semplice, per questo conoscere e visitare queste realtà locali che scelgono di resistere ogni giorno può fare la differenza.
Siamo certe che il tuo viaggio in Molise a base di arte urbana ti saprà stupire!