Il talento di Jeff Buckley in mostra a Bologna

Jeff Buckley è stato un mito: figlio del cantante Tim Buckley, molti lo consideravano banalmente un figlio d’arte, nonostante la morte del padre fosse avvenuta quando lui era solo un bambino. Predestinato o meno, l’unica cosa che conta era il suo talento e quello è rimasto impresso in ognuno di noi in modo nitido, grazie a canzoni meravigliose come Grace e Hallelujah. In collaborazione con WALL OF SOUND GALLERY, la Ono arte contemporanea di Bologna presenta Jeff Buckley. So Real, una mostra fotografica personale di Merri Cyr, fotografa ufficiale dell’artista californiano, visitabile fino all’11 giugno.

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jeff buckley

@Merri Cyr Photography

Durante la sua vita, Buckley si è votato alla dea musica, suonando in numerosi locali della California, fino ai primi successi arrivati a New York. Il suo repertorio ha sposato in modo unico il folk al rock, senza dimenticare la passione per il jazz e il blues. Durante i primi anni novanta è stato intervistato da Merri Cyr, fotografa della rivista Paper, che ha spiegato con queste parole il loro primo incontro:

“Emanava un fascino e un’empatia così immediati che ritrarlo era fantastico. Fin da subito ho percepito in lui una propensione al gioco e alla sperimentazione che rendeva il servizio fotografico una specie di avventura.”

jeff buckley

@Merri Cyr Photography

Dopo quel primo incontro Merri diventò la fotografa ufficiale di Buckley, celebrando un sodalizio artistico che si concluse solo alla morte del cantante. In pochi anni, la macchina fotografica della Cyr riuscì ad immortalare in modo molto personale i concerti e i retroscena della vita di Jeff. Un ragazzo appassionato ed istintivo, che riconobbe nella fotografa non tanto una collaboratrice, quanto un’amica fedele. E per quasi cinque anni Merri mantenne fede a quella amicizia, seguendo Buckley in tutte le tournée in Europa e in Australia.

Una serie di fotografie intime, che non raccontano solo il talento artistico del cantante californiano, ma che ne danno un ritratto più intimo e riservato. Era lui stesso a chiederle d’immortalare alcuni momenti della sua vita, quasi sentisse il bisogno di documentare tutto ciò che gli stava succedendo. Nel 1997, all’età di soli 31 anni, Jeff Buckley sparì nelle acque del fiume Wolf River, un affluente del Mississipi.

jeff buckley

@Merri Cyr Photography

La sua morte lo ha reso una leggenda, come molto spesso accade, ma il suo talento è ben riconoscibile dal solo suono della sua voce e della sua chitarra. Non serve evocare incidenti rocamboleschi e chi lo ha conosciuto, come Merri Cyr, lo sa bene. Il regalo più bello per ricordare Jeff Buckley in quanto persona, oltre che artista, è questa serie di 22 fotografie di diverso formato che potrete vedere appese alle pareti della galleria ONO arte contemporanea. Un bellissimo viaggio musicale alla scoperta di colui che Bono degli U2 ha definito:” una goccia pura in un oceano di rumore“.


PH copertina: Merri Cyr

 

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