Japan Alps Art Festival: in Giappone il mix perfetto tra natura, arte e magia
Il Giappone è uno dei prossimi viaggi che vorremmo concederci, Thor permettendo: sono anni ormai che ci stiamo pregustando due settimane alla scoperta della tradizione culinaria, dei ciliegi in fiori e dell’arte locale. Da quando ho scoperto il Japan Alps Art Festival poi non sto più nella pelle: purtroppo a questa prima edizione dovrò rinunciare, ma credo sia giusto condividerla con chi ha la fortuna di trovarsi in Giappone la prossima estate.
La mia passione per la land art ormai è nota e leggendo il programma di questo festival ho capito che il Giappone ancora una volta ha fatto centro, realizzando un mix vincente tra arte, natura e magia. Nella parte nord-occidentale della prefettura di Nagano è situato il bosco di Ōmachi che è stato designato “Mountain Culture City”. Ōmachi è una destinazione escursionistica e alpinistica dove è possibile godere di attività all’aperto che vanno ben oltre il classico sci invernale.
Il paesaggio mozzafiato dei Monti Hida è diventato la location di un incredibile festival d’arte diretto da Fram Kitagawa e incentrato sui temi dell’acqua, del legno, della terra e del cielo, con numerosi artisti provenienti dal Giappone e da altre parti del mondo. Fino al 30 luglio il Japan Alps Art Festival ha ospitato numerose opere di land art, come quella realizzata dall’artista australiano James Tapscott che ha creato un anello di nebbia che trasportava il visitatore in un mondo magico. Il bosco quindi non è più solo una location, ma un luogo onirico in cui passeggiare e perdersi tra realtà e immaginazione.
Japan Alps Art Festival: James Tapscott e il suo anello di nebbia
Chiamato “Arc Zero – Nimbus”, quest’opera è stata costruita vicino al ponte che porta al tempio di Kanonji, un importante luogo di culto della zona : la sua realizzazione è stata assolutamente economica grazie all’utilizzo di materiali semplici. Quando si attraversa l’anello, i visitatori entrano in un luogo magico, in cui gli unici rumori presenti sono quelli della natura: in particolare l’acqua è una grande protagonista di quest’opera. L’artista australiano infatti ha spiegato che l’anello vuole rappresentare il percorso dell’acqua attraverso tutti i suoi stadi. Tapscott ha inserito anche due led luminosi che si accendono durante le ore notturne, creando così un cerchio infuocato: impossibile non rimanerne incantati.
@Japan Alps Art Festival
Le donne locali inoltre hanno intrattenuto i visitatori con racconti popolari e okohiru,che sono spuntini abitualmente consumati dagli agricoltori durante le loro pause dal lavoro nei campi di riso. Ultimo ma non meno importante e apprezzato, il Quartetto Speciale di Yōsuke Yamashita che ha deliziato il pubblico con le migliori performance jazz che echeggeranno tra le valli e salgono sulle vette e nel cuore degli ascoltatori. Per un’estate da ricordare e da amare.