I murales dello street artist spagnolo Aryz

Qualche anno fa siamo state a Linz, in Austria, per visitare Mural Harbor che viene considerato una delle più grandi gallerie di arte urbana d’Europa. Una delle opere che in assoluto ci è rimasta più impressa è stata Overprotection, realizzata dall’artista spagnolo Aryz nel 2014. Così negli anni abbiamo seguito la sua carriera e i suoi interventi e siamo d’accordo con quanti lo definiscono uno degli street artist più interessanti del momento. In questo articolo ti raccontiamo qualcosa in più su di lui, sulle sue opere più note e una chicca finale speciale.

Aryz biografia e stile

Nato nel 1988 a Palo Alto in California, Aryz ha vissuto la maggior parte della sua vita a Barcellona e il suo amore per l’arte è nato quando era adolescente e ha iniziato a realizzare i suoi primi graffiti. Dopo la laurea all’Accademia di Belle Arti di Barcellona, ha iniziato a creare pezzi sui muri delle fabbriche abbandonate di Barcellona e in pochi anni è diventato uno degli artisti urbani più seguiti; il successo del suo profilo Instagram ne è una dimostrazione. Autore di muri di grandi dimensioni, utilizza soprattutto rulli e pennelli e il suo stile figurativo strizza l’occhio al surrealismo pop, alla lowbrow art e alla cultura dei comix underground. Un minimo comune denominatore di tutte le sue opere è la selezione dei colori: Aryz infatti predilige tonalità tenui, anche se luminose, rispetto a quelle molto sature.

Per lui i muri sono gigantesche tele su cui intervenire, dando vita ai suoi personaggi in scala gigante e dal tocco misterioso, in bilico tra terra e fantasia: ma non ha smesso di sperimentare più linguaggi espressivi e le sue recenti installazioni ne sono la prova. Aryz vanta collaborazioni con altri muralisti di grande fama come i brasiliani Osgemeos e l’austriaco Nychos.

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Aryz 4 opere da non perdere

Aryz ha già realizzato tantissimi interventi, ma qui puoi trovare una nostra personale top list di 4 pezzi da non perdere:

  • Overprotection, a Mural Harbor Linz, in Austria;
  • il Cane Preistorico che ha realizzato a Civitavecchia, sulla facciata di una palazzina popolare all’incrocio tra Via Lazio e Via Veneto: non abbiamo ancora avuto modo di vederlo dal vivo, ma speriamo di rimediare presto;
  • l’opera, realizzata nel 2013 a Lodz in Polonia, insieme ad Osgemeos per Urban Forms project;
  • Grateful Death che ha realizzato nel 2013 a Köln, in Germania, e in cui spiccano uno dei suoi soggetti preferiti che sono le ossa.

Aryz in mostra a Bologna con Festejo

Arriviamo al momento della chicca finale: fino al 20 febbraio 2022, presso l’ex Chiesa di San Mattia in via S.Isaia 14 a Bologna, è visitabile la mostra “El Festejo” di Ariz, curata da Magma Gallery. Noi abbiamo partecipato all’opening e siamo state piacevolmente colpite sia dalle opere che dall’atmosfera che è stata creata all’interno di questo gioiello architettonico.

Il titolo dell’opera non è casuale, come ha dichiarato lo stesso Aryz:”È così, non ci siamo quasi più abituati alla festa e quindi bisogna focalizzasi sulle cose buone e non su quelle negative che purtroppo sono la maggioranza. Celebro quello che non si può celebrare, ma in generale non amo definire quello che faccio, è la gente che deve dire la sua“.

Protagoniste indiscusse di questa mostra sono le donne e la danza, un’altra grande passione dell’artista spagnolo. Oltre a 3  installazioni di grandissime dimensioni (proprio come i maxi formati dei suoi muri) ci sono 5 litografie, in edizione limitata, realizzate per l’evento ed esposte nelle nicchie della ex Chiesa.

Qui le donne sono protagoniste di una splendida festaAryz ha spiegato che, dopo l’ultimo progetto realizzato che aveva un focus sui corpi maschili, in questa occasione ha voluto mettersi alla prova sulla gestualità e le movenze femminili. Inoltre questa mostra è un tributo alla nonna, scomparsa pochi giorni fa. Dal nostro punto di vista, ha fatto centro e la mostra è assolutamente consigliata!


PH copertina: Inyourpocket

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