Shakespeare and Company: la storia di un magico incontro a Parigi

Se qualcuno mi dovesse chiedere una lista dei miei dieci luoghi preferiti, sicuramente inserirei la celebre libreria pariginaShakespeare and Company“. Ho visitato questo posto per la prima volta quasi dieci anni fa, durante un viaggio improvvisato all’ultimo momento con tre amici; avevo sentito nominare questa libreria tante volte e così ho deciso che fosse arrivato il momento di scoprirla con i miei occhi.

Non so se hai già visitato questo tempio dei libri: un posto incredibile, in cui è possibile muoversi autonomamente, anche troppo oserei dire! Infatti quel giorno io e i miei tre compagni di avventure ci siamo lasciati attirare da una scala a chiocciola e abbiamo aperto una porta socchiusa che faceva accedere direttamente al piano superiore: una sorta di vecchio loft in cui vengono tutt’ora ospitati scrittori in viaggio e viandanti. E qui inizia la storia del mio magico incontro a Parigi.

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Shakespeare and Company: perché visitarla?

Esattamente in questo loft ho vissuto uno dei momenti più emozionanti ed intensi della mia vita: ho incontrato il Grande Vecchio. George Whitman era il proprietario della libreria ed è morto pochi anni fa, alla veneranda età di 98 anni. Io ho avuto il grande privilegio di conoscerlo, gli ho inconsapevolmente invaso casa durante l’ora di pranzo, e ho stampata nella mia mente l’immagine di lui seduto a letto mentre mangiava latte e pane, ascoltando il telegiornale. Vedendoci piombare nella sua stanza ci guardò e ci chiese l’ora, poi si rimise tranquillamente a pranzare, semi nascosto da montagne di libri.

Pittoresco ed eccentrico quanto la sua libreria, l’americano George Whitman è diventato celebre per aver di fatto trasformato nel 1951 il 37 di Rue de la Bûcherie in una casa per aspiranti scrittori, viaggiatori o persone in cerca di un tetto. Conosciuto inizialmente come Le Mistral, questo negozio divenne il punto di riferimento per la cultura letteraria parigina e, alla morte di Sylvia Beach, emigrata statunitense che aprì negli anni venti la prima e originale Shakespeare and Company, Whitman decise di cambiare il nome della sua libreria in onore della memoria di Sylvia. Grandissimo appassionato di Walt Whitman, il Grande Vecchio George un giorno disse questa frase: “Forse nessuno ha amato così tanto e odiato così poco come Whitman. E io aspiro allo stesso obiettivo”.

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Ora la libreria è gestita dalla figlia che ha ha deciso di “deliziare” i suoi frequentatori dotandosi di un’area caffè. Il locale scelto si trova a fianco dell’entrata della libreria, in un edificio che è rimasto abbandonato per circa 25 anni, e propone una selezione di prodotti di pasticceria, birre francesi e vino, così da soddisfare le esigenze dei clienti in ogni ora del giorno. Inoltre la libreria ha pensato anche a menù ispirati a opere letterarie, come Festa mobile che richiama l’omonima opera di Ernest Hemingway, assiduo frequentatore della libreria. I libri conserveranno il loro ruolo di protagonisti , infatti potranno essere letti all’interno del caffè e una selezione sarà in vendita nel locale. All’ingresso, inoltre, sono messi a disposizione libri usati e la stampa inglese.

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Sono trascorsi alcuni anni dall’ultima volta in cui ho varcato la soglia di quella libreria e mi manca davvero molto. Ora il grande vecchio George non c’è più e io non ho più 19 anni, ma conservo un magnifico ricordo di quel viaggio e di quell’incontro. Uno di quegli imprevisti che ti cambiano, regalandoti un barlume di autentica bellezza. Se non sei mai stato alla Shakespeare and Company, vacci perché tutti noi abbiamo bisogno di cose belle.

 

 

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2 commenti su “Shakespeare and Company: la storia di un magico incontro a Parigi

  1. Ci sono stata anche io qualche anno fa ma non ho avuto la fortuna di incontrare George Whitman, purtroppo. Ricordo però un posto dall’atmosfera magica: hai presente quando dicono che sembra di essere tornati indietro nel tempo? Ecco, lì ho provato proprio quella sensazione.
    Tra l’altro ho ordinato il libro Shakespeare and Company e sono molto curiosa di leggerlo!

    1. Anna Fornaciari ha detto:

      Guarda per me è stata una delle esperienze di viaggio che mai potrò dimenticare e forse, anche per quel motivo, ogni volta che sono tornata a Parigi lì mi sono sentita un po’ a casa. Facci sapere com’è il libro, siamo molto curiose!

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