Tim Burton, artista visionario

Chi non conosce il mondo oscuro e dalle tinte surreali di Tim Burton, regista americano noto per produzioni di spicco come Big Fish e Alice in Wonderland?Un personaggio fuori dagli schemi, schivo e solitario, ben poco affezionato al delirio mondano hollywoodiano e per questo lontano dalle convenzioni e dai cliches a cui siamo abituati.

“Vado a Hollywood solo per lavorare, non vivo più a Los Angeles; la mondanità non mi piace, mi sento vicino ai miei personaggi, poco integrati e in conflitto con la società: anch’io tendo a interiorizzare tutto, sono chiuso, solitario e arrabbiato”.

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@Tim Burton

Un incipit di presentazione onesto e lineare, che permette di dare uno sguardo, seppur furtivo, al di là delle grandi lenti scure dietro cui questo regista è solito nascondersi. La necessità di proteggersi dalla luce, dalle parole pronunciate a voce alta e dai rumori esterni;Tim Burton ha costruito un suo piccolo mondo parallelo, riempiendolo di personaggi stravaganti e macabri, ma dotati di una profonda interiorità. I colori nero e rosso conducono ad una discesa negli abissi della fantasia noir del regista.

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Dalle prime bozze dei disegni di Jack, il teschio dai buoni sentimenti protagonista di Nightmare before Christmas, al plastico delle mani di Edward Mani di Forbici, interpretato dal fuoriclasse Johnny Deep; un banchetto in grande stile, dove le portate sono infinite e i colpi di scena assicurati. Assiduo disegnatore di fumetti ed eccentrico stimatore dei costumi, Tim Burton non lascia nulla al caso, ponendosi come impeccabile maestro nel mescolare ironia, creatività e terrore.

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@Tim Burton

I protagonisti dei suoi lavori sono personaggi fuori dagli schemi, a volte apparentemente inquietanti, ma la loro effettiva funzione è quello di riuscire a mettere in discussione il nostro sistema di valori, interrogandoci su quali siano gli “autentici mostri”. Una realtà raffinata, in bilico tra il mostruoso e il meraviglioso, dove l’eccentricità degli eroi burtoniani non può che colpire, stimolando riflessioni impensabili.

Fin dai tempi della sua adolescenza nella periferia di Los Angeles, Burton ha alternato una sagace ironia ad una sensibilità quasi infantile, riuscendo così a mettere d’accordo la critica e il grande pubblico: film come Batman e La Sposa Cadavere sono ormai pietre miliari del cinema contemporaneo. Il suo è un viaggio paradossale tra ombre e flebili raggi di luce, dove l’estraneo diventa il vicino della porta accanto o il ragazzo che si occupa di curare il giardino. Un vortice infinito al di là delle convenzioni sociali: Tim Burton è un cappellaio matto sempre pronto a regalare enigmi da risolvere.


PH: Diredonna.it

 

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