Street Art a Palermo: i quartieri e i murales da non perdere
Fino ad ora abbiamo trovato solo due città in Italia che ti spingono a camminare per chilometri e chilometri senza quasi accorgerti di dove sei arrivata e dandoti quella sensazione di esplosione artistica continua: Palermo e Napoli.
Di Napoli abbiamo già parlato in un altro articolo dedicato alla street art della città partenopea, ora invece vogliamo parlarti di Palermo, perla del Mediterraneo, culla della civiltà e nuova destinazione per gli amanti dell’arte contemporanea.
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Palermo è eclettica, caotica ma con un senso ben preciso: in poche città ci siamo sentite accolte come in questa splendida perla siciliana che vanta una scena street interessante.
A Palermo sono venuti a dipingere numerosi artisti e gran parte degli interventi riguardano la street art spontanea. Solo negli ultimi anni si sono iniziati ad affacciare le opere murali di grandi dimensioni.
Dalla Vucciria a Ballarò, passando per Borgo Vecchio e lo Sperone: in questo articolo trovi indirizzi e progetti per scoprire una Palermo urban.
Indice
Mercato del Capo
Partiamo dal mercato del Capo, di origini arabe, e uno dei 4 mercati storici di Palermo che è stata anche la nostra porta d’ingresso alla città. Qui puoi trovare piccoli interventi che spaziano dalle mattonelle di Antonio Curcio ad Exit Enter, passando per Julieta XLF e Tutto e Niente. Puoi tenere come punto di riferimento via dei Carrettieri e la parallela che è via Gianferrara. Ti renderai subito conto che scorgerai altri piccoli interventi camminando per il quartiere.
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Ballarò
Ballarò è uno dei luoghi più noti di Palermo, ma è bene sapere che si tratta anche del mercato in stile arabo più grande d’Europa, nonché il più antico di Palermo. Qui si trovano tantissimi interventi di street art, da quelli più piccoli a interventi di grandi dimensioni.
Artisti come Hopnn, Collettivo FX, Gio Pistone, Elìas Taño, Ema Jones, Solo, Andrea Casciu, CrazyOne, Tutto e Niente, Igor Scalisi Palminteri e Andrea Buglisi hanno reso Ballarò uno dei luoghi di Palermo più interessanti per vedere numerose sfaccettature della street art.
Le vie da non perdere per gli interventi sono:
- via Albergheria
- Vicolo Gallo per vedere il murales di CrazyOne e altri interventi tra cui uno di Casciu
- Largo Michele Gerbasi per il murales di Santa Rosalia di Igor Scalisi Palminteri
- Via Tina di Lorenzo per il murales di San Benedetto il Moro di Igor Scalisi Palminteri
- Via Giuseppe Mario Puglia per il murales Santa Chiara sempre di Igor Scalisi Palminteri
- Via Ballarò per vedere uno degli interventi di Ema Jones
- Piazzetta Mediterranea per l’intervento del Collettivo FX realizzato in occasione dei mondiali Antirazzisti. Sempre in piazzetta potrai vedere altre opere di artisti come Hopnn.
Vucciria
La Vucciria è un luogo perfetto se vuoi fare un aperitivo o goderti la vita notturna palermitana: anche in questo caso noterai appena arrivi in piazza Garraffaello, la quantità di interventi stratificati sui muri del quartiere. Puoi trovare diverse opere di C215, Uwe Jäntsch, Zolletta, Hopnn, Tutto e Niente e altri. Noi qui ci siamo godute un aperitivo indimenticabile insieme al maestro Antonio Curcio dello Studiolo, di cui trovate tantissimi interventi in zona, alla Taverna Azzurra, bar iconico di Palermo frequentato in passato anche da artisti del calibro di Lou Reed e David Bowie.
Infine, sempre su consiglio di Antonio, abbiamo scoperto il Comitato Territoriale Olivella, molto attivo sul territorio con tantissime iniziative e progetti. Purtroppo non siamo riuscite a visitarlo all’interno perché era chiuso, ma abbiamo intravisto numerosi pezzi di arte urbana (di Antonio Curcio, Andrea Casciu, ZED1 e altri) che meritano sicuramente una visita.
Borgo Vecchio
Dal centro di Palermo ci spotiamo in un quartiere tra il porto e il Teatro Politeama: parliamo di Borgo Vecchio dove si è svolto il progetto Borgo Vecchio Factory. Il quartiere è noto per vivere una situazione sociale complessa, con un alto tasso di disoccupazione e di dispersione scolastica.
Nel 2014, attraverso un progetto di promozione sociale, Ema Jons insieme a due associazioni locali, ha realizzato dei laboratori artistici per i bambini e i ragazzi di Borgo Vecchio compresi tra i 5 e i 15 anni. Il progetto è considerato uno dei più virtuosi non solo per la città di Palermo, ma anche a livello nazionale, di arte pubblica a supporto di una causa sociale.
Malgrado siano trascorsi diversi anni, a Borgo Vecchio puoi ancora vedere numerosi interventi realizzati da Ema Jons insieme ai bambini del quartiere, ti basterà seguire via Corselli andando verso il porto.
Sempre in Borgo Vecchio, si trova un hotel Ibis (un clash culturale) e all’interno del parcheggio puoi vedere le opere realizzate nell’ambito del progetto ST.ART – Street Art Parking a cura di Mr.Thoms, Mrfijodor, DMS, Corn79, Zed1, Rosk e Hunto. Si tratta di opere murali di grandi dimensioni, a differenza del progetto Borgo Vecchio Factory.
Sperone
Ci sono alcuni quartieri che sono conosciuti come “difficili” per la complessa situazione sociale che vivono. Alto tasso di disoccupazione, alta dispersione scolastica e problemi economici diffusi sono le costanti che caratterizzano le cosiddette periferie.
Lo Sperone rientra tra queste e fin troppi programmi televisi lo hanno reso protagonista di una narrazione che non ha fatto altro che peggiorare la situazione locale.
Noi lo abbiamo visitato e siamo sincere quando ti diciamo che lo Sperone è sicuramente un luogo al margine, ma non c’è nulla da temere nel visitarlo, anzi c’è solo da scoprire.
Noi abbiamo scoperto alcuni interventi murali di grandi dimensioni e un quartiere che ha voglia di togliersi di dosso la nomea di periferia difficile e iniziare a scrivere la propria storia.
Allo Sperone ci puoi arrivare in modo molto facile, prendendo il TRAM 1 che parte dalla stazione centrale e in pochi minuti ti porta in quello che è uno dei quartieri più popolosi di Palermo.
Ad accoglierti in via XVII Maggio ci sono i murales di Igor Scalisi Palminteri: Io Sono Te, Abbi Cura, Sangu e Latti. Ci sono poi il murales di Giulio Rosk “La ragazza del futuro” realizzato in occasione dell’uscita di un nuovo album di Cesare Cremonini e le recenti opere di Chekos “Gridalo al mondo” e del duo di artiste argentine Medianeras, realizzate nell’ambito del progetto Sperone167.
Sperone167 è un progetto di arte pubblica per la comunità che vuole creare un ponte tra lo Sperone e la 167 di Lecce, attraverso il coinvolgimento dei ragazzi e delle ragazze delle scuole del quartiere.
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Kalsa
La Kalsa è uno dei quartieri più interessanti a nostro avviso di Palermo e proprio qui abbiamo scoperto un autentico capolavoro che è la Chiesa dello Spasimo. Ma per rimanere in tema street art, qui puoi vedere alcuni interventi realizzati da Camilla Falsini, Basik, Rosk & Loste e Mbre Fats. Devi seguire per via dello Spasimo e piazza Ventimiglia.
Qui però puoi anche trovare un intervento di Tvboy, un omaggio a Santa Rosalia e si trova in piazza Ventimiglia, malgrado abbia già qualche anno, si conserva comunque piuttosto bene. Sempre qui alla Kalsa poco distante da piazza Ventimiglia su un edificio diroccato, puoi vedere un’opera di Ema Jons che rappresenta il ciclo della vita con un tono grottesco e inquietante che personalmente abbiamo trovato davvero efficace.
Sant’Erasmo
Tra la Kalsa e Brancaccio, sorge l’Orto Botanico di Palermo, uno degli orti botanici più belli d’Europa e proprio qui vicino, sulla facciata dell’ex pastificio Virga in via Ponte di Mare 19, si trova il Sant’Erasmo di Igor Scalisi Palminteri, una delle opere più scenografiche di Palermo.
Sant’Erasmo è il protettore dei pescatori ed è un omaggio a tutti i “pescatori di uomini”, cioè tutte quelle persone che salvano ogni giorno dal Mediterraneo centinaia di donne, bambini e uomini.
Cala
Restando sempre vicino al mare, ma più a nord nella zona della Cala, si trova un altro murales di grande impatto che è il tributo a Falcone e Borsellino di Rosk e Loste. Si trova sulla parete dell’Istituto Nautico Gioeni-Trabia in via Via Mura della Lupa 1 e li rappresenta in una delle foto più celebri dei due magistrati, quella scattata da Tony Gentile pochi mesi prima dell’attentato a Falcone. Un altro tributo importante ai due magistrati siciliani è stato realizzato da Andrea Buglisi: si tratta di “La porta dei Giganti”, dipinto sulla parete di un edificio che fa angolo in via Duca della Verdura e su un vicino palazzo in via Sanpolo.
Cantieri alla Zisa
Un luogo davvero speciale di Palermo sono i Cantieri Culturali alla Zisa: un perfetto esempio di come l’archeologia industriale di un ex mobilificio possa arricchirsi grazie all’arte contemporanea. I Cantieri alla Zisa custodiscono opere di street art realizzate in passato e situate all’interno di uno dei capannoni vicino allo spazio ZAC. Purtroppo le opere sono visibili solo durante l’apertura di questo capannone, per eventi specifici.
Negli spazi esterni puoi comunque vedere alcuni interventi di graffiti writing e un’opera di Demetrio Di Grado al bar (che ti stra consigliamo per un pranzo o un aperitivo).
Graffiti writing
La storia dell’arte urbana palermitana affonda le proprie radici negli interventi realizzati dai graffiti writer locali come Lino Ganci, Skip La Comune, Utero, Seno e altri che hanno permesso la proliferazione della scena artistica palermitana. Per approfondire alcune delle hall of fame che hanno fatto la storia dell’arte urbana di Palermo puoi andare in via Marinai Alliata e il parcheggio di via Mongibello, vicino a Mondello!
Via Marinai Alliata, purtroppo quasi tutti distrutti o danneggiati…
Ciao Andrea,
grazie per l’aggiornamento! È un peccato, ma la street art è così, effimera…