Ascoli Piceno cosa vedere: guida creativa in 2 giorni

Ascoli Piceno è conosciuta da tutti per Piazza del Popolo, uno dei salotti più affascinanti d’Italia, e per il suo centro storico costruito quasi interamente in travertino.

Quando passeggi tra le sue rue, termine locale per indicare le vie, respiri tutta l’autenticità di una città puntellata da torri e campanili, ma anche custodita dalla natura, in particolare dai fiumi Tronto e Castellano che confluiscono proprio qui.

Noi abbiamo trascorso due giorni tra musei, opere di arte urbana, locali e tesori storici, così se ci chiedi cosa vedere ad Ascoli Piceno non abbiamo dubbi: trovi tutto in questo articolo!

Musei Ascoli Piceno: quattro location da non perdere

La storia di Ascoli Piceno riguarda soprattutto il Medioevo infatti la città ne conserva traccia nelle architetture: è proprio da qui che vogliamo iniziare un viaggio culturale che ci porterà fino ai giorni nostri.

Forte Malatesta

Il Forte Malatesta è una delle architetture fortificate più suggestive in Italia e uno dei luoghi più affascinanti della città. Questa fortezza, che è stata recentemente restaurata, porta la firma di Antonio da Sangallo il Giovane, ed è stata restituita alla città da oltre 10 anni.

Qui puoi visitare il Museo dell’Alto Medioevo che custodisce reperti della necropoli longobarda di Castel Trosino, ma vengono organizzate anche mostre temporanee.

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E qui parte la prima sorpresa perché fino al 18 settembre 2022 è visitabile la prima personale dell’artista Elisa Seitzinger, ormai conosciuta anche sui social per le sue illustrazioni. Il legame tra le opere contemporanee della Seitzinger e gli ambienti di Forte Malatesta è riuscitissimo: le sue composizioni infatti rivisitano l’immaginario medievale e rinascimentale attingendo ad un patrimonio visivo presente in molti monumenti di Ascoli Piceno. Noi ti consigliamo di visitare questa mostra sia per l’allestimento che per la sperimentazione artistica della Seitzinger, ricca e comunicativa.

Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini

La Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini custodisce una piccola collezione di opere contemporanee di artisti come Lucio Fontana e Gino Severini, ma il suo pezzo forte è la collezione permanente di opere di Osvaldo Licini, artista contemporaneo marchigiano che si distingue per una sperimentazione costante.

Qui sono visibili 40 dipinti e 38 disegni di Osvaldo Licini, provenienti dalla collezione di Caterina Celi Hellstrom, figlia adottiva della moglie. Inoltre è presente un piccolo bar letterario, per i visitatori della mostra, che è una vera chicca!

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Palazzo dei Capitani del Popolo

Il Palazzo dei Capitani è uno degli edifici più caratteristici del centro storico di Ascoli Piceno, affacciato sulla monumentale piazza del Popolo, quindi tappa immancabile di ogni tour. Attualmente qui ha sede l’Assessorato alla Cultura, ma alcune sale vengono utilizzate per l’allestimento di mostre temporanee.

E anche qui la fortuna ha avuto un ruolo importante perché durante il nostro viaggio ad Ascoli Piceno abbiamo visto alcuni tesori della Collezione Cavallini Sgarbi. All’interno della mostra, visitabile fino al 30 settembre 2022, si respira l’atmosfera intima di una collezione privata, frutto dell’appassionata ricerca di Vittorio Sgarbi e la madre Rina Cavallini, che ha acquistato le opere in numerose aste in ogni angolo del mondo.

Pinacoteca Civica

Ultima, ma non per importanza, è la Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno in cui gli arredi interagiscono con le opere d’arte creando dialoghi senza fine. Qui puoi vedere  una collezione di dipinti fra le più importanti d’Italia, con i capolavori di artisti rinascimentali come Tiziano, oltre a tele barocche di Guido ReniSebastiano Conca.

La chicca è uno dei più noti dipinti del primo Novecento europeo: “Passeggiata amorosa” di Giuseppe Pellizza da Volpedo.

Street art Ascoli Piceno: i muri imperdibili

Quando si parla di arte urbana, non possiamo che avere gli occhi a cuore: durante il nostro viaggio ad Ascoli Piceno abbiamo fatto un bellissimo tour in bici con Alessandro dell’Associazione Culturale Defloyd, alla scoperta delle opere più interessanti. Qui trovi una selezione:

  • “Ci vuole un fiore” di Alessandro Etsom Conti sui muri d’ingresso della RSA, in via delle Zeppelle;
  • “Azul #1” di Andrea Tarli in via delle Canterine;
  • “Backpack Home” di Millo su un palazzo in via Galiè in zona Porta Cappuccina;
  • “Frammenti” di Seacreative in Piazza Roberto Strulli;
  • “Aika” di Gomez su una palazzina popolare c/o Largo Campania n.3;
  • una traccia di Dinho Bento, artista brasiliano che ha lasciato il suo segno su un albero ai Giardini. Il suo progetto consiste nel dipingere il volto di un anziano su una porzione di sughero che viene installato su un albero. Ora questo signore guarda chi passa, celebrando in modo delicatissimo un ritrovato legame tra uomo e natura.
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Foto di Fabio Persico – Opera di Gomez

5 posti da non perdere ad Ascoli Piceno

Se in viaggio sei una trottola e non ti fermi mai, ecco altre 5 tappe da vedere ad Ascoli Piceno:

  • il Teatro Ventidio Basso con i suoi 842 posti è la sala storica più grande della provincia, nonché terza in ordine di grandezza della Regione Marche. Si tratta di un luogo magico e ospita tantissimi eventi;
  • la Cattedrale di Sant’Emidio incanta con il suo soffitto, ma fidati, la visita non si conclude qui: la cripta è un vero gioiello;
  • la Chiesa di San Francesco offre una vera chicca ai visitatori: il colonnato alla sinistra del portone d’entrata ha delle sezioni cave che emettono suoni diversi a seconda di come si percuotono;
  • Piazza del Popolo è un luogo magico e pieno di storie che capitano e si evolvono, un aperitivo o una cena qui è un must have irrinunciabile;
  • se ti vuoi rinfrescare, il torrente Castellano è la tappa perfetta: limpido, fresco e immerso nella natura. Il punto di accesso è di fronte alla sede della Comunità montana del Tronto e all’antica cartiera papale: noi qui ci siamo godute un bellissimo picnic.

Dove mangiare e bere ad Ascoli Piceno

Ascoli Piceno è sinonimo di olive all’ascolana, cacciannanze e Anisetta, ma in questi giorni abbiamo sperimentato molti locali e anche alcuni prodotti tipici, in chiave veg, quindi ecco i nostri consigli:

  • Caffe Meletti, una istituzione ad Ascoli Piceno. Si tratta di un caffè storico in Piazza del Popolo ed entrare nel locale è come fare un tuffo nel passato. L’interno in stile liberty è perfettamente conservato e l’impostazione è ancora quella originale: qui non puoi non assaggiare l’“Anisetta Meletti”, un liquore a base di anice verde ancora oggi prodotto seguendo la ricetta originale di Silvio Meletti. Anche il bloody mary però merita e come accompagnamento per l’aperitivo, se sei vegetariano, puoi chiedere il fritto di verdure;
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  • Bar Sestili è un altro indirizzo da segnare per un altro aperitivo, sempre in pieno centro storico;
  • Bar Centrale è perfetto per goderti un buon caffè o un amaro;
  • Ozio è l’osteria ideale per gustare le cacciannanze, focaccia tipica marchigiana da perdere la testa;
  • Vincè Fa La Carità A Lu Dome è un altro posto che non puoi perdere se sei in mood relax e aperitivo;
  • 180 Gradi è il paradiso per gli amanti dei fritti e delle olive all’ascolana: puoi trovarle anche in versione veg;
  • CIBO è il ristorante per scoprire tutte le eccellenze del territorio: i tagliolini ai funghi sono assolutamente approvati;
  • se ti trovi a Pagliare del Tronto, una frazione di Ascoli Piceno, puoi goderti una selezione di fritti e pizze nel locale Paglià Pizza e Fichi;
  • L’Assalto ai Forni di Lorenza è il forno dei sogni: oltre all’arredo super stiloso, questo piccolo punto vendita custodisce autentici tesori gastronomici locali. Se dobbiamo dirti cosa abbiamo adorato, menzione d’onore per il pane e per la pizza con la cipolla;
  • Latteria Marini per concludere la giornata con la giusta dolcezza. Questo in pochi minuti è diventato il nostro posto del cuore, in cui storia e innovazione comunicano perfettamente. Ti consigliamo il maritozzo con la panna che è celestiale e i loro gelati vegani (pistacchio da 10), ma in generale qui tutto è squisito, quindi puoi sbizzarrirti.
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Dove dormire ad Ascoli Piceno

Se ti stai chiedendo dove dormire ad Ascoli Piceno, noi ti consigliamo Palazzo dei Mercanti, una dimora storica nel centro storico, a due passi da Piazza del Popolo. L’hotel sorge sui resti del convento delle monache di Sant’Egidio e dell’edificio originale rimangono oggi la facciata in pietra e l’atrio del XVI secolo. Ti basterà salire al primo piano per ammirare eleganti arcate e colonne in travertino. Oltre alla posizione strategica, questo hotel ha una splendida spa privata a disposizione dei clienti: un rifugio in cui rigenerarsi tra idromassaggio, sauna, doccia emozionale, trattamenti e molto altro.

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PS: il buffet della colazione propone anche un ottimo cornetto vegano e la struttura è dogfriendly!

Cosa vedere vicino ad Ascoli Piceno

Se vuoi goderti una gita fuori porta vicino ad Ascoli, abbiamo un consiglio per te: Castel Trosino. Questo delizioso borgo, arroccato su uno sperone di roccia, custodisce una preziosa testimonianza del passato, la Necropoli Longobarda, immersa nel bosco subito fuori il borgo. La passeggiata si snoda tra i stretti vicoli racchiusi nella cinta muraria a strapiombo sulla vallata: dal giardino belvedere puoi scattare una vera foto wow!


Progetto sviluppato a valere sulle risorse del POR FESR Marche 2014/2020 – Asse 8 – Azione 30.1 – Programma ITI From Past to Smart del Comune di Ascoli Piceno.

In collaborazione con Visit Ascoli

Leggi anche: Il museo di arte urbana Vedo a Colori a Civitanova Marche

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