Artbay: come funziona il sito delle aste al contrario
Il magico mondo dell’arte è sempre in movimento e le potenzialità del digitale, se colte nel modo corretto, possono creare vere e proprie meraviglie. Oggi ti vogliamo parlare di una realtà giovane: Artbay è una piattaforma online di aste al contrario che come si legge sul sito “è il metodo più moderno, efficace ed esclusivo per concludere affari nel mondo dell’arte e portarsi a casa l’opera che più si desideri”. Ma che cosa puoi fare su questo marketplace digitale ? Qui hai la possibilità di concludere affari, portare a termine acquisti, vendite o anche solo farti conoscere nel panorama artistico nazionale. Per capire come funziona Artbay e quali sono i suoi punti di forza abbiamo deciso di intervistare i suoi founder!
Che cos’è Artbay?
Tutte le innovazioni del mondo dell’arte hanno bisogno di entusiasmo e competenze, per questo motivo abbiamo deciso di scoprire chi sono le persone che si celano dietro il mondo di Artbay. Curioso di scoprire come funzionano le Aste al contrario?
Com’è nata l’idea di creare Artbay?
L’idea era quella di rivoluzionare il mondo dell’arte invertendo il meccanismo delle aste, mettendo in competizione gli artisti e non gli acquirenti. Avevamo un budget per partire, ma nessun incubatore a cui abbiamo proposto l’idea era disposto a co- investire sul solo concept. Tutti cercavano già metriche, KPIs, fatturati incredibili e invece dobbiamo ringraziare Enry’s Island ed il suo CEO, Luigi V. Rinaldi, che insieme al team, hanno ascoltato il nostro concept, l’hanno realizzato e l’hanno portato ancora più lontano. Hanno deciso di sviluppare tutto: dalla parte strategica al posizionamento target, dallo sviluppo della piattaforma fino alle attività di web marketing e le tecniche di growth hacking. Abbiamo lavorato insieme al loro team fino ad assistere alla nascita di Artbay. Sono gli unici che io sappia a lavorare così: non si limitano a metterti in contatto con gli investitori, ma entrano operativamente nel tuo business e lo portano ad essere convalidato sul mercato.
Da chi è composto il team che ha realizzato questo progetto?
Oltre a noi due founder Massimo e Salvatore, ci affidiamo ancora ai ragazzi dell’incubatore Enry’s Island per portare avanti le attività. Man mano che il business cresce, hanno allocato altri manager e professionisti per seguire a sviluppare Artbay.
In che modo il vostro marketplace digitale si distingue dagli altri?
ArtBay è davvero unico non solo tra gli operatori online, ma anche fra quelli offline perché si basa sul meccanismo delle “aste al contrario” che di fatto è una nostra invenzione. E che sta andando alla grande! Soprattutto per gli acquirenti che finalmente comprano arte a condizioni migliori. In genere risparmiano tra il 30% ed il 50%, ottenendo opere d’arte ancora più vicine ai loro gusti.
Come funziona un’asta al contrario e qual è il segreto del suo successo?
È un’idea originale, ma molto semplice. L’acquirente che ha desiderio di acquistare arte di qualsiasi genere (dalla pittura, alla scultura, alla fotografia, all’antiquariato) può venire su Artbay ed aprire un’Asta al Contrario impostando il budget che è disposto a spendere (ad esempio 2.000 euro), quante opere vorrebbe e di che tipo (definendo il soggetto, la tecnica, il genere, le dimensioni ed ogni altro dettaglio necessario). Dopo l’Asta al Contrario viene notificata alle migliaia di artisti iscritti da tutto il mondo su ArtBay. Quelli che pensano di avere delle opere in linea con le attese dell’acquirente, fanno delle offerte che contengono le opere e il prezzo di ognuna.
Quando si arriva alla data termine dell’asta, l’acquirente può indicare quale offerta sceglie. In genere, vince l’artista che ha offerto opere più vicine ai gusti dell’acquirente e che hanno un valore economico che ecceda al budget disponibile. Per intenderci, se l’acquirente è disposto a spendere €2.000 ed io offro 2 opere che na valgono €2.500, avrò ottime possibilità di aggiudicarmi il budget. A meno che un altro artista offra delle opere, ugualmente belle, ma il cui valore totale sia di €3.000. In pratica, come un’asta tradizionale, in cui chi compra rilancia: solo che qui sono gli artisti a rilanciare a suon di opere d’arte, per aggiudicarsi il budget. La cosa più bella è che molti acquirenti ci ringraziano per gli acquisti che hanno fatto, riuscendo ad ottenere dipinti di valore certificati e originali, invece di dover ripiegare sulle stampe online o dei poster di poco valore.
Quanti artisti si sono iscritti alla vostra piattaforma e da dove provengono?
Il numero degli artisti cresce costantemente. Abbiamo cominciato il 2019 con un volume di artisti iscritti del +550% superiore allo stesso periodo del 2018 ! Ci sono artisti prevalentemente italiani perché l’Italia è stato il mercato target da cui abbiamo cominciato, ma poi senza nemmeno che spingessimo su mercati esteri, abbiamo cominciato a notare molti artisti da molti altri paesi come Spagna, Francia, UK, fino addirittura al Brasile. E questo piace molto agli acquirenti, che aumentano di conseguenza.
Partecipano anche i galleristi oltre agli artisti?
La rivoluzione l’hanno avviata gli artisti, stanchi di dover cercare il supporto di qualcuno che li aiutasse a vendere adeguatamente la propria arte, mentre ormai un sacco di gallerie e professionisti dell’arte stanno usando costantemente ArtBay per fare affari e trovare nuove opportunità.
Il vostro marketplace digitale sta raggiungendo gli obiettivi previsti?
In verità sta esplodendo oltre le aspettative. Non eravamo nemmeno pronti ad una crescita del genere. Abbiamo dovuto allargare il team grazie ancora una volta all’aiuto di Enry’s Island, che in effetti ci segue e guarda le nostre metriche in real-time, per sapere sempre cosa fare “domani”.
Quali sono gli obiettivi di Artbay per il futuro? Sono previste delle novità?
Sì, più cresce Artbay più nascono nuove idee. In primis, stiamo puntando su alcuni mercati esteri in cui comprare arte. La diversificazione geografica farà crescere ArtBay sia in quantità che in qualità della sua community, offrendo agli acquirenti un panorama artistico ancora più diversificato e ricco.
Un consiglio per chi opera nell’arte?
Se vuoi acquistare delle opere preziose e originali, create da artisti che stanno cambiando il modo di fare arte, apri un’Asta al Contrario e rimarrai sorpreso di quante offerte riceverai. C’è solo l’imbarazzo della scelta!