Italia POP: la nuova mostra della Fondazione Magnani Rocca
Italia POP è una mostra colorata e coinvolgente: l’ennesimo successo della Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo. Da amanti della pop art quali siamo, abbiamo deciso di approfondire la realtà artistica italiana di quegli anni, scoprendo le differenti correnti che l’hanno animata. L’aspetto che più abbiamo apprezzato di questa esposizione è proprio la sua completezza: l’obiettivo della mostra è infatti fornire una lettura articolata e allo stesso tempo innovativa del contesto che ha portato alla nascita e alla diffusione della Pop Art italiana.
@Fondazione Magnani Rocca
Una particolare declinazione italiana, molto diversa dal contesto statunitense, riguarda il ruolo centrale dell’arte del passato, trasformata in una delle principali fonti di ispirazione. Botticelli e Michelangelo non erano solo esempi da seguire in modo accademico, bensì icone popolari da reinterpretare in chiave contemporanea. La mostra inizia con opere risalenti all’immediato secondo dopo guerra: gli artisti hanno voluto affrontare i temi del nuovo paesaggio visivo italiano, da poco uscito dalla tragedia della guerra. Negli anni ’50 alcuni artisti tra cui Mimmo Rotella e Fabio Mauri hanno saputo cogliere e raccontare il nuovo clima socio culturale, avvicinandosi così ai lavori dei neo-dadaisti americani come Jasper Jonhs e agli esponenti del nuovo realismo francese.
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Tra gli anni cinquanta e sessanta si sviluppò una fase di grande fermento culturale: alcuni artisti, come Baruchello, si dedicarono alla studio della progettualità della pittura, mentre altri, come Schifano, si concentrarono su un’arte politica e attenta alla cultura di massa. Non si deve però pensare che la pop art sia l’arte del boom economico: gli artisti hanno preso atto dei cambiamenti avvenuti nella sociatà , ma non si sono mai posti come promotori.
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La mostra Italia POP propone una serie di opere pittoriche e alcuni magnifici pezzi di design dell’epoca, oltre a rimandi ad alcuni tra i più importanti elementi della cultura di massa. Dalla serialità di Mimmo Rotella alle coloratissime e artificiali installazioni di Gino Marotta: i suoi animali artificiali ci hanno completamente conquistate! Non meno interessanti i famosi “Tappeti natura” di Piero Gilardi, eterno studioso del binomio natura-artificio: i suoi tappeti simulano porzioni naturali con materiali molto innovativi. Uno degli aspetti che più ci ha colpito della pop art italiana è il rapporto tra oggetto e scultura. Gli artisti hanno saputo superare i confini pittorici e scultorei prestabiliti e creare una nuova contemporaneità artistica, anticipando così nuovi linguaggi e nuovi concetti.
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Cravatte colorate, come il meraviglioso collage di plastica intitolato “Cravatta” realizzato da Enrico Baj nel 1968, animali che prendono vita in mezzo alla sala e opere dai tratti essenziali: Italia POP è un viaggio nell’arte italiana alla scoperta delle sue particolarità. Noi vi consigliamo assolutamente di non perderla: non dimenticate poi di visitare anche la collezione permanente della Fondazione e soprattutto le tre opere di Monet esposte al primo piano. Tanta bellezza e tanta varietà: anche i gusti degli amanti dell’arte più esigenti saranno soddisfatti!