Supertramp: in viaggio con Gabriele Saluci

Dopo l’ultimo viaggio della rubrica in compagnia di Angelo Zinna alias Exploremore, oggi restiamo in Asia e torniamo in Vietnam, già meta finale del viaggio dei ragazzi di Nessuno Ferma la Stelle. Il viaggiatore che ci porta in questo splendido paese è Gabriele Saluci, video maker e antropologo che partirà a breve per un viaggio in scooter dal nord al sud del Vietnam con l’obiettivo di consegnare materiale scolastico ai bambini delle scuole locali. Un viaggio lungo 4000 km, con circa 100 chili di materiale scolastico da distribuire a 6000 bambini. Una vera impresa non credete?

L’indole di Gabriele è sempre stata quella del viaggiatore on the road: ha percorso 700 Km a piedi, più di 6000 in bicicletta dall’Islanda al Marocco e 6000 in moto nei Balcani, infine ha visitato diverse volte l’Europa in camper e in autostop.

 

gabriele saluci

@Gabriele Saluci

 

Il Vietnam invece, è ancora una scoperta, per ciò gli abbiamo chiesto da dove è nata l’idea di questo viaggio?

[blockquote text=”Il mio interesse per il Vietnam è nato anni fa, ma l’idea concreta di questo viaggio è frutto degli ultimi 20 giorni. Non è un viaggio di piacere ma desidero coinvolgere chi mi segue o meglio, chi ci segue perchè questo viaggio lo farò insieme a Daniel del blog Mondo Aeroporto. Così abbiamo avviato un fundraising per l’acquisto del materiale scolastico e rimarrà attivo fino alla fine del viaggio. Programmiamo di partire per il 25 luglio e il tutto durerà un mese esatto. Abbiamo scelto di viaggiare in scooter perchè in Vietnam è il mezzo con cui le persone trasportano le cose (tra cui polli e maiali, ma noi non li trasporteremo!). ” text_color=”” width=”” line_height=”undefined” background_color=”” border_color=”” show_quote_icon=”yes” quote_icon_color=””]

 

gabriele saluci

@Gabriele Saluci

Immergersi nel tessuto locale, in modo autentico: questo è l’ingrediente fondamentale di tutti i grandi viaggi. Percorrere il Vietnam da nord a sud in sella a uno scooter non è di certo semplice, ma è il modo in cui lo fanno i locali e solo in questo modo si può entrare davvero in sintonia con un paese e con la sua cultura. Se poi si aggiunge anche una tematica sociale molto importante come il supporto alle scuole vietnamite, ecco che ne esce davvero una grande impresa di viaggio, non tanto per la durata temporale, ma per il valore che assume.

 

gabriele saluci

@Gabriele Saluci

In questo caso, ma anche negli altri viaggi che hai fatto, preferisci improvvisare o programmare?

[blockquote text=”Di solito faccio viaggi molto particolari in cui molte cose sono imprevedibili. Tipo in Sri Lanka una volta la moto ha preso fuoco e lì non potevo certo prevederlo! Di solito programmo il minimo, poi lascio che le cose prendano la loro strada, così mi sento più libero di poter scoprire un luogo. Ad esempio quando ero in Etiopia per girare un documentario, eravamo con un gruppo di 12 persone, campeggio libero, ma ogni attività era definita dal calendario. Per me dover seguire in modo preciso i ritmi imposti, è stata un’esperienza molto stressante. Ma ci sono state anche volte in cui avrei voluto programmare un po’ di più le mie esperienze, tipo il viaggio in Islanda in bici, in cui avevo portato copertoni molto larghi, facevano maggiore resistenza e quindi più fatica a pedalare. ” text_color=”” width=”” line_height=”undefined” background_color=”” border_color=”” show_quote_icon=”yes” quote_icon_color=””]

 

gabriele saluci

@Gabriele Saluci

Gabriele viaggia spesso in solitaria ed è solito a compiere piccole o grandi imprese, come ad esempio percorrere a piedi da solo la Spagna per 700 Km, oppure costruire un catamarano di bottiglie di plastica per navigare il Po, costruire un Igloo a Torino, fare Torino – Islanda in bicicletta oppure un giro in moto di 6000 km tra i Balcani. Leggendo le imprese raccontate sul suo blog, tutto sembra fatto con estrema naturalezza e semplicità, ma come sempre, sappiamo che dietro al racconto finale di un viaggio straordinario, ci sono anche tante difficoltà e fatiche. Abbiamo quindi chiesto a Gabriele quale fosse per lui la cosa più difficile del viaggio.

[blockquote text=”Sicuramente i primi 3-4 giorni, in cui ho una specie di ansia di voler fare tutto subito: video, contenuti, rapporti con le persone, vivere in modo autentico. Avrei voglia di fare tutto insieme, ma inevitabilmente non si riesce a esaurire tutto nel giro di pochi giorni. Passata questa prima fase, è tutto in discesa! ” text_color=”” width=”” line_height=”undefined” background_color=”” border_color=”” show_quote_icon=”yes” quote_icon_color=””]

 

Essendo un video maker, il rapporto che Gabriele ha con il mondo digitale è davvero stretto. Molti dei suoi viaggi si coniugano con il lavoro quindi le riprese e la produzione di contenuti sono all’ordine del giorno. Questo non sembra essere un particolare impegno, anche se trovare il giusto equilibrio tra mondo digitale e viaggio è fondamentale, per non penalizzare nessuno dei due.

 

gabriele saluci

@Gabriele Saluci

Chiedere a un viaggiatore qual è il paese che è rimasto più nel suo cuore è sempre una domanda un po’ azzardata, ma abbiamo provato comunque a farla a Gabriele, perchè con tutte le sue imprese (strane o meno), siamo curiose di sapere se ce n’è una in particolare che non dimenticherà mai.

[blockquote text=”Tra tutti i viaggi che ho fatto, non è facile sceglierne uno, ma sono certo che la Mongolia e l’Etiopia siano ai primi posti. La Mongolia è un posto davvero autentico, una sorpresa incredibile! ” text_color=”” width=”” line_height=”undefined” background_color=”” border_color=”” show_quote_icon=”yes” quote_icon_color=””]

Ricordiamo che in Etiopia, Gabriele insieme ad altre 10 persone hanno attraversato il paese da nord a sud in Ape, per 2500 Km. Noi siamo già curiose di scoprire, cosa si inventerà dopo il Vietnam!

 

Category: Viaggi

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