Cosa vedere a Tresigallo e dintorni tra architettura e street art
Hai mai sentito parlare della Città Metafisica?
Tresigallo è la città che ogni architetto dovrebbe visitare almeno una volta nella vita e noi fantasticavamo di vederla da parecchio tempo.
Così abbiamo scelto una giornata invernale limpida e soleggiata per immergerci in un itinerario all’insegna dell’architettura e anche della street art, perché abbiamo una sorpresa. Se vuoi sapere cosa vedere a Tresigallo e dintorni, qui trovi alcuni consigli di visita.
Tresigallo, il progetto della città metafisica
Prima di raccontarti il nostro itinerario, facciamo un passo indietro e capiamo l’origine di questa città che non è frutto di scelte casuali o evolutesi secondo circostanze e situazioni, ma è stata progettata a tavolino.
Situata tra Ferrara e le meravigliosi Valle di Comacchio, oggi Tresigallo è considerata la capitale del razionalismo italiano: menzione che merita a tutti gli effetti perché non troverai altrove una città come questa. Durante il Fascismo Tresigallo è stata un punto di riferimento importante perché è stata completamente ricostruita con architetture razionaliste, com’è accaduto anche in alcune zone di Forlì e nel Comune di Predappio.
Ma com’è nata?
È nata negli anni 30 del ‘900, seguendo il progetto del Ministro dell’agricoltura e foreste Edmondo Rossoni, originario proprio di lì. Il progetto iniziale era di convertire un piccolo borso in una città industrializzata e così, insieme all’ingegnere Frighi, Tresigallo è stata disegnata secondo uno schema a misura d’uomo. Il disegno urbano è un esempio di come l’architettura possa e debba essere una base per il benessere della vita dei suoi abitanti, quindi il primo step è stato creare una strada che collegasse direttamente Tresigallo a Ferrara.
Si proseguì poi con la realizzazione di spazi dedicati alla comunità come le scuole, il campo sportivo, la Casa del Fascio, la piazza della Rivoluzione, l’ospedale etc. Ogni nuova struttura seguiva lo stile razionalista quindi linee pulite, essenziali e forme perfette, rese riconoscibili e ancora più di effetto attraverso l’uso di tinte pastello. Qual è stato il risultato? In 4-5 anni gli abitanti di Tresigallo da 700 diventarono quasi 10.000.
Cosa vedere a Tresigallo: le architetture imperdibili
Nel 2004, per la sua particolarità riconoscibile, legata al periodo fascista, Tresigallo ha ottenuto il riconoscimento di “Città d’arte“. Oggi il numero di abitanti si è dimezzato, ma la sua aura di città fuori dal tempo persiste, tanto che sono ancora molti gli appassionati e i curiosi che decidono di visitarla.
Noi abbiamo fatto una passeggiata a piedi con il nostro cane Thor, durante un sabato in pausa pranzo, e per qualche istante ci è sembrato di essere le uniche cittadine temporanee presenti.
Perché Tresigallo unisce un’atmosfera nostalgica ad una quasi sognante e questo è una delle esperienze che abbiamo portato a casa con noi da questo viaggio.
Ma ora entriamo nello specifico, ecco quali sono le architetture che non puoi assolutamente perdere:
- il Campo Sportivo è stata precisamente la prima tappa del nostro itinerario, arrivando in auto. Questa struttura testimonia il ruolo importante dello sport all’interno della società fascista e il portale è interamente rivestito di lastre di travertino. La scritta che puoi vedere, dopo l’attività di restauro, è stata riportata al colore originario (rosso);
- sempre nella piazza del Campo Sportivo, dove oggi c’è una rotonda, puoi vedere la struttura delle Scuole Elementari;
- spostandoci verso il centro troviamo Piazza della Repubblica: originariamente il suo nome era Piazza della Rivoluzione e svolgeva una funzione commerciale. Se vuoi sentirti parte di un quadro di Giorgio De Chirico questa è la tappa perfetta, grazie agli edifici che contornano tutta la piazza con la sua forma a ferro di cavallo che epoca un teatro romano;
- in Viale Verdi puoi vedere alcuni degli esempi di architetture razionaliste meglio conservate come la Caserma dei Carabinieri, la Casa del Ricamo, la Chiesa di Santa Apollinare e Piazza Italia, con il suo lungo colonnato bianco che evoca ancora una volta le opere di De Chirico. La successione di archi e colonne crea un effetto immersivo e molto scenografico;
- a piedi puoi proseguire verso la nostra zona preferita di Tresigallo, che è Viale Roma. La prima tappa che ti accoglie è la Ex Casa del Fascio, di cui puoi vedere dall’esterno ancora la struttura originale. La scritta BAR ROMA, ancora dell’epoca, realizzata in pietra artificiale evoca i caratteri futuristici ed è identificativa dell’attività che vi si svolgeva all’epoca al suo interno;
- la Casa della Cultura, ex Casa del Balilla poi Casa della G.I.L, era il luogo della formazione fisico-ideologica dei giovani fascisti. Un elemento importante da conoscere è che la costruzione l’edificio ripropone in pianta le medesime proporzioni del Partenone;
- a due passi da qui c’è la celebre struttura azzurra con la scritta SOGNI sotto cui tantissime persone si sono scattate una foto. Ed ecco un altro aneddoto: in origine questi erano i Bagni e la scritta originaria era Bisogni.
E ci leghiamo proprio a questa location per darti un’informazione di visita su cosa vedere a Tresigallo e dintorni. Se inizi il tuo itinerario dall’urban center “Sogni”, in Via del lavoro 4, puoi attivare la tua posizione sullo smartphone e ascoltare le audioguide che ti condurranno alla scoperta di 20 tappe, per un totale di 80 minuti di passeggiata.
Gherardi e il villaggio del cinema
Il nostro itinerario alla scoperta di cosa vedere a Tresigallo e dintorni non finisce qui: ci spostiamo in appena 8 minuti d’auto verso il Comune di Jolanda di Savoia e precisamente nel borgo di Gherardi che sta diventando a tutti gli effetti un nuovo villaggio del cinema.
Ma di che cosa si tratta? L’obiettivo di questo progetto è quello di rivitalizzare questo borgo attraverso la cultura, precisamente il cinema. Proprio qui si trova la sede della casa di produzione Controluce che è stata fondata da Valeria Luzi e Stefano Muroni.
Il progetto prevede vari step: il primo, già realizzato, consiste nella creazione di opere di arte urbana con un forte legame con il territorio e il cinema, poi nasceranno uno studentato, una sala montaggio e alcune aule per la formazione di studenti e studentesse.
Noi lo abbiamo visitato e abbiamo visto le 5 opere:
- “La neve nel bicchiere” di Florestano Vancini, realizzato da Wasp;
- “Riso amaro” di Giuseppe De Santis, realizzato da Mozone,
- “La donna del fiume” di Mario Soldati, realizzato da Giulia Pasa Frascari;
- “Il giardino dei Finzi Contini” di Vittorio De Sica, realizzato da Basik;
- “E. T. – L’extraterrestre” di Steven Spielberg, realizzato da Bolo e Paolo Psiko.
Si tratta di un progetto in work in progress molto ambizioso e visionario: se fai tappa a Tresigallo noi ti consigliamo di proseguire il tuo viaggio e visitare anche Gherardi!
E ultimissimo consiglio se ti muovi in auto: a 15 minuti da Tresigallo c’è anche Copparo che ospita la bellissima Villa Bighi. Dimora originaria dell’artista e graphic designer Dante Bighi e oggi centro di produzione culturale e si può visitare gratuitamente su appuntamento!
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