Cascina della Cuccagna, mangiare biologico a Milano
La città della moda, dell’industria, del design, del caos, dello smog, delle feste. Milano ha sempre arrancato a livello di reputazione di destinazione, assumendo un’immagine lontana anni luce dal concetto di sostenibilità. In realtà come tutte le metropoli, anche Milano ha i suoi angoli di verde dove poter godere di parchi, sole, relax e persino ristoranti biologici a km zero. Vivere e mangiare biologico a Milano quindi è possibile, bisogna solo trovare i posti giusti, come la Cascina della Cuccagna.
Con l’arrivo (e la fine) di Expo 2015, Milano ha deciso di dare un taglio con la sua immagine passata e guardare dritto al futuro rispondendo ai trend, ma soprattutto alle necessità del momento: alimenti biologici, sani, coltivati localmente e con un minimo impatto ambientale.
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Uno dei posti più innovativi della città, dove poter davvero scoprire il significato di biologico a Milano è la Cascina della Cuccagna (via Cuccagna, angolo via Muratori), un progetto nato a fine anni ’90 da un gruppo di abitanti della zona di Porta Romana, organizzati in una cooperativa. Ad oggi, la Cooperativa è riuscita a restaurare gran parte della meravigliosa cascina milanese risalente al 1695, ricavandone uno spazio pubblico luogo di incontro, apprendimento, ma soprattutto luogo di un tempo libero più sostenibile a disposizione dei milanesi.
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La cascina ha al suo interno orti e serre didattiche, una bottega che vende prodotti tipici locali, il bar-trattoria-foresteria “Un posto a Milano” con menu biologico e bevande artigianali, spazi per eventi culturali e artistici, una ciclofficina, una fioreria, uno spazio ludico ed educativo per le famiglie. Una cosa è certa: i progetti per il futuro sono numerosissimi.
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Quello che più colpisce del ristorante è il concetto di cucina come ponte culturale tra metropoli e campagna, promuovendo un’alimentazione sana e genuina. A questo punto è logico pensare alla classica trattoria casereccia, in realtà il ristorante della cascina è molto innovativo e i suoi piatti sono un universo di sapori da provare. L’attenzione non è solo alla qualità degli ingredienti locali e biologici, ma è anche nei metodi di preparazione e nel trasformare piatti tipici di altre regioni, in tipicità locali. Un esempio?
Il cannolo siciliano salato con polenta, baccalà mantecato e pistacchi, oppure il parfait di fegatini di pollo con gelato alla cipolla grigliata e crostini di pane.
Non siete ancora soddisfatti? Questo è il mio preferito: si chiama “Uovo 65” ed è fatto con uova cotte a 65 gradi servito con spuma alla carbonara di zucca e pop corn di parmigiano reggiano.
Sicuramente, Un posto a Milano insegna come la cucina tipica possa essere decontestualizzata, stravolta, reinventata senza perdere il suo tratto genuino e sano.
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Il progetto della Cascina della Cuccagna nasce per sviluppare tre aree di intervento: ambiente e alimentazione, cultura e territorio, coesione e integrazione. All’interno di ciascuna area strategica sono poi stati individuati obiettivi e azioni da intraprendere, per contribuire a una maggiore vivibilità, sostenibilità e a uno stile di vita biologico a Milano.
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La Cascina della Cuccagna è una vera “boccata d’aria fresca” nello stress metropolitano, un fiore in mezzo al cemento, come la definiscono i suoi stessi ideatori. Un angolo di pace e relax che permette di isolarsi dalla frenesia per godersi un assaggio di vita rurale, nel cuore della città. Quasi come una dimensione parallela, non appena si varca la soglia d’ingresso si viene trasportati da un diverso stile di vita: più lento, sano e piacevole. Un grande progetto, che richiama repliche in tutto il territorio milanese, di cui troppo spesso si dimenticano le potenzialità, non solo economiche ma anche e soprattutto, ecologiche.
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