Bologna dove fare merenda
Bologna è da sempre una delle mie città preferite, perché riesce ad esprimere lo spirito emiliano, pur rinnovandosi spesso. Una tradizione innovativa potremmo chiamarla, data soprattutto dalla presenza di una delle maggiori università italiane e quindi di giovani da tutta Italia, ma anche da tutto il mondo che fanno di Bologna la propria casa temporanea o permanente. Mi piace tornarci spesso appena ho un po’ di tempo libero, camminare sotto i portici, fare un aperitivo nelle sue piazze, girare tra i vicoli del centro storico sbirciando dentro alle botteghe, ai negozi, alle librerie, alle mostre. Una città che ha sempre una proposta da offrire a livelle artistico, culturale, musicale e anche enogastronomico, non è scontato trovare soprattutto in Italia una città che sia sempre pronta con nuove proposte, al passo con le correnti europee. Un esempio?
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Si è svolta dal 3 ottobre fino al 1 novembre la Biennale di Fotografia, realizzata e promossa dalla Fondazione MAST, dal tema Foto/Industria. Si tratta di una serie di esposizioni di fotografi internazionali diffusa nel centro storico della città, ognuna in una diversa sede e tutte completamente gratuite. Una vera biennale dal carattere mondiale organizzata perfettamente, che offre la possibilità di visitare diverse parti della città e magari, fermarsi tra una mostra e l’altra a bere un caffé, fare un aperitivo o una merenda in qualche locale carino sotto i portici. Non sempre però quando si passeggia per una città, si riescono a trovare i posti giusti al momento giusto, ad esempio a me capita spesso di avere una voglia irrefrenabile di fare aperitivo e di trovare solo sale da té, o cercare disperatamente un posto a Bologna dove fare merenda e trovare solo enoteche.
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Fortunatamente a volte invece, si ha la fortuna di incontrare il posto giusto ed è proprio quello che mi è successo lo scorso sabato, tra una tappa e l’altra della Biennale di Fotografia. Se cercate un posto adatto a Bologna dove fare merenda, ecco due consigli per non sbagliare!
Colazione da Bianca
Appena si guarda l’interno dalla vetrina sembra di essere catapultati in una casa delle bambole, pareti tra il rosso e l’arancione, mobili stile shabby e tanti tavolini (spesso pieni) in cui sfilano torte, centrifughe, frullati, cioccolate calde, té da ogni parte del mondo e caffé da perderci la testa. Colazione da Bianca è una pasticceria in via Santo Stefano, una delle più suggestive di Bologna in pieno centro storico, con un menù sia dolce, che salato davvero particolare.
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Semplice nel suo carattere, si presentano con “chi è Bianca?”, Bianca è la creatrice di questo locale in cui sia in inverno che in estate, entrarci significa passarci almeno un paio di ore tanto scorre veloce il tempo al suo interno. Un posto per chi ama sia i prodotti locali, sia per chi invece è un irrefrenabile viaggiatore e vuole scoprire sapori particolari. Da non perdere sono la crostata di cioccolata fondente e frutti di bosco, la torta al limone con meringa e i té orientali. Con un sorso di té cinese affumicato Lampsang Souchong mi è sembrato di girare il mondo;
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I dolci di Nonna Vincenza
Una ventata di autentica Sicilia in piena Emilia Romagna. È una pasticceria tipica, originaria di Catania che ha varcato però i confini regionali per arrivare anche a Roma e Bologna. Un’aria di casa e di quelle merende che si facevano da piccoli, dalla nonna che in questo caso è la storia di nonna Vincenza tra cassatelle, dolci al pistacchio, paste di mandorle e il rosolio alla cannella, limone, alloro, salvia e tanti altri gusti. Le ricette sono tutte originali e sono quelle che Vincenza aveva imparato da zia Provvidenza, la pasticciera del paese che preparava i dolci per tutte le occasioni speciali. L’ambiente del locale di Bologna è molto particolare perché unisce la tradizione con elementi moderni, tanto che a primo impatto non vi sembrerà una pasticceria siciliana, ma una volta entrati, non avrete più dubbi.