Pausa caffè con l’instagramer: Benedetto Demaio

Dopo la chiacchierata con la bravissima Giorgia Polo, oggi siamo felici di aver conosciuto un artista creativo e originale: lui si chiama Benedetto Demaio e lavora come insegnante d’arte e immagine e illustratore di libri d’infanzia. Quello che più ci ha colpito di Benedetto è il fatto che giochi con l’arte, sperimentando le proprie idee e il proprio estro creativo attraverso disegni ed illustrazioni, dipinti e fotografie.

[blockquote text=”La passione che più mi rappresenta è l’amore per l’arte figurativa in tutte le sue forme, disegno, pittura, illustrazione. Mi accompagna da quando sono nato, ha influenzato i miei studi e la mia formazione ed è diventata il mio lavoro. Poi c’è la musica; la ascolto, la compongo, scandisce i miei momenti creativi da sempre, è un’amica fedele. E quindi arrivano i libri, la lettura, le parole scritte, le storie e i racconti, pagine delle quali non so fare a meno.” text_color=”” width=”” line_height=”undefined” background_color=”” border_color=”” show_quote_icon=”yes” quote_icon_color=””]

 

benedetto demaio

@Benedetto Demaio

Una visione dell’arte a 360 gradi, priva di quelle categorizzazioni sterili che portano a dividere invece che unire. Il talento di Benedetto si esprime attraverso la pittura e la fotografia, il disegno e la musica: un mondo colorato e ricco di emozioni, a cui ognuno di noi può accostarsi liberamente. Come fare? Basta accedere alla sua gallery su Instagram o alla sua pagina facebook per concedersi un viaggio dalle tinte fredde e dal fascino irresistibile.

[blockquote text=”Ho scoperto Instagram un po’ per caso, tramite amici che avevano già scaricato l’app e la usavano regolarmente. Non ho però creato subito il mio profilo, anzi, ci ho messo quasi un anno a decidermi; avevo un po’ di timore a condividere la mia creatività (per me significa mettermi a nudo). Poi ho preso coraggio e superata l’impasse iniziale, ho aperto il profilo.È bastato poco per capire che non avrei più potuto farne a meno; Instagram crea dipendenza! Facendo un discorso più ampio sul ruolo di Instagram, come app artistica o app di foto ritocco e condivisione, potremmo aprire pagine e pagine di dissertazione infinita senza raggiungere una soluzione che valga come risposta universale. Credo che più interrogarsi sulla validità artistica dell’app, sia utile soffermarsi sul suo potere di condivisione. È uno degli aspetti che analizzo di più con i miei alunni, ne parlo quasi ogni giorno. Una delle prime parole che pronuncio quando parlo con loro dell’arte oggi, è sempre “sharing”, per sottolineare che il potere di ogni opera entra in azione quando viene mostrata agli altri, quando è condivisa con gli altri, quando è immersa in un contesto sociale che la lascia libera di evolversi nell’interpretazione degli spettatori passando attraverso la loro percezione. Questo è il vero potere artistico di Instagram.” text_color=”” width=”” line_height=”undefined” background_color=”” border_color=”” show_quote_icon=”yes” quote_icon_color=””]

benedetto demaio

@Benedetto Demaio

Il potere di condivisione di Instagram è senza dubbio una delle caratteristiche più affascinanti di questa app che ha la fortuna di vantare la presenza di una forte community di instagramer. Grazie alla possibilità di condividere la propria visione di ciò che ci circonda, ognuno di noi può scambiarsi feedback e opinioni con persone provenienti dall’altra parte del mondo come dalla via dietro casa. Instagram può unire e farci sentire più vicini.

[blockquote text=”Instagram mi ha dato la possibilità di allargare il mio campo di possibilità. È questa la cosa più bella. Possibilità che si concretizzano nelle nuove conoscenze fatte, nelle nuove amicizie costruite, nella vastità e varietà di incontri avvenuti grazie al social, nell’umanità varia e meravigliosa conosciuta tramite la community, vero valore aggiunto di Instagram. Questo è l’aspetto di cui sono grato, davvero tantissimo. Poi naturalmente ci sono i riconoscimenti in campo professionale, le interviste, le recensioni, gli articoli sulle riviste e sui siti, le menzioni e le richieste di collaborazione. Tutto bellissimo e prezioso per chi come me ha fame e voglia di condivisione.” text_color=”” width=”” line_height=”undefined” background_color=”” border_color=”” show_quote_icon=”yes” quote_icon_color=””]

benedetto demaio

@Benedetto Demaio

Abbiamo chiesto a Benedetto Demaio quale siano la fonti d’ispirazione per i suoi scatti e soprattutto da dove derivi la scelta del colore che usa come cardine del suo piano editoriale:

[blockquote text=”L’ispirazione è irrazionale ed incomprensibile, arriva senza preavviso e si manifesta esplodendo nella mente, così, senza una causa apparente. Ogni cosa può essere fonte di ispirazione se si è predisposti ad accoglierla. Io sono un osservatore vorace e un immagazzinatore avido, non mi stanco mai di cercare potenziali fonti per eccitare l’immaginazione e stimolare la creatività. Ho fatto tesoro di tutto ciò che nel corso degli anni ho visto: opere d’arte, dipinti, sculture, istallazioni, film, riviste, foto, spettacoli, musei, architetture, luoghi, oggetti, tutto quello che è passato attraverso i miei occhi. Qualunque cosa diventa un punto di partenza, l’incipit di un racconto, ed ha insito nella sua natura un mondo di possibilità creative tutte da scoprire e svelare. Osservare, memorizzare e immaginare, questo è il segreto. ” text_color=”” width=”” line_height=”undefined” background_color=”” border_color=”” show_quote_icon=”yes” quote_icon_color=””]

benedetto demaio

@Benedetto Demaio

[blockquote text=”Ho scelto un colore per raccontarmi, per parlare del mio mondo e delle mie passioni. È un po’ come una firma, un segno distintivo, un frammento di DNA che mi riconduce alle mie origini, al luogo della mia infanzia, al mio mare. Ho preferito da sempre i colori freddi a quelli caldi. Ho amato il blu oltremare da bambino, ho dipinto per lungo tempo usando quasi esclusivamente il blu di Prussia, ho avuto un periodo in cui il verde Veronese dominava la mia tavolozza, poi il ciano mi ha rapito brevemente trasformandosi oggi in turchese. Tutti questi colori hanno comunque una cosa in comune, appartengono a quella gamma cromatica che è tipica del mio mare, fanno parte delle sue sfumature, sono le tonalità caratteristiche di quando è agitato che degradano dal largo alla riva, dal più scuro al più chiaro. Rappresentano in un certo senso la mia appartenenza ad un luogo che mi ha visto nascere e formare, alla mia casa.” text_color=”” width=”” line_height=”undefined” background_color=”” border_color=”” show_quote_icon=”yes” quote_icon_color=””]

benedetto demaio

@Benedetto Demaio

Un racconto personale ed intimo delle proprie origini e del proprio mondo interiore: questa è la scelta artistica di Benedetto. Ma ognuno di noi deve trovare la propria chiave interpretativa e servirsi delle proprie conoscenze per sviluppare un progetto il più possibile personale e coerente. Ecco alcuni consigli di Benedetto:

[blockquote text=”Per scattare uso preferibilmente lo smartphone, il mio fedele iPhone 5S, che è sempre con me e che sfrutto in tutto il suo potenziale. Mi piace l’idea della mobile photography e credo che sia bello “educare” gli utenti all’utilizzo efficace dello smartphone ed invogliarli a sperimentare e creare partendo da questo strumento. Non si arriva di certo ai livelli delle reflex professionali, ma non cerco neanche di paragonarmi ad un fotografo, sono piuttosto un artigiano di immagini e il mezzo che ho scelto compie egregiamente il suo compito. Poi certo, le competenze tecniche servono in ogni campo; aiutano laddove non arriva la creatività oppure ne rafforzano l’intento comunicativo. La velocità con cui le app di comunicazione visiva si sono evolute e la diffusione di software di grafica professionali sempre più user-friendly, ha dato luogo ad un fenomeno che ha un duplice effetto: da un lato quello positivo della comparsa di figure incuriosite da questo mondo virtuale creativo, impavidi sperimentatori digitali e giocolieri dell’immagine; dall’altro quello negativo delle stesse figure che nella maggior parte dei casi rimangono vittime del fascino irresistibile di forme e colori, inconsapevoli creatori di un universo visivo dove non esistono regole se non quelle del proprio gusto personale e del libero sfogo all’estro immaginativo. In medio stat virtus, dunque, e fare uso di una creatività in modo consapevole e coscienzioso, aiuta a costruire un messaggio visivo efficace che lo rende riconoscibile e identificabile e quindi diverso dalla massa.” text_color=”” width=”” line_height=”undefined” background_color=”” border_color=”” show_quote_icon=”yes” quote_icon_color=””]

benedetto demaio

@Benedetto Demaio

Sguardo curioso, desiderio di sperimentare e mettersi alla prova: questa è la ricetta consigliata da Benedetto Demaio. Un modo coerente per accostarsi all’uso di Instagram, cercando di coglierne tutte le potenzialità. Ma per chi fosse ancora incerto su come sviluppare il proprio piano editoriale, ecco alcuni nomi di instagramer a cui ispirarsi e un ultimo consiglio:

[blockquote text=”Ci sono molti Instagramer che ammiro e che ritengo grandi fotografi e creativi, ma tra tutti ne scelgo cinque. I primi tre sono italianissimi ed hanno uno stile unico e inconfondibile: @finnanofenno (Carlo Alberto Giardina), @remmidemmi (Sandro Giordano) e @perrycolante (Andrew Zonzini). Poi ci sono il portoghese @joselourenco (José Lourenço) e lo spagnolo @javicalleja (Javier Calleja). Infine l’unico vero consiglio che mi sento di dare è quello di nutrire l’immaginazione. Bisogna far sì che la creatività cresca e per farlo è necessario sfamarla di cose belle, di disegni, dipinti, foto, film, musica, tutto. Questo è il segreto! E soprattutto bisogna divertirsi e giocare con tutto ciò che ispira l’invenzione, bisogna sperimentare e avere una storia bella e credibile da raccontare nel modo più divertente possibile. Questa è l’unica regola!” text_color=”” width=”” line_height=”undefined” background_color=”” border_color=”” show_quote_icon=”yes” quote_icon_color=””]

benedetto demaio

@Benedetto Demaio

Nel ringraziare Benedetto Demaio per questa piacevolissima chiacchierata, gli abbiamo chiesto che cosa non può mai mancare sulla scrivania mentre si dedica al lavoro:

[blockquote text=”Facile: una Moleskine, matita e gomma, un pennello e un barattolo del mio turchese!” text_color=”” width=”” line_height=”undefined” background_color=”” border_color=”” show_quote_icon=”yes” quote_icon_color=””]

 

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