L’Africa di Salgado a Reggio Emilia: la mostra che non puoi perdere
Qualche giorno fa ci siamo ritagliate un paio d’ore per visitare la mostra Africa di Salgado a Reggio Emilia. Quando, ormai alcuni mesi fa, abbiamo letto la notizia che il famoso fotografo brasiliano era stato contattato dai ragazzi di Binario 49 e aveva deciso di mettere a disposizione oltre 100 fotografie, quasi non ci potevamo credere. In passato abbiamo visitato diverse sue retrospettive, ma sempre in grandi metropoli, e averlo nella nostra piccola città è stata un’autentica soddisfazione. Vivere questa mostra è stata una delle esperienze più intense della nostra vita, tanto che forse per la prima volta abbiamo deciso di non fare IG stories a riguardo, ma di metabolizzare tutto nei giorni successivi per raccontarvi le nostre impressioni sul blog.
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@Sebastião Salgado
Binario 49 e la email a Salgado
Partiamo dall’inizio: come è arrivata a Reggio Emilia la mostra Africa di Salgado? Tutto nasce da tre ragazzi, Khadija Lamami, Claudio Melioli e Alessandro Patroncini che sono i gestori di Binario49, il caffè letterario in via Turri, nel cuore del quartiere più multetnico e problematico di Reggio Emilia. Claudio che è un ricercatore astrofisico e ha lavorato diversi anni in Brasile come operatore sociale e come astronomo, ha proposto di contattare Sebastião Salgado per proporgli di esporre le sue fotografie nel complesso quartiere della periferia reggiana. Quasi per magia, dopo alcuni giorni, è arrivata la telefonata del fotografo brasiliano che si è reso disponibile a “prestare la mostra Africa“, senza chiedere in cambio nessun compenso.
Che dire? Sognare in grande a volte regala delle autentiche meraviglie e questo ne è un esempio. Così, dal 9 febbraio al 24 marzo, potrai ammirare questa splendida mostra in due sedi reggiane: al Binario49 di via Turri e allo Spazio Gerra, in via XXV Aprile 2. E il costo previsto per la visita? Zero. Regalare bellezza a chi nella vita di bellezza ne ha ricevuta ben poca, è uno dei messaggi più forti dietro all’organizzazione di questa retrospettiva. Ovviamente però, chi ne ha la possibilità, può offrire una donazione e noi ti consigliamo assolutamente di farlo perché la vera arte merita di essere apprezzata, ma anche sostenuta.
@Travel on Art
Africa di Salgado a Reggio Emilia
Curata da Lélia Wanick Salgado, moglie del fotografo, Africa offre una retrospettiva su 30 anni di reportage realizzati a partire dagli anni Settanta nell’Africa sub-sahariana, ripercorrendo l’esperienza dell’autore nel continente africano dalle guerre di indipendenza alle catastrofi naturali, offrendo immagini in bianco e nero che urlano con una forza inaudita tutto quello che è il dramma dell’Africa.
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La mostra, che è strutturata appunto in due diverse location, è divisa in due parti: la prima parte raccoglie il lavoro realizzato nei viaggi e nelle esplorazioni di Salgado tra il 1974 e il 2005 nel sud del continente tra Mozambico, Malawi, Angola, Zimbabwe, Sud Africa, Ruanda, Uganda, Congo, Zaire e Namibia, mentre la seconda è dedicata ai reportage realizzati dal 1973 al 2006 nelle Regioni dei Grandi laghi tra Repubblica Democratica del Congo, Burundi, Tanzania, Zaire, Kenya Ruanda e nelle regioni sub-sahariane Mali, Sudan, Somalia, Chad, Mauritania, Senegal, Etiopia.
@Sebastião Salgado
Perché visitare questa mostra?
L’Africa è un continente magico e misterioso, che offre tesori di inestimabile valore e allo stesso tempo drammi che non si possono nemmeno immaginare. Nonostante lo studio, la lettura di libri e di articoli, gli scatti che ci siamo trovate di fronte ci hanno fatto provare un brivido che non potremo dimenticare facilmente. Volti di uomini, donne, bambini e anziani, si sovrappongono l’uno con l’altro, rendendoti inerme davanti a tanta devastazione. Il dramma della natura e dell’essere umano emerge come uno schiaffo in pieno viso, lasciandoti completamente basito davanti a tutto questo dolore.
Lo stesso fotografo brasiliano nel video della conferenza tenuta per il TED a Los Angeles nel 2013, che potrai vedere al terzo piano di Spazio Gerra, ha svelato che la sofferenza che ha provato durante i suoi viaggi in Africa, lo ha portato ad ammalarsi fisicamente. Davanti a questo malessere emotivo e fisico, il suo medico di fiducia gli ha detto che l’unica soluzione era tornare a casa ed allontanarsi per qualche tempo dalla fotografia, e così ha fatto.
In un periodo storico come quello in cui viviamo, in cui la paura dell’altro e il giudizio regnano sovrani, visitare Africa di Salgado a Reggio Emilia diventa un imperativo categorico, oltre che morale, per ognuno di noi. Confrontarsi con una realtà in bilico tra inferno e paradiso, ci ha spinte a rimettere in discussione tante pseudo certezze dietro a cui ci nascondiamo durante la quotidianità. Se anche tu senti il bisogno di metterti in discussione e vivere un viaggio fotografico indimenticabile, questa è davvero l’occasione perfetta per te.
PH copertina: Sebastião Salgado
Si ringrazia per le foto Spazio Gerra