Volterra cosa vedere: la guida completa tra arte, ristoranti e natura

Quando si pensa a Volterra in Toscana, la mente vola alle sue mura etrusche imponenti, al libro della saga Twilight, ad un calice di vino rosso fermo e all’autentica bellezza italiana che conquista al primo sguardo. Questa meravigliosa città viene spesso scelta come destinazione per un’escursione di una giornata, ma chi le dedica più tempo si renderà immediatamente conto che per apprezzare tutti i suoi tesori serve molto più di un giorno. Volterra non è un paese da cartolina, ma una città che ha saputo creare un file rouge tra antico e contemporaneo, coltivando la sua bellezza con pazienza e dedizione. Per questo motivo abbiamo deciso di raccontarti cosa vedere a Volterra tra arte, ristoranti, natura e molto altro ancora: sei pronto a partire con noi per questo viaggio nel tempo?

Cosa vedere a Volterra tra antico e contemporaneo

Volterra è stata una città-stato dell’Etruria e conserva ancora intatte le sue origini etrusche; di quell’epoca infatti restano la Porta Diana, la cinta muraria, l’Acropoli, la Porta all’Arco e molto altro ancora. In questa nostra guida su cosa visitare a Volterra non troverai solo le preziose testimonianze storiche del suo passato glorioso, ma anche tantissime ispirazioni che conquistano gli appassionati di arte contemporanea.

cosa vedere volterra copertina

@Travel on Art, opera Mauro Staccioli San Giacomo in Fognano

Opere di land art di Mauro Staccioli

Se viaggi in auto tra le strade di campagna di Volterra, più volte ti capiterà di ammirare opere d’arte imponenti, che si ergono in punti panoramici straordinari, raccontando la vita di uno degli scultori toscani più famosi dei nostri tempi. Mauro Staccioli, volterrano di nascita e cosmopolita per vocazione, ha raggiunto la fama internazionale e, all’apice della sua carriera di artista, ha deciso di regalare alla sua città natale delle opere meravigliose. Nel 2009 è stata inaugurata la mostra intitolata “Luoghi di Esperienza 2009” con 18 opere che sono state inserite nel territorio per creare un museo a cielo aperto, gratuito e visitabile tutto l’anno.

Leggi anche: Parchi di Land Art in Italia, quali visitare

Oltre alla bellezza delle opere, che incantano al primo sguardo, ciò che conquista è il fatto che ogni luogo che ospita i capolavori di Staccioli ha un legame diretto con l’artista toscano, evocando ricordi ed esperienze della sua vita. Se ti stai chiedendo cosa vedere a Volterra tra antico e contemporaneo, questo percorso di land art è sicuramente una chicca imperdibile. Ecco quali sono alcune delle sculture che abbiamo visitato durante il nostro tour:

  • i lunghi steli colorati dell’opera Al bimbo che non vide crescere il bosco, che per Staccioli raffigurano gli alberi della vicina foresta di Berignone, si trovano nel Podere San Nicola, al bivio per Mazzolla;
  • sulla strada statale 68 di Volterra, nel tratto che da Volterra conduce alla frazione di Saline, puoi ammirare due delle nostre opere preferite che sono il Tondo Pieno, realizzato in cemento e ferro, e La Boldria che è un tondo aperto ad anello;
  • il Portale è un’altra opera molto conosciuta, visitabile all’ingresso della Fattoria Lischeto. Mentre, poco prima della Cantina Monterosola si trova  un’altra opera rappresentativa che è Primi Passi, l’ellisse;
  • presso l’Agriturismo San Giacomo, a pochi minuti da Volterra, è posizionata un’altra scultura, forse la più nota che è realizzata in cemento rosso e ferro ed evoca una virgola, intitolata San Giacomo in Fognano. Questo arco rovesciato, posizionato su un poggio pianeggiante prima del dirupo, sottolinea sia le sinuose colline volterrane sia le asprezze inattese del territorio.

Se vuoi proseguire nel tuo tour alla scoperta della land art e sei in cerca di una mappa con tutte le informazioni, ti consigliamo di rivolgerti all’Ufficio del Turismo di Volterra che ti fornirà una cartina con tutte le specifiche.

Ex Ospedale Psichiatrico Volterra

Un luogo di Volterra complesso ed intenso allo stesso tempo è l’ex Ospedale Psichiatrico, una struttura enorme con 40 reparti, oggi in parte abbandonati e in parte riadattati per un nuovo uso. Alcuni degli edifici del vecchio manicomio, ad esempio, ospitano oggi l’Ospedale Civile, la Asl e il Museo del Manicomio. La data di fondazione della struttura risale al 1888, con la costituzione di una sezione per “dementi” all’interno del ricovero di mendicità dell’ex convento di San Girolamo. Tra il 1910 e il 1916 lo sviluppo edilizio del manicomio seguì alcuni interventi di nuova costruzione, ampliamenti e ristrutturazioni affidati all’opera dei ricoverati, degli infermieri, degli operai dipendenti dall’istituto, fino all’abbandono a seguito dell’entrata in vigore della Legge Basaglia.

volterra-cosa-vedere-ex-ospedale-psichiatrico

@Travel on Art, Ex Ospedale Psichiatrico Volterra

L’ex Ospedale Psichiatrico di Volterra negli anni è diventato un luogo non solo della memoria, ma anche dell’arte: nel 2002, in uno dei padiglioni, si tenne un’esibizione dell’artista Marina Abramović e sono custodite anche opere di celebri street artist italiani che hanno lasciato un segno indelebile. Tra tutti gli artisti che sono entrati in contatto con questo luogo, uno spicca più degli altri: parliamo di Fernando Nannetti, paziente della struttura originario di Roma, che fece il suo ingresso nel manicomio nel 1958, con l’accusa di oltraggio a pubblico ufficiale, tanto da essere confinato nel reparto giudiziario. Per circa 10 anni, utilizzando la fibbia in dotazione alla sua divisa, Fernando ha inciso instancabilmente sul muro del giardino del reparto Ferri, un lunghissimo graffito composto da segni, parole e disegni. Chiuso in un totale mutismo, iniziò ad esprimere così il suo vastissimo universo interiore e poter toccare dal vivo quel che rimane di quel muro è stata una delle esperienze più commoventi che abbiamo mai vissuto in viaggio.

Momentaneamente l’ex Ospedale Psichiatrico non è visitabile, ma tra qualche mese sarà nuovamente possibile partecipare alle visite guidate: su questo ti terremo aggiornato.

Museo Etrusco Guarnacci

Il Museo Etrusco Guarnacci è un’altra tappa irrinunciabile del tuo itinerario a Volterra: la sua storia risale al 1761 quando il nobile abate Mario Guarnacci donò il suo straordinario patrimonio archeologico a Volterra, sua città natale. La collezione, seconda solo al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, raccoglie reperti che vanno dal periodo preistorico fino al periodo ellenistico in cui Volterra ebbe il suo maggiore sviluppo.

Tra le opere più famose che spiccano all’interno della collezione c’è l’Ombra della Sera, una scultura votiva in bronzo che raffigura un ragazzo. La sua celebrità è dovuta in particolare alla forma allungata del corpo che assomiglia ad un’ombra umana, rivelando una straordinaria contemporaneità artistica. L’allungamento innaturale e al tempo stesso le perfette proporzioni della figura rendono l’ex-voto un capolavoro della scultura etrusca del III sec. a.C..

La seconda opera molto significativa della collezione è l’Urna degli sposi, che raffigura due anziani coniugi distesi sul letto del convivio con i volti fortemente caratterizzati, modellati in terracotta. Durante il nostro tour alla scoperta dei tesori del museo, è stato molto interessante cogliere alcuni aspetti della civiltà etrusca, come l’importanza del ruolo della donna. Al termine della visita, ti consigliamo di non dimenticare di concederti una passeggiata nello splendido giardino interno del Palazzo, ideale per scorgere alcuni inediti angoli delle vie di Volterra.

Il museo è visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 19 nel periodo estivo (da marzo al 4 novembre) e tutti i giorni dalle 10 alle 16.30 nel periodo invernale (dal 5 novembre a metà marzo). Puoi acquistare un biglietto cumulativo con la Volterra Card al costo di 16 euro che ti dà accesso a: Museo Etrusco, Pinacoteca, Palazzo dei Priori, Teatro Romano, Acropoli e Cisterna Romana e Ecomuseo dell’Alabastro. 

Pinacoteca e Museo Civico

Un’altra tappa interessante per gli appassionati d’arte è la Pinacoteca di Volterra, che fu costituita nel 1905 grazie all’illustre storico dell’arte Corrado Ricci. Dal 1982 viene ospitata nelle sale del Palazzo Minucci-Solaini, l’unico palazzo volterrano a conservare quasi intatto il suo aspetto rinascimentale. Passeggiando da sala a sala, si possono ammirare statue lignee, ceramiche medievali, un ricco medagliere e un assortimento di monete.

Tra le opere più significative, oltre alla celebre e grandiosa tavola della Deposizione del Rosso Fiorentino, spiccano anche la Pietà di Francesco Neri da Volterra e la pala del Cristo in Gloria di Domenico Ghirlandaio. La Pinacoteca organizza mostre e prestiti in collaborazione con altri enti ed istituti, con particolare riguardo al patrimonio culturale cittadino. All’interno del programma della Pinacoteca, sono previsti anche seminari e attività didattiche.

Il museo è visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 19 nel periodo estivo (da marzo al 4 novembre) e tutti i giorni dalle 10 alle 16.30 nel periodo invernale (dal 5 novembre a metà marzo). Il ticket di ingresso è incluso nella Volterra Card. 

Palazzo dei Priori

In una guida su cosa vedere a Volterra, non può mancare una parte dedicata al Palazzo dei Priori che è il più antico palazzo comunale della Toscana. La costruzione fu iniziata per volontà di Ildebrando Pannocchieschi, conte palatino dell’Impero e l’incarico fu affidato al maestro Riccardo da Como nel 1208.

Il palazzo è realizzato in pietra e la facciata è coronata da merli a semicerchio realizzati probabilmente nel XVI secolo. Un altro elemento di spicco della facciata sono le targhe di terracotta smaltate che rappresentano stemmi di famiglie fiorentine. Oggi è sede di parte degli uffici comunali oltre che di mostre temporanee degne di pregio.

Al di sopra del corpo principale svetta l’alta torre da cui si può godere una vista straordinaria su Volterra e la Val di Cecina, mentre all’ingresso hai la possibilità di ammirare l’opera contemporanea Garbugli NOF4, realizzata dagli studenti del Liceo Artistico Carducci di Volterra e vincitrice del primo premio al Concorso della Biennale Nazionale dei Licei Artistici italiani nel 2018.

Il Palazzo dei Priori è visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 19 e il ticket di ingresso è incluso nella Volterra Card. 

Cattedrale di Santa Maria Assunta e Battistero

La Cattedrale di Santa Maria Assunta si affaccia su Piazza San Giovanni ed è una delle location più interessanti di Volterra. Ricostruita dopo il terremoto del 1100, è stata ampliata nella seconda metà del ‘200 e restaurata nel 2019. L’interno, pur conservando nella struttura e nell’impianto la forma basilicale a croce latina a tre navate, offre un aspetto tardo-rinascimentale. La navata mediana e il transetto sono coperti da un soffitto a cassettoni e un altro elemento degno di nota è il portale marmoreo, costituito da materiale di reimpiego proveniente dal teatro romano di Vallebuona.

L’altare della Cattedrale è realizzato in Alabastro ed è stato realizzato dagli artigiani di Volterra in collaborazione con l’architetto Alessandra Fadda. Si tratta di un vero e proprio elemento artistico che esalta la tradizione artigianale, la storia e le grandi competenze locali.

Del complesso della cattedrale fa parte anche la grande Cappella dell’Addolorata, che ti consigliamo di non perdere, dove sono custoditi due gruppi statuari in terracotta dipinta, attribuiti ad Andrea della Robbia: il Presepio, con l’affresco della Cavalcata dei Magi e l’Adorazione dei Magi.

Parte integrante del complesso religioso della cattedrale di Volterra, è anche il Battistero che risale a prima dell’anno 1000. La vista dall’esterno conquista per la splendida alternanza di pietre chiare e scure, con un gioco policromo che stupisce al primo sguardo. L’interno, molto semplice ma intenso, invita al raccoglimento e alla riflessione, permettendo di ammirare le opere conservate, tra cui spiccano l’altare ed il fonte battesimale.

La Cattedrale e il Battistero sono visitabili fino al 30 ottobre tutti i giorni dalle 09:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00.

volterra cosa vedere centro

@Travel on Art, centro storico Volterra

Teatro Romano

Fuori dalla porta Fiorentina di Volterra, negli anni ’50 sono stati condotti degli scavi che hanno portato ad una straordinaria sorpresa: è stato messo in luce un edificio teatrale che risale all’età imperiale. Il teatro è stato costruito per volontà di due personaggi della famiglia dei CAECINAE, Aulo Caecina Severo e Gaio Caecina Largo, consoli il primo nel I secolo a.C. e l’altro nel 42 d.C.

Il Teatro Romano di Volterra è uno dei più belli e meglio conservati d’Italia e si trova nell’area archeologica di Vallebuona, nei pressi delle mura medievali. E proprio nel Medioevo il Teatro fu praticamente tagliato in due dalla costruzione della cinta muraria urbana. Il Teatro ancora oggi ospita numerosi spettacoli ed eventi, ti consigliamo di visitare il sito del Consorzio Turistico di Volterra per tutte le informazioni!

Il Teatro è visitabile tutti i giorni dalle 10.30 alle 17.30 e il ticket di ingresso è incluso nella Volterra Card. Consiglio importante: il teatro rimane illuminato tutte le sere fino alle 22, offrendoti una vista suggestiva come un viaggio nel tempo.

Parco archeologico Enrico Fiumi

Al Piano di Castello, dove sorgeva l’Acropoli della città etrusca, il parco è un’incantevole oasi verde delimitata dalle mura etrusche e da parte della Fortezza medicea. Qui sono state scoperte le fondamenta di due templi etruschi del terzo e secondo secolo avanti Cristo, resti di minori edifici coevi, e una cisterna di epoca romana del primo secolo avanti Cristo. Oggi, nel periodo estivo, ospita spettacoli ed incontri all’aria aperta.

Il sito archeologico è visitabile dal 20 giugno tutti i giorni dalle 10:30 alle 17:30 e il ticket di ingresso è incluso nella Volterra Card. 

Borgo San Giusto

Uscendo dalle mura di Volterra, un altro luogo di cui ci siamo innamorate è Borgo San Giusto. Lo conosci già? Fino al ‘700 con il nome di Borgo San Giusto si intendeva tutta quella parte dell’abitato collocata al fuori delle mura etrusche della Guerruccia, dove si trovava un’antica chiesa dedicata a San Giusto che è andata completamente distrutta nella frana delle Balze. Quella che spicca oggi sopra le case di Borgo San Giusto è la seconda dedicata a questo santo e il suo interno colpisce per l’eleganza minimale e la solennità.

A Borgo San Giusto, sul muro di fronte al Circolo Arci Casa del Popolo, è visibile un’opera di Lopez, un componente della crew toscana Elektro Domestik Force, che ha reso il suo personale omaggio all’alabastro e agli artigiani. Il soggetto dell’opera è Aulo Grandoli, detto “Il Pupo”, uno dei rappresentanti più originali della tradizione artigiana volterrana, colto nell’atto della creazione di un’ancora di alabastro.

Ti consigliamo poi di proseguire la tua passeggiata in Borgo San Giusto per ammirare le vecchie insegne dei negozi, le vie valorizzate da terrazze fiorite e la splendida vista sulle balze.

Via degli Artigiani

Tornando nel cuore del centro storico di Volterra, precisamente in via Porta all’Arco, puoi ammirare la via degli artigiani, in cui non mancano i laboratori artigianali, come quello di Spartaco che lavora il bronzo, e la splendida galleria d’arte contemporanea Kalpa Art Living, che collabora anche con Borgo Pignano, un relais che si dedica anche a mostre e residenze d’artista tra le colline di Volterra. Se sei un appassionato di arte contemporanea e ti stai chiedendo cosa vedere a Volterra, la galleria Kalpa Art Living è un incanto sia per la location sia per le opere proposte.

Alab’ ARTE, laboratorio alabastro

Una delle tappe più emozionanti del nostro itinerario a Volterra è stata sicuramente la visita ad Alab’ARTE, il laboratorio di alabastro di Giorgio Finazzo e Roberto Chiti. Si tratta di uno straordinario esempio di bottega artigiana di scultura che conquista al primo sguardo. Roberto e Giorgio uniscono le loro esperienze e la comune passione per questo lavoro, aprendo un laboratorio-bottega situato a soli 50 metri dall’importante Museo Etrusco Guarnacci.

Durante la nostra visita abbiamo parlato con entrambi, scoprendo che tra i loro clienti ci sono stati e ci sono ancora Anish Kapoor, i coniugi Merz, Chen Zhen e molti altri celebri artisti contemporanei che si sono affidati a loro per realizzare parte dei capolavori in alabastro. L’alabastro infatti è un materiale malleabile che riflette in modo unico la luce: vederlo lavorare dal vivo è un’esperienza che ti consigliamo di provare almeno una volta.

Il laboratorio è in Via Orti di Sant’Agostino, 28: ti consigliamo di chiamare o inviare una email per fissare una visita.

volterra-cosa-vedere-laboratorio-alabastro

@Travel on Art, Alab’ARTE

Dove mangiare a Volterra

Che in Toscana si mangi bene questa è ormai cosa nota, ma siamo rimaste molto contente perché non sono mancate interessanti proposte vegetariane nei diversi ristoranti in cui abbiamo mangiato. Ecco quindi alcuni consigli di locali, tra il centro e la campagna, in cui ti consigliamo di concederti una piacevole pausa enogastronomica:

  • il ristorante Etruria, in piazza dei Priori 6 nel cuore di Volterra, è un locale storico di fama internazionale che ha ospitato i più grandi esponenti della cultura italiana nel periodo del boom economico tra gli anni ’50 e ’80 del secolo scorso. Oltre a vantare degli interni meravigliosi, la proposta gastronomica è molto interessante: noi abbiamo gustato dei gnocchetti con funghi porcini e pecorino locale che erano una vera bontà;
  • il ristorante Dal Duca, in via di Castello 2, con il suo giardino interno è un concentrato di innovazione culinaria e tradizione. La cucina è curata dallo chef Genuino Del Duca che, oltre a rispettare rigorosamente la tradizione, utilizza i prodotti freschi e del territorio. La carbonara al tartufo è pura poesia;
  • l’osteria Fornelli, in piazza dei Fornelli, è il luogo perfetto per godersi un aperitivo con vista su tutta la Val di Cecina. Ti consigliamo di assaggiare una delle birre proposte dal birrificio artigianale locale Vapori di Birra: è possibile anche cenare e gustare i prodotti tipici del territorio;
  • la Fattoria Lischeto, oltre ad essere la location perfetta per osservare alcune delle opere di Mauro Staccioli, è anche un paradiso in terra, in cui si può soggiornare e vivere un pranzo indimenticabile. Noi abbiamo assaggiato i formaggi di pecora del posto e molti piatti vegetariani saporiti e gustosi, bevendo un ottimo vino bianco fermo della casa: consigliatissimo.

Dove si trova Volterra

Volterra si trova nella Val di Cecina, insieme ai Comuni di Montecatini, Pomarance, Monteverdi Marittimo e Castelnuovo Val di Cecina. Si tratta di un territorio ricco, conosciuto per la geotermia, la presenza di miniere e per la grande lavorazione artigianale dell’alabastro.

Volterra è situata in provincia di Pisa, in una posizione strategica che la pone a metà strada tra la costa di Cecina e Firenze, vicina anche ai borghi di Colle Val d’Elsa, Lajatico e Monteriggioni. Essendo il centro principale della Val di Cecina, è il punto di partenza perfetto per scoprire il territorio e ti consigliamo di non fermarti solo qui, ma di proseguire il tuo viaggio anche verso Montecatini dove potrai visitare l’antica miniera di rame con il museo, addentrandoti nei sotterranei, oltre alla torre del borgo che oggi è un B&B.

Leggi anche: Pisa e dintorni, cosa vedere

Se preferisci invece scoprire le meraviglie della natura con i paesaggi della geotermia e i geyser, non perdere la zona di Larderello, Sasso Pisano, Pomarance e Castelnuovo Val di Cecina. Siamo certe che non ti basterà una settimana per goderti tutta la bellezza di questa incredibile vallata della Toscana!

Vuoi ricevere i nostri ebook di viaggio gratuiti? Compila il form e riceverai 4 ebook pronti per te!






    Dichiaro di aver preso visione dell'informativa sulla privacy e autorizzo il trattamento dei miei dati personali.

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *