Pablo Picasso biografia, opere famose e falsi miti
Pablo Picasso è uno di quegli artisti che ha rivoluzionato la storia dell’arte.
Nonostante sia stato definito spesso come un artista che non sapeva disegnare, Picasso è diventato una delle personalità più influenti di tutto il Novecento.
Noi abbiamo avuto l’opportunità di visitare tantissime mostre a lui dedicate e di frequentare in più occasioni il Museo Picasso a Barcellona, che raccoglie una delle più vaste collezioni di opere dell’artista spagnolo, per questo oggi vogliamo parlare non solo della sua vita e della sua rivoluzione cubista, ma anche di alcuni aneddoti che hanno contribuito a renderlo un “personaggio”.
Indice
Pablo Picasso: vita in breve
Partiamo da un aneddoto: la maggioranza delle persone alla sua nascita riceve uno o due nomi e uno o due cognomi, ma per Picasso non è stato così. Il suo nome è composto da oltre venti parole e cioè Pablo Diego José Francisco de Paula Juan Nepomuceno María de los Remedios Cipriano de la Santísima Trinidad Martyr Patricio Clito Ruíz y Picasso.
Già solo con questa premessa, la sua storia non poteva essere ordinaria.
Pablo Picasso, per semplificare, è nato nel 1881 a Malaga ed è un figlio d’arte: il padre era un artista, insegnava disegno e fu proprio lui ad avvicinarlo alle arti visive quando era ancora un bambino. A questo proposito c’è un aneddoto interessante: secondo la madre le prime parole pronunciate da Picasso furono “piz piz”, l’abbreviazione di lapiz, che tradotto in italiano significa matita.
Dopo alcuni anni trascorsi in Galizia, Picasso si trasferì a Barcellona con la famiglia e con l’aiuto del padre aprì un piccolo atelier: le sue prime opere raccolsero un discreto successo. Poi la vita lo condusse a Madrid dove trascorse circa un anno, visitando molto spesso il Museo del Prado dove si lasciò affascinare dalle opere di Velazquez, El Greco e Goya.
All’età di 19 anni però Picasso seguì la sua vocazione e partì per Parigi, città che aveva sognato a lungo, e dopo alcune peripezie e vicende personali, ci si trasferì stabilmente nel 1904. Da quel momento in poi Picasso attraversò diverse fasi artistiche, ma possiamo dire che la sua prima opera di portata colossale fu Les demoiselles d’Avignon, realizzata nel 1907.
La stagione cubista era stata inaugurata: negli anni successivi, Picasso iniziò a godere di una solidissima notorietà e furono numerose le esposizioni tra il 1930 e il 1939 a New York, Parigi, in Spagna e in Inghilterra.
Possiamo dire che in questi anni Picasso realizzò l’opera per cui forse, tra tutte quelle dipinte, è più conosciuto: Guernica. Fuggito dalla Spagna nel 1936 a causa della guerra civile, ritornò in Francia dove venne incaricato, nel 1937, di realizzare una grande opera per rappresentare la Seconda Repubblica Spagnola e l’ispirazione fu lo sterminio della popolazione nella città di Guernica.
Al termine del secondo conflitto mondiale, decise di abbandonare Parigi e si rifugiò prima ad Antibes e poi Vallauris, continuando a realizzare nuove e numerose opere.
Negli anni successivi ebbe una vocazione precisa: rivisitare il patrimonio artistico dell’Occidente, tanto che nacquero Las Meninas, e personali interpretazioni di altre opere di artisti come Courbet e Rembrandt. Il suo valore artistico era così riconosciuto che nel 1963 è stato istituito a Barcellona il Museo Picasso. La sua morte è avvenuta dieci anni dopo, quando aveva 91 anni: è stato seppellito nel parco del castello di Vauvenargues nel sud della Francia e nel 2003 è stato inaugurato il Museo Picasso a Malaga, con un’esposizione permanente di oltre 200 opere.
Pablo Picasso: 5 opere da conoscere
Pablo Picasso è uno degli artisti che ha prodotto più opere mentre era in vita; inoltre non ha mai avuto paura di sperimentare e di stupire, anzi quasi di sconvolgere.
Il suo stile si è evoluto nel tempo e sono state identificate delle fasi specifiche:
- il periodo blu, caratterizzato da opere monocromatiche in cui usava principalmente il blu nelle sue varie sfumature, come per l’opera Vecchio Chitarrista del 1903;
- il periodo rosa con tele dai colori più luminosi e pastello e la scelta di personaggi come acrobati e arlecchini;
- la svolta che annuncia la sua stagione cubista nel 1907 con la celebre opera Les Demoiselles d’Avignon.
Per questo ora vogliamo approfondire quali sono state 5 opere simboliche del percorso artistico di Pablo Picasso.
Arlecchino Pensoso
Quest’opera, datata 1901, appartiene al periodo blu di Picasso: nel dipinto Arlecchino appare rapito dai suoi pensieri. La palette di blu e azzurro accarezza il protagonista della scena, mettendo in luce tutta la comprensione dell’artista per lo stato d’animo di questo malinconico arlecchino. I personaggi della commedia dell’arte accompagneranno a lungo la vita artistica di Picasso.
La famiglia di saltimbanchi
In questo caso i protagonisti della tela sono un gruppo di circensi, circondato da un paesaggio senza tempo. L’opera appartiene al periodo rosa di Picasso nel quale ritrasse molto spesso il popolo del circo. In quest’opera l’artista propone un universo umano, che si ispira alla commedia dell’arte, in cui i personaggi appaiono come vittime dell’emarginazione borghese.
Les Demoiselles d’Avignon
Quest’opera, esposta per la prima volta nel 1916, è considerata il manifesto del Cubismo di Picasso ed è senza dubbio uno dei suoi dipinti più famosi. Vengono ritratte alcune ragazze in una casa di tolleranza che il pittore stesso frequentava. I volti delle giovani destano subito attenzione perché non hanno le forme naturali, ma sono un richiamo alle maschere tradizioni africane.
Guernica
Guernica è un dipinto di grandissime dimensioni, che è stato realizzato in appena due mesi. L’ispirazione per Picasso è stata l’incursione aerea del 1937 che ha raso al suolo la città basca di Guernica, durante il periodo della guerra civile spagnola. Una denuncia cruda dell’orrore che è arrivato dal cielo e si è abbattuto sulle case e le persone. Puoi vedere l’opera dal vivo al Museo Reina Sofia di Madrid.
Las meninas
Questa non è una singola opera, ma un ciclo di quasi 60 dipinti studiati e realizzati da Picasso nel 1957, ispirandosi a Las Meninas di Diego Velàzquez. Puoi ammirare questo ciclo di opere nel Museo Picasso a Barcellona.
Pablo Picasso: 6 aneddoti da sapere
Pablo Picasso non è stato solo un artista di talento, ma un uomo che ha vissuto 7 vite in una, con alti e bassi, come capita a ciascuno di noi (anche se non tutti abbiamo il suo talento). Di lui si è detto che non fosse capace di disegnare, si è parlato del suo rapporto controverso con Amedeo Modigliani, della sua produzione fuori dalla norma e di molto altro.
Qui vogliamo condividere con te 6 aneddoti che devi sapere tra falsi miti e verità:
- è stato sospettato di aver rubato la Gioconda. Il 21 agosto del 1911 la Monna Lisa di Leonardo venne rubata, durante l’unico giorno di chiusura al pubblico del Louvre di Parigi. Il caso suscitò un enorme scalpore e tra i possibili colpevoli furono citati anche Picasso e Apollinaire perché un assistente di Apollinaire aveva rubato delle opere che poi aveva regalato a Picasso. In realtà l’artefice del colpo fu Vincenzo Peruggia che venne smascherato qualche anno dopo;
- Picasso è stato amico di Amedeo Modigliani, ma tra i due c’era una forte competizione, nemmeno troppo celata. L’episodio in cui culminò è piuttosto divertente: Picasso usò un’opera di Modigliani come tela per un suo dipinto. Dopo essere stato scoperto ammise che si fosse trattato di un terribile errore causato dalla forte ispirazione creativa, ma noi ci crediamo poco;
- Picasso ha avuto un’importante amicizia con una grande donna dell’arte: ci riferiamo a Gertrude Stein. Stein è stata infatti una delle sue prime sostenitrici e non solo acquistava i suoi dipinti, ma li esponeva durante gli eventi nella sua casa;
- ha trascorso gran parte della sua vita come sorvegliato speciale. Come hanno raccontato alcuni storici, per oltre 40 anni fu controllato dalla polizia e dai servizi di intelligence francesi a causa delle sue non celate simpatie comuniste e dei suoi legami con alcuni anarchici e attivisti politici spagnoli;
- è stato nominato Direttore del Prado nel 1937, con un decreto del governo repubblicano. Accettò la nomina ma, essendo antifranchista, con l’inizio della dittatura di Franco si astenne dal praticare quell’incarico;
- Picasso da Guinness dei Primati. Il Guinness dei Primati cita Picasso come il pittore più prolifico, grazie ad una produzione di più di 13.000 fra dipinti e disegni, più di 100.000 tra incisioni e litografie ed almeno 300 sculture.
Museo Picasso a Barcellona
Durante i nostri numerosi viaggi a Barcellona abbiamo visitato il Museo Picasso almeno 2/3 volte. Questa istituzione culturale della città offre un’esposizione permanente di oltre 4.000 opere di Picasso, appartenenti soprattutto al suo periodo giovanile.
Gran parte delle opere sono state donato proprio da Picasso come ringraziamento all’amico Jaime Sabartés, suo segretario personale e ideatore e sostenitore del museo.
Il Museu Picasso si trova a Montcada 15/19 ed è aperto dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 19:00.
Oltre alla collezione permanente, a volte vengono ospitate anche delle mostre temporanee.
Museo Picasso a Malaga
Inaugurato nell’ottobre 2003, il Museo Picasso di Malaga spicca per la splendida architettura della sua sede (lo storico Palacio de Buenavista) e per la meravigliosa collezione permanente composta da oltre 200 opere. Attraverso questo ricco patrimonio, puoi ripercorrere gli anni di lavoro dell’artista spagnolo tra pittura, ceramica, scultura.
Anche in questo caso oltre alla collezione permanente, vengono organizzare anche diverse mostre temporanee.
L’anno di Picasso
Il 2023 è un anno importante perché ricorre il 50° anniversario dalla sua morte: per questo motivo è previsto un vasto programma di mostre ed eventi in tutto il mondo, in particolare in Spagna, con un focus sulle città spagnole più legate alla sua figura e che lo ispirarono.
5 città per 16 mostre imperdibili: se hai in programma un viaggio in Spagna, ecco il programma da consultare per non perdere questi appuntamenti!
Articolo realizzato in collaborazione con l’Ente Spagnolo del Turismo.