Olafur Eliasson e le sue opere spiegate in 5 punti

La prima volta che abbiamo visto un’opera di Olafur Eliasson eravamo a Lenbachhaus, a Monaco di Baviera. Abbiamo trascorso qualche minuto incantate, osservando come i visitatori del museo interagivano con questa imponente installazione. Da quel giorno abbiamo approfondito la poetica e i progetti di Olafur Eliasson, appassionandoci al suo background multiculturale. In questo articolo puoi scoprire di più sulla sua vita, sulla sua visione artistica e su alcune delle sue opere più note

Olafur Eliasson: biografia e poetica artistica

Olafur Eliasson è un artista dal talento poliedrico.

Nato nel 1967 a Copenaghen, è cresciuto tra la Danimarca e l’Islanda, e ha studiato alla Royal Danish Academy of Fine Arts di Copenaghen.

Dal 1995 il suo Studio ha sede a Berlino: si tratta di un’autentica factory che racchiude un team di oltre 70 creativi tra architetti, ricercatori, artigiani, storici dell’arte e molte altre figure professionali che contribuiscono a realizzare le sue opere.

Secondo la critica contemporanea, Eliasson è un visionario e nei suoi progetti coniuga fotografia, pittura, scultura e media digitali. Le sue opere non si animano solo all’interno di gallerie e spazi museali, ma anche negli spazi pubblici.

Leggi anche: Guida all’arte contemporanea a Monaco di Baviera

opera olafur eliasson monaco di baviera
@Alice Vacondio, opera di Olafur Eliasson Lenbachhaus

Ma quali sono alcuni elementi ricorrenti della sua poetica artistica?

La geometria, come studio delle forme del mondo, la luce e il colore, l’ambiente. Secondo Eliasson l’arte può essere uno strumento concreto per sensibilizzare il pubblico su tutto ciò che riguarda l’ambiente, invitando ad ampliare il nostro sguardo e a renderci conto di ciò che sta avvenendo e a cui non prestiamo attenzione.

Una delle sue frasi più emblematiche è questa:” Una delle cose che l’arte può fare, e non è l’unica cosa, è che può dare una sorta di “narrazione fisica” di qualcosa che si conosce solo in teoria. Penso che abbiamo una migliore capacità di tradurre la nostra indagine critica in azione una volta che abbiamo una relazione fisica con il mondo.”

Ed è proprio qui che entra in gioco il ruolo del visitatore a cui è richiesta una partecipazione attiva per essere parte integrante dell’esperienza artistica. L’artista danese ci invita a riflettere sul nostro mondo di relazionarci con l’ambiente e con il mondo attorno a noi.

Opere famose di Olafur Eliasson

Tra le opere più famose di Olafur Eliasson c’è “Green river”.

Tra il 1998 e il 2001, l’artista ha tinto con un verde acceso 6 fiumi in Germania, Islanda, Los Angeles, Stoccolma, Norvegia e Tokyo, usando il colorante idrosolubile uranina che viene usato per monitorare le correnti oceaniche. (innocuo per l’ecosistema)

Un’altra opera famosa è “The weather project”, realizzata nel 2003 alla Tate Modern per la serie The Unilever Series.

Si tratta di una delle installazioni più note che ha contribuito a renderlo un artista di fama internazionale. Nella galleria centrale della Tate ha ricreato un sole artificiale, invitando le persone a riflettere sul loro rapporto con il sole e con gli elementi naturali.

Nel 2008 ha costruito sulle rive di Manhattan e Brooklyn 4 cascate artificiali: l’opera si intitola “The New York City Waterfalls” ed evoca i paesaggi incontaminati dell’Islanda in cui ha trascorso molto tempo durante la sua infanzia. La stessa cosa è avvenuta nel 2016 alla reggia di Versaille con “Waterfall”: anche in questo caso l’opera costringeva lo spettatore a riflettere sui cambiamenti a cui stiamo costringengo l’ambiente con le nostre scelte.

L’opera che noi abbiamo ammirato a Monaco di Baviera si intitola “Wirbelwerk”, si trova nell’atrio di ingresso di Lenbachhaus e si erge sulle teste dei visitatori. Si tratta di una serie di spirali coniche che si avvolgono in direzioni contrarie: illumina l’intero atrio, proiettando delle macchie di luce colorata e delle ombre su tutte le pareti circostanti.

L’artista danese ha lasciato il segno anche con un’altra opera che purtroppo abbiamo potuto vedere solo da lontano a causa delle condizioni climatiche. In Val Senales, sulla cresta del ghiacciaio Grawand, c’è la sua installazione permanente e pubblica intitolata “Our Glacial Perspectives”, che invita i visitatori a riflettere sui cambiamenti climatici.

Leggi anche: Viaggio nella land art in Italia

olafur eliasson opera val senales Our Glacial Perspectives
@Montagna.TV, opera di Olafur Eliasson in Val Senales

Olafur Eliasson: 5 cose da sapere

Con le sue opere Olafur Eliasson indaga il ruolo dell’arte nella contemporaneità, cercando di innescare dei cambiamenti sociali. Ecco 5 cose da sapere sul suo lavoro:

  • proprio per la sua attenzione alle tematiche come la sostenibilità e al suo impegno nel rendere tangibile e percepibile il cambiamento climatico, Vogue, in occasione della sua mostra a Bilbao, ha definito Eliasson un “Artivist”;
  • le sue opere superano anche i limiti fisici ed espositivi degli spazi convenzionali come le gallerie e i musei, creando un continuum tra l’esterno e l’interno e modificando, secondo le sue necessità artistiche, gli ambienti;
  • Little Sun è il suo progetto che ha preso vita nel 2012: si tratta di una lampada portatile ad energia solare creata per dare la possibilità a più di un miliardo di persone sul pianeta di usufruire di una luce pulita evitando il ricorso a lampade alimentate con combustibili tossici;
  • nel 2003 ha rappresentato la Danimarca alla Biennale di Venezia;
  • Olafur Eliasson è impegnato anche in ambito accademico e si dedica a progetti architettonici e per l’energia rinnovabile con finalità sociali.

Olafur Eliasson in mostra a Palazzo Strozzi

Fino al 22 gennaio Palazzo Strozzi a Firenze ospita “Nel tuo tempo”, una grande mostra che prevede il coinvolgimento di tutti gli ambienti rinascimentali attraverso le opere e la visione di Olafur Eliasson. L’artista ha lavorato sugli spazi di Palazzo Strozzi con installazioni storiche e nuove produzioni, rendendo la location uno spazio dinamico e con una vastità di narrazioni con cui il visitatore può confrontarsi.

Il punto di partenza del percorso espositivo è il Cortile e si prosegue nel Piano Nobile e infine negli spazi della Strozzina. Se non hai ancora avuto l’occasione di vedere le sue opere dal vivo, ti consigliamo di non perdere questa mostra!

Olafur Eliasson e Abstract su Netflix

Se vuoi approfondire il lavoro di Olafur Eliasson, ti consigliamo di guardare la puntata a lui dedicata di “Abstract. The Art of Design” su Netflix. Si tratta di un autentico viaggio nella sua mente per capire come sperimentazione, materia e luce siano i temi che rappresentano tutte le sue opere.

PH copertina: The Arts of Adventure

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *