Musei e gallerie particolari: dove, come e perché
La lista di musei e gallerie particolari è infinita, ma quanti valgono realmente una visita? Sicuramente la Puskinskaja 10 di San Pietroburgo appartiene a questa meravigliosa categoria, ma esistono anche molti musei che sono solo un bluff. Oggi non vi parlerò nè del Meguro Parasite Museum, il museo dei parassiti di Tokyo, nè del Museo Fallologico Islandese, ma di alcuni luoghi davvero innovativi.
Tutti noi, almeno una volta nella vita, siamo stati lasciati o abbiamo lasciato il nostro compagno/ la nostra compagna e tutti abbiamo attraversato il conseguente tragico momento della “restituzione degli oggetti”. E allora perché non creare un luogo ad hoc, custode segreto del nostro passato e del nostro dolore? Proprio della raccolta di questi oggetti si occupa il Museo delle relazioni interrotte, nato nel 2006 a Zagabria, in Croazia.
@Repubblica
Nella prima settimana di apertura i visitatori hanno superato il migliaio; nonostante l’apertura di una “collezione permanente” (quasi a sbeffeggiare le tristi storie di cui si compone), il museo continua nella sua raccolta di “opere” da esporre, mentre online è possibile vedere alcuni oggetti inviati da ex innamorati con il cuore infranto che vogliono liberarsi dai ricordi di una storia finita.
Da album di fotografie a peluche, da gioielli a biglietti aerei: l’idea è venuta a Olinka Vištica e Dražen Grubišić, due ex fidanzati, che alla fine della loro storia non sapevano come smaltire il loro mare di ricordi. Così hanno deciso di dar vita a una mostra itinerante, che ancora oggi se ne va in giro per il mondo, ma soprattutto di dare una fissa dimora a tutte le donazioni ricevute durante quei tour internazionali. Così, in un’elegante struttura di Zagabria, oltre 1000 cimeli di storie d’amore finite hanno finalmente trovato una seconda casa.
Leggi anche: Il museo delle relazioni interrotte a Zagabria, l’arte dei ricordi
Chiunque può diventare a propria volta un donatore, basta compilare l’apposito form online ed essere decisi a liberarsi di tutti quegli scheletri nell’armadio. Come ogni museo che si rispetti, sotto al cimelio è riportata la data e il paese di provenienza. All’interno della struttura gli oggetti sono suddivisi in varie aree tematiche, tra cui eros, dolcezza, dolore: un’occasione imperdibile per scoprire l’amore nelle diverse culture, ma anche per rendersi conto che spesso sono sempre i soliti oggetti a suggellare una relazione!
@CCT-SeeCity
Dopo Zagabria dobbiamo prendere un aereo e dirigerci alla scoperta di una tra le città più belle e originali al mondo: Barcellona. Qui dal 2011 esiste il MIBA, un museo molto speciale dedicato alla creatività e alle invenzioni più assurde. Nel cuore della città, nello splendido Barrio Gotico, potrete visitare questo spazio unico, in cui l’interazione tra visitatore e opere esposte viene caldamente incoraggiata.
Il Museo è stato suddiviso in tre sezioni principali:
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- la sosietat illimitada espone le idee e le invenzioni delle persone e delle imprese che si sono affidate alla loro immaginazione e e hanno creato cose a dir poco incredibili.
- il reflexionarium è una sezione del museo che riflette sull’importanza di studiare un fenomeno o un oggetto dalle diverse angolazioni possibili, scoprendo i nuovi vantaggi e le nuove potenzialità.
- la terza zona è chiamata l’espai absurd e, come potrete immaginare, presenta una serie di invenzioni folli e divertenti, prive di qualunque tipo di utilità empirica.
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Giusto per darvi qualche anticipazione, sappiate che qui potrete trovare la scopa con microfono sul pomello, ideale per far sparire la noia dei lavori di casa, o il piatto che, grazie ad un effetto ottico ad hoc, ha il magico potere di raddoppiare il volume del cibo. Oltre ad essere aperto al pubblico, il biglietto d’ingresso costa 7 euro, il MIBA ha rivolto un’attenzione particolare alla sensibilizzazione delle nuove generazioni, garantendo un programma educativo davvero notevole. A tal proposito ecco alcune parole del fondatore, Pep Torres:
“Dov’è la frontiera tra un’idea assurda e una geniale? Ci sono invenzioni di cui la gente rideva e che hanno finito per essere commercializzate per davvero. Come il cuscino che serve da telecomando a distanza per la TV…”
@Liligutt Studio
Da Barcellona però è arrivato il momento di spostarsi nuovamente, questa volta in Italia, in una galleria d’arte davvero sui generis! Siamo a Milano e la famosa Edicola Radetzkyè un progetto finalizzato al recupero di un chiosco in stile liberty abbandonato da diversi anni, situato in riva alla Darsena, su Viale Gorizia. Trasformato in uno spazio espositivo per l’arte contemporanea, da sempre questo posto era conosciuto come una edicola e cosi si è deciso di conservarne intatta la struttura.
Questa nuova iniziativa di Progetto Città Ideale ha previsto il recupero della piccola struttura, grazie all’impegno di un gruppo di artisti con la direzione artistica del critico e curatore Andrea Lacarpia. Questa idea risponde ad un obiettivo preciso: aprire un nuovo spazio di condivisione e impostare un nuovo dialogo tra la città e l’arte contemporanea. La programmazione mensile propone mostre personali ma anche progetti collettivi, con opere site-specific sempre visibili attraverso i vetri con un sistema di illuminazione attivo 24 ore su 24. Vedere Milano con occhi nuovi: missione compiuta!
bellissimi, dove si puo comprare il cuscino che fa da telecomando?????
lo voglio!!!!
Hanno inventato lì anche la tazza con obiettivo macchina fotografica?
Sì è bellissimo, ci abbiamo fatto un pensierino anche noi 😉 il cuscino lo trovi su internet mentre la tazza con l’obiettivo direttamente su amazon se vuoi 🙂