Arte e cucina con Davide Scabin
Ammirando le creazioni culinarie dello chef Davide Scabin è inevitabile pensare alle opere d’arte contemporanea di Sophie Calle. Se aggiungiamo anche che il suo celebre ristorante, Combal Zero, è il primo ristorante stellato d’Italia che vanta come ambientazione un museo, e precisamente il Museo di arte contemporanea del castello di Rivoli, allora che matrimonio sia. Arte e cucina sono una coppia forse mediaticamente recente, ma in realtà vantano una relazione assai lunga. Una contaminazione di gusto e bellezza, una fusione autentica tra aristocratico e pop: il merito è dello chef italiano, rivoluzionario nel pensiero e rigoroso nell’azione. Provocatore, provocatorio e perfezionista, Scabin riesce a dare alla sua cucina contenuti che vanno al di là del singolo piatto.
Scabin: “Non smettere mai di esplorare il gusto”
@Combal Zero
Dagli spaghetti margherita ai petali di rognone, il pensiero di questo chef innovatore ed esteta si manifesta in tanti volti, gastronomicamente parlando: in funzione del messaggio, del momento e del contesto, perché la sua idea di cucina non può e non deve rimanere ferma. Per sua stessa definizione e per suo stesso merito. Un abile giocatore che sfida le forme e le consistenze, mirando sempre ad un solo obiettivo: la centratura del gusto.
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Davide Scabin ha il grande pregio di essere un ricercatore instancabile, un audace creativo a caccia di sfide da vincere e di confini da superare. Perché anche in Italia serve rischiare e la stessa cucina, che tutto il mondo ci invidia, deve però mantenersi al passo con i tempi, osando e rinnovandosi. Alla continua riscoperta di se stessa.
PH copertina: Combal Zero